N.29
Li 9 aprile 1495 con sentenza del dott. Francesco Tonducci, Vicario del Podestà di Bologna, fu aggiudicata per secondo decreto a Melchiorre Bargellini. cessionario di Gio. Bongiovanni, una casa sotto S. Leonardo, in prezzo di L. 310, ed altra annessa, per L. 300. Rogito Gentile Zani. La prima confinava colla via pubblica da due lati, con Gaspare di Giovanni Biancbi, e cogli eredi di Benedetto Lasagna di Budrio. Rogito Francesco .Muletti. L'altra confinava colla via dei Vigncci, con Scaramuccia Armigero, e con Andrea Guidotti.
1575, 3 settembre. Francesco del fu Carlo Bargellini vendette a Melchiorre del fu Francesco Ramondini una casa con orto sotto S. Leonardo, per L.5100. Rogito Tommaso Passarotti. Confinava con Giovanni Bedolini da Correggio dalla parte inferiore, con Angelo Michele Albergati di sopra, e colla via dei Vinazzi di dietro.
1577,11 marzo. Melchiorre Ramondini e Leonida Fantuzzi, di Iui moglie, vendettero a Baldassarre del fu Giacomo Cantoffi la suddetta casa per L.6000. Rogito Carlo Oraboni e Annibale Cavalli.
1628, 7 marzo. Il dott. Tommaso di Pietro Ciani assegnò a Giacomo di Pietro Cantoffi una casa in Strada S. Vitale, per L. 4500. Confinava con Alfonso Vizzani. col dott. Mattesilani, e coi Cantoffi. Rogito Valerio di Achille Panzacchia.
1628. 15 marzo. lo stesso Cantoffi acquistò altra casa che fu già di Angelo Michele Zamboni, e nel 1385 di Virgilio Zamboni, per L. 1200. Confinava con Alessandro Mattesilani. coi Palma, e cogli eredi di Giovanni Giraldini. Rogito Silvio di Carlanlonio Costa.
1648, 23 giugno. Questa casa fu comprata alla subasta per L. 6000 da Giovanni Battista Ramondini. alias Beliossi. Rogito Francesco Gallerati.
La famiglia Cantoffi fu un tempo doviziosa, e terminò in Elisabetta moglie di Romolo GIovannetti, morta li 8 febbraio 1702.
Ne furono in appresso proprietari i Macchiavelli, e poi Antonio Biondi figlio di Francesco, mercante di cavapa, e di Margherita Anselmi. Il detto Francesco morì li 22 agosto 1648 nella Mascarella in casa della moglie morta nel 1690. Il suddetto Antonio l'ultimo dei Biondi, e morì li 16 novembre 1689 lasciando erede intestata Giovanna Lucilla sua unica sorella, che mancò nel 1711, e fece eredi le suore di S. Bernardino, le quali nel 1712 la vendettero, per L. 12000, al dott. Andrea Bandiera curato di S. Nicolò degli Albari e Cancelliere Arcivescovile. Anche ultimamente questa casa continuava ad essere dei Bandiera.