Agresti, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Comincia dalla via del Volto Santo e termina in quella dei Gargiolari rimpetto al palazzo dei Lintrù , poi Caprara.

La sua lunghezza è di pertiche 28. 06, e la sua superficie pertiche 39. 35. 06.

Si trova spesso notata via degli Agresti del Volto Santo per distinguerla dagli Agresti, ora detta via dei Gargiolari.

La famiglia degli Agresti era tra le antiche di Bologna, siccome rilevasi per individui menzionati dallo storico Ghirardacci; fu essa che diede il nome alle tre strade che qui si descrivono. Una strada comincia in porta Nuova o via delle Asse e termina nel piazzaletto del ponticello di S.Arcangelo, ora detta via dei Gargiolari. L'altra è quella, detta anche oggi degli Agresti. La terza comincia dal piazzaletto di s. Arcangelo , contorna questa chiesa , e termina nella via del Volto Santo, dove nello sbocco è coperta da un corridoio tassellato , che unisce due case di quà e di là della strada suddetta. Nell'archivio dei PP. di S.Salvatore, si trova che li 7 giugno 1209 li canonici Renani fecero una locazione ad un Agresto, che forse fu quello che diede il nome alla famiglia, la quale in seguito diede la denominazione alle suddette strade.

Via degli Agresti, entrandovi per quella del Volto Santo.

N. 1250, 1251. Case già dei signori conti Caprara.

Si passa il vicolo chiuso, che termina nelle Pugliole di s. Arcangelo.

N.1249. Casa enfiteotica del Rettore di s. Arcangelo, al quale si pagava il canone di annue lire 5. 13. 8.

Nel 1680 era del conte Girolamo Caprara, come successore di Gioampietro Lintrù. I Lintrù o Lintrai erano originari fiamminghi e Bartolomeo era calegaro, e della parrocchia di s. Arcangelo nel 1582.

Nel 1626 ebbero una eredità Panzacchia.

Marcantonio di Domenico, dottor di legge , mori vicario del vescovo di Cesena li 20 luglio 1622. In detto anno si dice essere questa casa nell'angolo del vicolo, per andare a s. Arcangelo, (vicolo chiuso) con stalla e teggia. Confina davanti la via degli Agresti, da un lato un vicolo stretto rincontro al vicolo privato del senatore Caprara, di dietro lo stradello che va a s. Arcangelo, e dall'altro lato la casa di Diomede Negri.

Dagli eredi Caprara passò a Pietro Bignami, poi ai suoi creditori.

N.1248. Casa enfiteotica del Rettore di s. Arcangelo, gravata dell'annuo canone di lire 1. 3. 6. Nel 1680 era del nominato Negri. Confinava davanti colla via degli Agresti, di dietro collo stradello che va a s. Arcangelo, da un lato colla casa e stalla del conte Caprara suddetto, già dei Lintrù, e dall' altro lato con Barbara Gilioli, vedova del dott. Bertelli.

Passò quindi ai Locatelli.

N.1247. Casa di Barbara Maria di Domenico Gilioli, vedova del dott. Floriano Bertelli, professore di medicina, poi del suo erede Pederzani, in causa di Lucrezia Maria Teresa del dott. di legge Floriano iuniore, maritata in Luigi Marco d' Antonio Pederzani nel 1765.

Questo numero corrisponde al fianco della casa N. 1302 in via Gargiolari.

1623 addi 7 novembre. Comprano Vincenzo e Nicolò fratelli Caprara da Giuseppe Dal Pino un edifizio sotto s. Michele Arcangelo nell'angolo della via Agresti per lire 4500, rogito Domenico Maria Menzani. Poscia li 10 susseguente novembre comprano da Giovanni Battista Gambalunga tre case: una detta Cà Nova, l'altra Cà del Cantone, la terza Cà del Padrone, poste sotto la stessa parrocchia. per lire 7000, rogito Domenico Maria Menzani.

Agresti a sinistra, entrandovi per la via del Volto Santo.

Parte posteriore del palazzo Caprara. Varie compre di case si fecero dai Caprara in questa via.

1505 addì 24 settembre. Compra Francesco Caprara da Cristoforo Savioli, alias dall'Oca, e da Pantasilea dall'Oca, di lui moglie, una casa sotto s. Arcangelo nella via Agresti, per lire 350, rogito Lodovico Gambalunga.

1506 addi 19 giugno. Compra il detto Francesco Caprara da Antonio Paganello Paganelli , una casa grande e distinta in quattro sotto s. Arcangelo e s. Salvatore nella via degli Agresti e Volto Santo per lire 1292.6.2, d'argento, rogito Giovanni Battista Pellegrini.

Aggiunte

Anno 1700. Casa del conte Antonio Zambeccari sotto s. Arcangelo, che confina con altra del senatore Caprara ridotta ad uso di cortile per porvi stabbio, atterrata nel 1696; la qual casa confina a levante ed a mezzodì cogli stradelli, ed a ponente la suddetta casa Zambeccari, che è grande e posta nella via degli Agresti.

1596 addi 5 luglio. Assegnazione di Francesco del fu Matteo Bonfiglioli al cumulo della Misericordia di parte di casa sotto s. Arcangelo, alla quale confinano la via da tre lati e li Zambeccari.