N.73 - Palazzo Malvasia Ghisilieri

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Nel 1290 erano quivi le case di Rolandino Romanzi illustre giureconsulto. Questa notizia ci viene trasmessa da un decreto delli 28 agosto 1290, emanato dagli 800, col quale si ordina che siano spianate le fosse del secondo recinto, cominciando dal serraglio di Barbaria (cioè dalle suore di Sant'Agostino) fino alla casa di Rolandino Romanzi vicina al serraglio del borgo di S. Felice dove fu la porta del secondo recinto demolita nel 1256, e ciò ad istanza dei frati Francescani, che promisero di far quel lavoro a proprie spese.

Rolandino, fabbricando la sua casa, fu rimproverato da Oddofredo per aver occupato porzione del fossato. Pietro di Guido Romanzi, padre e figlio, furono ambedue causidici, e non dottori, e Pietro, padre del predetto Rolandino, non fu canonico come qualcuno ha preteso, e fra questi il Negri.

Li 3 agosto 1360 i Romanzi continuavano ad aver case in questa località, mentre sotto la detta data, a rogito di Francesco Cesti, Francesco del fu Tano Prendiparte, e Dolce del fu Tibaldo Provinciale, di lui moglie, della capella di S. Gervasio, assieme a Nano del fu Selata Prendiparte, Paolo del fu Mansio de' Romanzi, ambidue della suddetta capella, e mastro Capro del fu mastro Cambio della capella di Santa Maria Maggiore, locarono, e vendettero a Maino del fu Gherardo, della capella di S. Giuliano, e a Francesco di Guglielmo Arzele notaro, un guasto posto in capella S. Gervasio, presso la Seliciata dei frati minori, presso gli eredi di Giovanni da Pescarola, presso Paolo Romanzi locatore, presso la casa infrascritta, e presso Francesca moglie di Bonaventura Bertolotti, e cioè il detto Paolo Romanzi per tre parti delle otto di detto cortile, Francesco Prendiparte per altre tre, e mastro Capro per le altre due. Di più il detto Paolo Romanzi, e detto Nano, o Tano Prendiparte, locano due chiusi di una loro casa presso il detto cortile, e cioè un chiuso nella parte inferiore, e l'altro nella parte superiore, col comodo di aprire una porta nella seliciata, e di servirsi di quella che dà sulla via dei Romanzi (vedi Seliciata di S. Francesco). L' affitto fu fatto per anni due in ragione di annue L. 14, stipulazione di Francesco Cesti in casa di Francesco Prendiparte nella capella di S. Gervasio.

1363, 26 aprile. Adiucazione in solutum fatta dal Vicario del Podestà di Bologna a Margarita del fu Bonfigliolo, detto Carlo del fu Gio. Zambeccari, vedova del nobil uomo Guidesto del fu conte Maghinardo da Panico, di un casamento, o broilo, ossia orto, in capella S. Gervasio, in via detta dei Romanzi, per L. 100. Confina la via, Paolo Romanzi, e Bartolomeo e Gherardo dalla Cocca. Rogito Plevale di Nicolò dalla Stoppa (vedi aggiunte).

1510, 2 marzo. Concessione del Senato a Virgilio del fu Francesco Ghisilieri di poter ampliare la di lui casa in Strada S. Felice, sotto S. Gervasio, che confina la strada da tre lati, e mediante una di queste il guasto dei Canetoli, non che potersi dilatare verso il detto guasto per tre piedi e mezzo dalla parte anteriore di detta casa verso lo stesso guasto, e di proseguire per retta linea verso la via dei Gombruti sino al portico di altra casa di detto Virgilio. Estratto dagli atti del Senato a rogito di Cosimo Gualandi.

1512, 20 settembre. Virgilio Ghisilieri, che ha palazzo sotto S. Gervasio presso la Seliciata di sopra e a sera, ed anche a settentrione, con alcuni portici lungo detta Seliciata, desideroso di ampliarlo con alcune case attigue comprate, ottiene di chiudere detti portici, e di uguagliare il muro in forma di facciata, e di proseguirla fino alle case del fu Giovanni Mattesilani notaro.

1512, 25 ottobre. Il Ghisilieri riceve in permuta da Sebastiano e Gio. Battista del fu Giacomo Pellegrini, una casa sotto S. Gervasio nella via dei Bonfigli (Gombruti) in confine della Seliciata, di detto Virgilio, e di Lodovico Poggi. Rogito Giovanni Battista Buoi.

1512, 12 novembre. Facoltà del Senato a favore di Virgilio Ghisilieri di poter comprare diverse case sotto S. Gervasio, e di unirle per fare un palazzo, e inoltre di poter chiudere un portico.

