N.1337,1338,1339 Porte dell' antico palazzo dei Pepoli

Porte dell' antico palazzo dei Pepoli.

Non vi ha alcun dubbio che i Pepoli stessero in Strada Castiglione fino dal 1233, ma non è ben provato se allora abitassero sotto la parrocchia di Santa Lucia, di Sant'Agata, o di Santa Maria di Porta Ravegnana. Questo dubbio nasce da un rogito dell'Archivio dei Padri di S. Michele in Bosco delli 3 aprile 1246, col quale i Padri vendono una casa in Strada Castiglione ad Albizo Provenzale, e a Tommasino e Zagnibone del fu Iacobo Zagnibone, posta presso gli eredi di Dulnazio de Pepoli, di Zerra, di Romeo Pepoli, il qual Zerra è designato per Zerra di Strada Castiglione nel suo testamento a rogito del famoso Rolandino di Rodolfino Fioretta delli 8 dicembre 1251, col quale lascia L. 900, somma rispettabilissima per quei tempi, da restituirsi a chi era stato mal tolto per usure. Nomina eredi Richeldina, Egidia e Villana sue figlie, ed a loro commissario frate Aspinello conventuale, anch' esso suo figlio. I testimoni furono Ugolino e Zoene fratelli Popoli. Il primo rogito che si trova nell'Archivio Pepoli è del IV Kal. iunii 1200, col quale Giacobino Pepoli, anche a nome di Federico, Alberghino, Giacomino, Bonacursio e Romeotto figli di Ugolino, compra da Bongiovanni Guido da Corticella tornature 40 poste in Gavaseto a L. 9, 10 la tornatura. Rogito Guido Veruli. Il suddetto Giacobino era figlio di Pepolo di Alberto di Ugolino di Guido Pepolo I che viveva circa il mille.

1276, 30 ottobre. Sentenza a favore di Romeo del fu Zera Pepoli, contro Paolo, Pietro e Ugolino fratelli e figli del fu Lorenzo Cazziti e contro Caccianemico Cazziti come debitori di più somme a detto Romeo, e successivo possesso da questi preso di una casa dei detti Cazziti posta sotto la parrocchia di Sant'Agata. Rogito Simone di Giacomo Bianchi.

1278, 8 novembre. Compra Romeo del fu Gio. Pepoli da Floralisia del fu Alberto di Rolando da Sesto, colla presenza e consenso di Provinciale da Dugliolo di lei marito, una casa col suolo ed edifizio posta in parrocchia Sant'Agata, per L. 70. Rogito Villano del fu Gerardo. 1278, 8 novembre. Compra di Romeo del fu Gio. Pepoli da libertina del fu Testa Rodaldi moglie di Petrizolo Tettalasini, di un casamento e suolo posto in Bologna in parrocchia Sant'Agata, per L. 250. Rogito Petrizolo Vandolo.

1278, 8 novembre. Compra Romeo del fu Zera del fu Ugolino Pepoli, da Floralisia da Sesto, e da Provinciale da Dugliolo suo marito, una casa con suolo, edifizio e con un casamento contiguo, tutto posto sotto Sant'Agata, per L. 90. Rogito Milano del fu Gerardo di Azzo da Fiesso.

1288, 20 novembre. Gio. Pepoli compra dalle suore di Santa Maria della Misericordia la metà di una casa sotto Sant' Agata, per L. 150. Rogito Corradino dall'Armi.

1290, 22 dicembre. Compra Romeo del fu Zera Pepoli da Accarisio Toschi una casa piana col suolo ed edifizio, e con un casamento contiguo, tutto posto sotto Sant'Agata, per L. 32. Rogito Petrizolo Vandoli.

1292, 31 gennaio. Romeo Pepoli compra da Giovanni Simone, e Francesco del fu Uguzzone Rolandi un casamento posto in Strada Castiglione ed in parrocchia Sant'Agata. Rogito Pedrizzolo Vandoli.

1350, 8 febbraio. Compra di Giovanni di Taddeo Pepoli da Bartolomeo del fu Giovanni detto Guerzo de Zovenzoni erede di Bettina del fu Provenzale Biancuzzi, di un casamento e terreno in Strada Castiglione, nel cortile dei Zovenzoni (Bargellini) sotto la parrocchia di Sant'Agata. Rogito Giacomo di Cursio Vincenzo.

Il predetto Taddeo sul suolo degli acquisti fatti da Romeo suo padre in questi contorni cominciò i due palazzi Pepoli nel 1315 nella parte di mezzo.

