N.1094 - ex collegio Vives

Il 28 giugno 1525 il Vice Legato di Bologna con suo breve facoltizzò il dott. D. Andrea Vives d’Alcanizzo spagnuolo di erigere in Bologna un collegio a similitudine del Collegio di Spagna, concedendogli diverse esenzioni. Rogito Romolo Amaseo. (Vedi Trebbo dei Carbonesi).

Il 6 agosto 1528 il detto dott. di medicina Andrea Vives testò in Roma instituendo il Collegio Vives e lasciando erede Giovanni Vives di lui fratello. Rogito Pietro Paolo Ardini notaio di Roma.

Sembra che la rendita assegnatagli dal testatore fosse di annue L. 580. 8. 6 la quale doveva servire per que’ scuolari spagnoli che potevano rimanervi sette anni. Il Collegio fu aperto nel 1538 in una casa da S. Martino della Croce dei Santi nell’ angolo di Val d’ Aposa rìmpetto la precitata chiesa parrocchiale che fu dei Limi e da questi venduta al Collegio, dove rimase fino al 1654 nel qual anno fu comprata dai Zambeccari, che diedero in permuta una casa nel Pradello detta anche oggidì il Collegietto perchè in essa vi fu traslocato il predetto Collegio.

Nel 1657 si disse il Collegietto di Spagna per distinguerlo da quello di San Clemente.

Il 21 gennaio 1654 fu venduta questa casa posta nel Pradello sotto San Lorenzo di Porta Stiera in confine di beni dell’ ospitale di S. Francesco e degli eredi di Gio. Battista Cambi, per L. 3,600 ai conti Tommaso e Costanzo Maria del fu Camillo Zambeccari, rogito Filippo Carlo dal Chierico, e nello stesso giorno fu dai compratori ceduta in permuta a D. Pietro d’ altro Pietro de Olivera rettore del Collegio Vives.

Questa instituzione cominciò ben presto a decadere trovandosi che nel 1570 i suoi beni consistevano nella casa per uso degli scuolari, di altra che si affittava per scudi 20 e di una possessione soggetta alle acque, che rendeva tutto al più scudi 60. Questo era lo stato del Collegio Vives quando Gio. Roiz de Moros partì per Polonia il 27 aprile 1570 lasciando un debito di scudi 150, e sprovvisti di tutto gli alunni. Il gonfaloniere e i due Senatori Seniori di Bologna, governatori di questo Stabilimento, scrissero al Consiglio della Villa di Atcagnizzo nel Regno d’ Aragona informandolo dello stato deplorabile del Collegio, il quale non poteva sussistere senza qualche sussidio.

Nel marzo 1575 il Gonfaloniere e i due Senatori Conservatori del Collegio Vives presso la Croce dei Santi fecero gli statuti da osservarsi dal priore e dagli scuolari del medesimo.

1654 21 giugno. Fu permutato al Collegio Vives con i conti Tommaso e Costanzo Maria Zambeccari per cui i primi ricevettero una casa nel Pradello e i secondi da S. Martino della Croce dei Santi. Rogito Filippo Carlo dal Chierico. (Vedi Trebbo dei Carbonesi).

Il 22 settembre 1757 un Breve Pontificio provocato da S. M. Cattolica, unì le poche rendite del Collegio Vives a quelle del Collegio di Spagna.

Il 21 gennaio 1758. Il Reggimento di Bologna dimise l‘amministrazione dei beni del Collegio Vives e li consegnò al rettore del Collegio di Spagna.