Questo palazzo fu cominciato da Francesco Ghisilieri, come risulta dal suo testamento delli 5 gennaio 1493, nel quale ordina che sia compito, come da rogito di Isidoro cancelliere.

1517, 10 novembre. Compra Virgilio Ghisilieri, da Bartolomeo e Antonio del fu Giacomo Barbieri, una casa sotto S. Marino, nella via dei Gombruti, in confine di due strade, e del compratore, per L. 900. Rogito Matteo Gessi.

1520, 31 marzo. Compra Virgilio Ghisilieri, da Carlo del fu Alessandro Cimieri, una casa, e una casetta sotto S. Marino, per L. 500. Rogito Matteo Gessi. La casa grande confina con mastro Andrea, e fratelli da Formigine, due strade, e Gennaro Rarguglia, alias dall' Oglio. La piccola confina i detti da Formigine, la strada, e il compratore da due lati.

Si noti che le dette due strade possono essere la via dei Gombruti e la Seliciata di S. Francesco, ovvero la via dei Gombruti e la via dei Romanzi, e anche la Seliciata e la via dei Romanzi.

1521, 19 ottobre. Il Vicelegato concede a Virgilio Ghisilieri, che ha una bottega da barbiere ed altra da beccaro sotto la sua casa, di trasportarle nel guasto dei Canetoli vicino alla sua casa, senza pregiudizio di giurisdizione, a modo che le arti dei barbieri o dei macellari non possino ostare, nè aprir botteghe a detto uso se non alla distanza di pertiche 100.

1522, 17 gennaio. Compra il detto Virgilio, da Cassandra Caccianemici, una casa sotto S. Lorenzo di Porta Stieri, posta sull'angolo del palazzo del compratore, presso la strada da due lati, per L. 1000. Rogito Matteo Gessi.

Si noti che, siccome il palazzo pare cominciato dalla parte della via dei Gombruti, così questa casa doveva essere nell'angolo della Seliciata, e probabilmente quella che fu del celebratissimo Rolandino Romanzi.

1531, 17 novembre. Sono concesse oncie 36 di suolo pubblico al cav. Bonaparte Ghisilieri, perchè possa protrarre la sua casa dalla parte della Seliciata di S. Francesco, oltre la porzione concessa a Virgilio suo padre.

1551, 23 febbraio. Vendita di Virgilio del fu Bonaparte Ghisilieri, a Costanzo di Napoleone Malvasia, di un palazzo sotto S. Gervasio, e S. Lorenzo di Porta Stiera, per L. 15600. Rogito Bartolomeo Bulgarini, e Giacomo Boccamazzi. Confina la strada da tre lati, e Giovanni Boccaferri. Il compratore inoltre assunse di pagare l'annuo canone di L. 90 agli eredi di Lodovico Caccianemici, dovutogli come da rogito di Sebastiano Caccianemici, e di Matteo Gessi, del gennaio 1522.

Nella divisione dei beni di Virgilio Ghisilieri, a rogito di Andrea Sclarici, alias dal Gambaro, delli 17 febbraio 1524, si fa menzione della casa dove abita Lodovico Caccianemici sotto S. Gervasio presso il palazzo Ghisilieri, una porzione della quale è compresa nel detto palazzo, e di sotto, e a sera confina una casa di questa eredità, che aveva sfogo nella via dei Gombruti, e nella Seliciata di S. Francesco.

La suddetta compra fu fatta previo Breve di Giulio III. Il forno, che anche ultimamente si vedeva presso l'angolo della Seliciata di S. Francesco, fu concesso ai Ghisilieri li 21 ottobre 1512.

La discendenza del suddetto Costanzo terminò nel conte Carlantonio di Lodovico Malvasia morto in questo palazzo li li gennaio 1796, del quale furono eredi i Malvasia di Strada S. Donato.

La facciata di questo palazzo fu risarcita nel 1771.

Di questo storico palazzo, caduto in vendita, fu malauguratamente dimenticata la rivendicazione e dal Municipio, che avrebbe dovuto assegnarlo almeno a qualche pubblico ufficio, e dai patrizi nostri che, non curandosene affatto, lasciarono che poi cadesse nelle mani di un certo Brun svizzero venuto fra noi, e qui arricchitosi, lo ridusse ad uso di locanda.

Palazzo Malvasia Ghisilieri

Pietro Lamo (Graticola di Bologna)

Andando verso il settentrione si trova la porta delle Lamme, così è nominata la strada. Quivi non si trovano pitture, sculture, nè architetture, salvo un bel quadro in tela di un ritratto di messer Rinaldo dalli Panni d' arazzo, dipinto per mano del Parmigianino, e il fine di detta strada confina colla Strada di S. Felice, e qui all'incontro vi è un bel palazzo in facciata ben compartito di abitazione, nominato il palazzo dei Ghisilieri.