Celestini (Piazza de')

Piazza de' Celestini.

Vi si affacciano le vie d'Azeglio, de' Fusari, Santa Margherita e vicolo Spirito Santo.

Quartiere Saragozza.

Prima documentazione dell'odonimo: 1743 (Piazzola di San Giovanni Battista dei Celestini).

La piazza dei Celestini deve il suo nome ai monaci Celestini che fin dal 1369 officiavano la chiesa di San Giovanni Battista, chiesa poi rifatta nel 1520 e restaurata assieme all'attiguo monastero nel 1765.

Questa piazza faceva parte dell'antica Platea Maior prima del 1200, quando il palazzo del comune era in via dei Pignattari, angolo vicolo Colombina.

Infatti l'Aretusi chiama descrive questa piazza come Piazza Antica del Comune, dove sono i Padri Celestini.

Anonima per il Mitelli ed il Monari, per il Salaroli è la Piazzola di San Giovanni Battista dei Celestini.

In seguito, con le lapidette, fu chiamata Piazzetta dei Celestini, fino alla riforma toponomastica del 1873/78, con la quale divenne Piazza de' Celestini.

Fonti citate in questo articolo.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.