Capramozza (Via)

Via Capramozza.

Da via Bocca di Lupo a via dei Tessitori.

Quartiere Saragozza.

Prima documentazione dell'odonimo: 1583 (Cavra Mozza)

Questo odonimo non sembra documentato prima del XVI secolo. Lo Zanti chiamò questa via Cavra Mozza e così anche il Banchieri. Costoro tentarono di dare una spiegazione a questo curioso odonimo. La spiegazione si basa sul fatto che le case presenti sulla via erano tutte sul lato settentrionale, e quindi le finestre affacciate sulla via guardavano a sud, verso la valle dell'Aposa, paragonata alle corna di una capra senza testa, capra mozza appunto. L'aspetto della Valle dell'Aposa serviva per predire il tempo: quando si copriva di nuvole era segno di pioggia in arrivo, e viceversa, se rischiarava era segno di miglioramento del tempo. Sembrerebbe che Capra Mozza avesse lo stesso significato di Bus d'la Iacma. Questa via fu sempre chiamata Capramozza (a volte scritto così, altre volte scritto staccato: Capra Mozza (Itinerario, Origine, Indicatore)).

Con la riforma toponomastica del 1873/78 rimase via Capramozza e fortunatamente è arrivato a noi inalterato.

Per quanto riguarda le ipotesi sulla origine di Capramozza, oltre a quella fatta dallo Zanti e dal Banchieri, c'è quella di Mario Fanti (I, 243) che mise in relazione questa via con la località Capramozza, nei pressi di San Lorenzo in Collina: qualcuno originario di questa località, trasferito nella nostra via, ne avrebbe dato il nome. Purtroppo non vi sono basi documentarie per alcuna di queste ipotesi, e quindi Capramozza va ad alimentare l'insieme dei misteri odonomastici bolognesi.

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Itinerario: Itinerario di tutte le strade, borghi, vie, vicoli e viazzoli della città di Bologna colla distintiva d'ogni Strada a qual commissariato di Polizia appartenga, pubblicato a Bologna nel 1835.

Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843

Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini pubblicato nel 1854.

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.