1361, 2 febbraio. Compra di Samaritana da Sassuolo moglie di Giacomo Pepoli di una casa con terreno ed edifizio posta sotto Sant'Agata, per L. 200. Rogito Giacomo di Curtio.

1371, 30 giugno. Andrea, Romeo, Taddeo, vendettero per 4000 fiorini d'oro a Gregorio Papa XI una casa, ossia palazzo nuovo con edifizio ad uso di stalla, sotto Sant'Agata in Strada Castiglione per erigervi il Collegio Gregoriano. Rogito Agostino Strazapata notaro di Pavia.

1373, 18 giugno. Gregorio XI scrive al Vescovo Bernardo che presso il palazzo ove è collocato il Collegio Gregoriano essendovi contigue tre casette che confinano coll'osteria della Luna appartenente già a Gio. Pepoli, i cui beni furono confiscati a pro della Camera, vuole che siano consegnate al Collegio perchè siano demolite affine di completare e rendere più comodo l'orto del Collegio stesso.

Il Ghirardacci sotto l'anno 1393 riporta che Astorgio Manfredi cambiò la casa già di Alberto Conoscenti, donatagli dal Senato nel 1390, con quella del Collegio Gregoriano, aggiungendo a pareggio 2000 ducati. Pare però che questo cambio non avesse effetto.

1456. La compagnia del Buon Gesù si raccoglieva nel Collegio Gregoriano e nella casa di Bartolomeo dalla Calcina dove pagava L. 7, 10 d' annuo affitto. Si trova che del 1458 il palazzo Gregoriano era affittato a Nicolosio e fratelli Poeti per L. 90 di Picchioni, affitto che continuava anche nel 1466, nel qual anno essendo venuto a Bologna il Papa li 22 maggio in compagnia di Galeazzo Visconti, il Comune collocò il Visconti in questo palazzo e pagò ai Poeti L. 45 di Picchioni, metà dell' affitto che per il medesimo da loro si pagava.

1474, 18 aprile. I conti Guido e Galeazzo del fu dottor Romeo Pepoli comprano dal Vescovo di Bologna, che vende a nome della Santa Sede ed a comodo della mensa vescovile di Bologna, un palazzo, ossia casa grande merlata, chiamata la casa Gregoriana. con corte ed orto, posta sotto Sant'Agata o Santa Maria di Porta Ravegnana. Confina la via pubblica, la via vicinale da due lati, il dott. Giacomo Muzarelli e Giacomo Bolognini dalla parte di dietro dell' orto, per L. 5000, ateso che detta casa minacciava di cadere. Rogito Giacomo Manzini e Francesco Panna.

1474, 8 agosto. Brevetto di Sisto IV col quale assolve il Capitolo di S. Pietro e i Pepoli dal dazio delle carteselle per la compra e vendita rispettiva della casa Gregoriana.

1477, 8 ottobre. I suddetti compratori furono assolti dal Capitolo e Consorzio di S. Pietro del prezzo di detto palazzo. Rogito Maione Savi e Gio. Mattesilani.

1478, 25 agosto. Bolla di Sisto IV a favore di Guido e Galeazzo fratelli Pepoli, colla quale concede a tre canonici deputati alla fabbrica della chiesa di Bologna di assolverli dal restante del prezzo della casa Gregoriana. I suddetti Guido e Galeazzo di Giovanni di Taddeo nei quali si consolidò anche l'eredità dei figli di Iacopo di Taddeo, morti senza successione, terminarono le fabbriche di questi palazzi nella forma e simetria che oggi li vediamo, e dalla casa in Miola dove abitavano trasferirono il loro stabile domicilio nei medesimi circa il 1420.

1522, 15 dicembre. Francazione del conte Girolamo del fu Guido Pepoli cessionario di Carlo Poeti dal rettore del benefizio all' altare di S. Michele nella chiesa di San Tommaso del Mercato, di certo terreno, o cortile ad uso d' orto, con stanze, loggia, colombara, e chiavica che scorre per mezzo di dette camere e loggia, il tutto parte di una casa sotto Sant' Agata già condotta in enfiteusi dal detto Poeti col patto di poterla francare, poi da detto Poeti ceduta al Pepoli per L. 160. Rogito Cesare Rossi alias Vallate.

Siccome nei palazzi Pepoli ebbe il suo inauguramento e soppressione il Collegio Gregoriano, in esso concentrandosi le rendite dell' Avignonese, Bresciano, Reggiano e di Urbano V, così si darà qui la storia dei collegi stessi per ordine cronologico.

Collegio Avignonese

Collegio Bresciano

Collegio di Reggio

Collegio di Urbano V

Collegio Gregoriano

Famiglia Pepoli