N.251,252

1552 28 gennaio. Queste due case contigue di Stefano di Giacomo dal Ferro passarono a Vincenzo di Domenico Sampieri li 28 gennaio 1552 rogito Nicolò Panzacchia. Si dicono in Strada Maggiore e in Castel Tialto sotto la parrocchia di S. Bartolomeo. Pare però che la casa in confine di Castel Tialto non fosse compresa in detto contratto perchè Sampieri l' aveva forse avuta di rettamente dai Loiani i quali nella vendita del 1358 della Roma si era riservata dai Loiani.

1559 13 febbraio. Vincenzo di Domenico Sampieri diede in enfiteusi a Silvestro di Comino Grappelli una casa con stalla sotto S. Bartolomeo. Confinava Strada Maggiore, e Castel Tialto, per l'annuo canone di L. 150. Rogito Girolamo Dozza, e Giovanni Tommaso Gamberini.

1588 4 maggio. Bartolomeo di Vincenzo Sampieri dà in enfiteusi a Giacomo Boninsegni una casa sotto S. Bartolomeo di Porta Ravegnana in Strada Maggiore. Confina Castel Tialto, i Macchiavelli, i Fioravanti, i Mandelli per l'annuo canone di L. 151. Rogito Antonio Malisardi.

1589 1 luglio. Laura di Giacomo Boninsegni assegna a Domenico di Giovanni Maria Castellani una casa sotto S. Bartolomeo in Castel Tialto in confine dei Fioravanti. Item una casa ad uso di osteria chiamata della Luna nella detta strada e parrocchia, che confina coi Landi. Item i miglioramenti di una casa di Bartolomeo Sampieri in Strada Maggiore in confine di detta osteria, e qui torna in acconcio il ricordare quamo si è detto per la vendita del 1552 fatta da Giacomo dal Ferro, stantechè gli altri stabili si cedono dalla Castellani liberamente, ma questo soltanto per quanto riguarda i miglioramenti, per L. 8600, e diversi redditi per L. 4000, e tutto per la dote di detta Laura moglie di detto Castellani. Rogito Girolamo Fasanini.

1617 15 settembre. I PP. Teatini comprano da Domenico di Gio. Maria Castellani due case una casetta, ed uno stallatico. La prima di dette case è in Strada Maggiore rimpetto la via del Luzzo contigua a quella del Fioravanti, l'altra ad uso d' osteria con stallatico, stalletta, e rimessa in Castel Tialto, ed una casetta contigua a quella che fu dei Dosi per L. 18000 rogito Vittorio Biondini, e Giovanni Rizzi.