Pusterla, dal IV volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Da strada Maggiore a strada S. Stefano.

Questo vicolo comincia da strada S. Stefano e termina a strada Maggiore, è lungo pertiche 64. 02, e di superficie 71. 98; la sua denominazione deriva da Posterola o Pusterola ed anche Pusterna e cioè Porta piccola o Porticiola del secondo circondario della città, una delle quali trovavasi in questa contrada dalla parte di levante ove erano le stalle Gozzadini al N. 807, che furon già dei Scannabecchi Dalla Moneta, ove era un vicolo detto Scannabecchi che passava in Cartolaria Nuova quasi rincontro il Borgo di S. Petronio, e precisamente dove è il portone al N. 612.

Di dietro le stalle e case a destra di questo vicolo si trovano molti avanzi delle antiche mura merlate del secondo circondario della città e la disugualianza nel livello del suolo di questa strada indica gli avanzi del terrapiano.

Li 11 giugno 1604 si trovava nella via Pusterla certa cloaca per la quale correva il così detto Calandrone di Fiaccacollo, e fu concesso al dottor Tommaso Moneta e ad Antonio Girolamo Garganelli, di chiudere detto vestigio di Cloaca a loro arbitrio sia con mura, sia con portone come essi crederanno più conveniente. Questo Calandrone coincide col N. 810, dalla parte posteriore della casa in Cartolaria Nuova N. 610.

Pusterla a destra entrandovi per strada Santo Stefano.

Da questa parte corrisponde il di dietro delle case di Cartolaria Nuova, ed a sinistra quelle di Borgo Novo.

1523 3 Settembre. Fu concesso ad Annibale Gozzadini il suolo pubblico per continuare certa sua fabbrica nella Posterla.

1525 19 Ottobre. Il Senato concesse ad Annibale Gozzadini certo terreno pubblico nella Pusterla per poter fabbricare un muro. Rogito Giovanni Andrea Garisendi.

N. 807. Li 26 novembre 1703 il canonico Claudio Gozzadini comprò da Tommaso Scannabecchi un luogo dove erano tre stallette ed un cortiletto sotto la Ceriola nella Pusterla.

1426 14 Maggio. Fu concesso dai Difensori dell‘ Avere a Bartolomeo e Battista fratelli e figli di Matteo Lanarolo da Tossignano di poter edificare una casa sopra certo terreno del Comune di Bologna sotto S. Tecla nella contrada della Pusterla, rogito Giacomo Mantachetti.

Questo terreno era stato venduto al Tossignani, e al Campeggi li 7 marzo 1399, rogito Gaspare Bononni. Vedi Borgo Nuovo N. 827.

N. 810. Li 27 maggio. Comprò Bartolomeo Rossi da Alberto Carbonesi una casa sotto la Ceriola in via Pusterla. Confinava il compratore e i muri antichi della Città, per lire 90 rogito Frigerino Sanvenanzi.

1484 28 Aprile. Locazione enfiteotica fatta dal Rettore della Ceriola a Mino Rossi, di una casa nella Pusterla per l’ annuo canone di lire 3. 10. Confinava col detto Rossi, colle mura vecchie e colla casa del detto Rettore.