N.1187

Casa dello stesso Acchi alias Mattola locata in enfiteusi li 5 luglio 1496 dal suddetto Ercole a Stefano del fu Martino detto Mazza da Canobbio. Si dice essere sotto S. Maria dei Bulgari, e confinare colla via da sera e da mezzodì, e collocatore a mattina e a settentrione. Rogito Delfino Mandini. Per comprendere questi confini bisogna rifiettere che la Corte di Bulgari si estendeva fino a questa casa.

1548 26 Settembre. Locazione enfiteotica fatta da Petronio del fu Giovanni Maria dalla Sega a Pirino del fu Giacomo Alessi da Este di due case contigue sotto S. Maria dei Bulgari in confine di Camillo Caldarini della via pubblica da due lati, e dei successori d’ Ambrogio Canobbio. In una di dette case vi si faceva la stutfa,e pagavano annue lire 160. Rogito Alberto Caccianemici.

Incamminandosi per il vicolo della Scimia e dirigendosi verso levante vi era la parte posteriore delle case già Foscarari, poi Boschi. Fra le concessioni di suolo fatte dall’ Ornato ai Foscarari vi è quella dei 2 gennaio 1543 fatta a Romeo per l’ estensione di piedi 39 in lunghezza e dall’altro lato, e di 13 piedi in larghezza nel campo della chiesa di S. Silvestro, cominciando dal filo della parte posteriore delle case di detto Romeo suolo che fu pagato lire 25 per ogni 10 piedi.

Agli undici gennaio 1570, il Senatore Romeo Foscarari ottenne di chiudere portico di dietro alla sua casa sotto S. Maria dei Carrari dalla parte d’oriente e in certo vicolo posto dalla parte di mezzodì N. 1184.

Rolando di donna Gilia o Cilla (cioè Cecilia, che tale era il suo cognome fu ucciso nel 1228 dal popolo sulle scale del palazzo per aver dato ai Modenesi il Castello di S. Colombano ossia Piumazzo. Abitava nella corte dei Bulgari.