N.1478

Dicesi che nel capitello della colonna che sostiene l'arco del portico della bottega dello speziale del Torresotto di S. Martino vi fosse un arma con una casa, o Chiesa, perchè a detta casa vi sopravanzava una cima acuta, che sembrava un campanile posto in mezzo a due gigli. La stessa arma si trova in una lapide di sepoltura nel chiostro di S. Martino con la seguente iscrizione : Marci Santiagio Ant. de Caxeri, et Hered. 1537.

Il 9 agosto 1515 Cornelia di Guglielmo Legnani moglie di Filiippo Balduino segretario di Giovanni II Bentivogli vendette a Donato, e Nicolò Barbadori una casa con due corti, ed una bottega ad uso di fabbro-ferraio poi divisa in due case contigue con due o tre ingressi posta sotto S. Martino dell' Avesa, presso la via pubblica a sera, e mediante questa presso il convento di S. Martino, ed altra via che si chiama la via del Torresotto di S. Martino a Aquilone, presso certa casa nuova, che toccò alla Margarita sorella della suddetta Cornelia a mezzodì, finalmente presso Giovanni Battista Bonamici a oriente per L. 900. Rogito Battista Buoi.

Francesco, e Donato di Nicolò Barbadori di Firenze si stabilirono in Bologna nel 1450. Da Francesco venne Costanza maritata con Giovanni Cambi, poi con Giovanni Carlini, da Donato Bartolomea.in Andrea Sacchi. Costanza lasciò erede Nicolò di Lodovico da Firenze suo agnato che continuò i Barbadori in Bologna estinti nel dottore in leggi Francesco di Vittorio che lasciò Laura sua unica figlia erede che viveva nel 1694 vedova del cav. Giulio di Scipione Bottrigari.

Nel 1573 era di Giulio Cesare, e di Orazio Samacchini.

1628 30 dicembre. Testamento di Alessandro di Orazio Samacchini notaro col quale instituì eredi i Minimi di S. Francesco dì Paola coll'obbligo di dirgli 5,000 messe entro cinque anni. Rogito Bartolomeo Albertini.

Pietro di Giovanni di Nerio Negro era fumante nel 1466 nel qual anno sotto la data 21 maggio fu fatto cittadino, ed ebbe vari figli fra i quali Domenico Calegaro che fu avolo dei tanto celebrati pittori Orazio, e Giulio Cesare detti dei Samacchini.

Il 2 ottobre 1658 i PP. Minimi vendettero questo stabile per L. 6,000 a Vincenzo Landi.

Nel 1676 Marzio Roberto di Giacinto Laurenti vi esercitava l'arte di Speziale. Dai Landi passò ai Guarmani, poi agli eredi Certani.

Credesi da taluno che la spezieria del Torresotto dei Mezzavacca sia stata la più antica conosciuta in Bologna. Può essere che fosse spezieria avanti il 1515, ma è certo che l' uso era interrotto in detto anno mentre andò pure ad uso di magnano, quindi pare assolutamente certo che la più antica sia stata quella del Mondino vicino alla chiesa di Santa Maria dell'Aurora. (Vedi via delle Asse, o Porta Nova).