1361-1370

1361

(HB) Giovanni Bianchi viene graziato: era stato condannato a morte dopo che aveva confessato di ricevere 16 fiorini al mese da Bernabò che voleva essere informato su ciò che avveniva in Bologna.

(HB) Francesco Bianchi è stato decapitato perchè tramava di dare Castelfranco a Bernabò.

(HB) L'Albornoz dice in consiglio di volere chiedere aiuto al re d'Ungheria. Poi se ne va lasciando il nipote Gomes come governatore, assieme al Malatesta.

(HB) Torna con un grosso esercito Bernabò: Monteveglio cade a seguito di tradimento. Viene costruita la bastia di Casalecchio, poi un'altra a Corticella ed un'altra ancora a S.Ruffillo presso la fonte Redolandella. I Bolognesi, stanchi dell'assedio, con la guida di Galeotto Malatesta, di Pietro Farnese e con il podestà Fernandez (spagnolo), sono usciti da porta Maggiore (che si chiama ora Ravegnana) e, risalendo il Savena fino al ponte di S.Ruffillo hanno ingaggiato battaglia sconfiggendo i nemici. I prigionieri sono stati più di 1000, tra cui era il loro capitano con tutti gli ufficiali. Più di 500 morti. Poichè erano quasi tutti tedeschi, sono stati rilasciati gli ufficiali con cavallo e armi, i soldati con elmo e spada. Sono invece stati imprigionati il capitano nemico Giovanni e i bolognesi che avevano combattuto contro la patria ovvero: Gasparino, Andrea e Giovanni Ubaldini.

(HB) Si è deciso di correre un palio commemorativo il 20 giugno.

(HB) Muore a Cento il Vescovo di Bologna, Giovanni da Milano, e viene sepolto in S.Pietro.

(HB) Gomez va ad Ancona e si porta dietro i prigionieri (i 4 di cui sopra).

(HB) 3 giovani sono stati impiccati dopo la tortura, perchè avevano tentato di dare la rocca di S.Felice a Bernabò.

(HB) Anche un servo che aveva ucciso il proprio padrone, il fiorentino Zaccaria Donati, viene giustiziato ed infine squartato.

(HB) Il 15 dicembre viene conclusa la pace tra Bologna e Bernabò.

(HB) Viene restaurata la chiesa di S.Antonio dei Leprosetti, per interessamento di Antonio Griffoni.

(ST) Ordine di apertura della strada maestra attraverso il giogo di Scarperia e Firenzuola.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(A2) 20 giugno: vittoriosa battaglia a S.Ruffillo contro i Visconti. Muore il podestà bolognese Ferdinando Tamajo di Burgos e viene commissionata allo scultore Riguzzo la lastra tombale (conservata parzialmente in S.Francesco). La lastra fu pronta 5 mesi dopo ed assomiglia a quella del 1341 di Colaccio Beccadelli.

(BS) Il castello bolognese di Monghidoro, mediante un sanguinoso tradimento, viene consegnato ai Visconti.

(PM) 20 giugno, doppo desenare incontinenti, avviene la battaglia di San Ruffillo (saruffello), in cui il popolo di Bologna sconfigge la gente d'arme di Bernabò Visconti.

(PM) La corba di farina vale 4 lire di bolognini.

(TO) 8 giugno: testamento di Ughetto Carrari, figlio di Albertino. Assegna diversi beni in eresità all'abate generale degli Olivetani, con l'onere di fondare un nuovo convento in città entro sei mesi dalla sua morte (I monaci ottennero l'eredità - alcune case tra borgo dell'Oro e borgo dell'Argento - malgrado il superamento dei termini). Fondarono un cenobio, poi ampliato con l'annessione della vecchia chiesa di S. Maria dei frati Gaudenti (reintitolata a S. Bernardo)..

1362

(HB) Vanno ambasciatori dal papa Taddeo Azzoguidi e Giacomo da Bove.

(HB) C'è una grave pestilenza.

(HB) I Bolognesi costruiscono una bastia al ponte di Reno. Vengono attaccati dalle milizie ungheresi inviate da Bernabò, ma i bolognesi replicano inseguendo addirittura i nemici sconfiggendoli e catturandone molti.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(TO) Taddeo Azzoguidi è uno dei capitani delle milizie bolognesi che combattono vittoriosamente a Granarolo, assieme alle truppe della Chiesa, comandate da Gomezio Albornoz, contro Bernabò Visconti.

(TO) Risulta ancora vivente Agresto, figlio di Francesco Agresti, già ricordato nel 1325.

(PM) Grande mortalità di uomini, donne e bambini nella città di Bologna.

1363

(HB) I Nemici attaccano le merci portate da Ferrara, per cui viene costruita a difesa una bastia a Corticella.

(HB) Successo contro gli uomini di Bernabò nel modenese: viene catturato il traditore di Castelfranco, tale Ardizzone da Novara, disertore. Viene prima messo in gabbia, poi tanagliato, poi sepolto con la sola testa fuori al campo del mercato e tutti erano invitati a fare qualunque cosa, poi alla fine gli hanno tagliato la testa che è stata portata in giro per la città.

(HB) In questa nuova vittoria contro Bernabò sono stati catturati ben 14 comandanti tra cui anche Andrea Pepoli, figlio dell'ex signore di Bologna: non viene però portato in città.

(HB) Per ordine del legato vengono costruite le mura di Budrio il cui castello viene rinforzato e presso Molinella viene costruito un fortilizio con torre.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(G6) Fra Nicolò da Venezia succede come generale dei serviti a padre Vitale da Bologna, eletto vescovo. Fra Nicolò chiama padre Andrea Manfredi da Faenza come provinciale e vice-generale.

(W1) Viene alzata l'altezza minima dei portici a 10 piedi. Viene proibita la costruzione di portici in legno e si chiede la sostituzione di quelli esistenti con altri in muratura.

(W8) Il governatore Gomez Albornoz delibera di ricostruire le mura di Budrio.

1364

(HB) Gomez comunica al consiglio la fine del suo mandato e chiede di diventare cittadino bolognese. Chiede di potere costruire una cappella vicino alla croce della piazza dove avrebbe potuto essere seppellito. Il consiglio accetta ed in riconoscenza offre doni e le spese di viaggio fino ad Ancona.

(HB) Gomez consegna la reggenza al frate Daniele dell'ordine di S. Giovanni.

(HB) Bernabò e la chiesa fanno pace con la condizione, chiesta dal Visconti, che a Bologna non vi fosse Egidio d'Albornoz come legato (il papa si chiama Clemente). Così è stato fatto.

(HB) E' papa Urbano V che invia un nuovo legato, il cardinale Androino, ricevuto solennemente a Bologna. Il frate Daniele si dimette da governatore. Cerimonia del carroccio per il nuovo legato che ha nominato cavaliere aurato Tommaso Ghisilieri. Era presente il marchese di Ferrara.

(HB) La pace prevedeva che Bazzano e Nonantola siano date a Ferrara (con disappunto dei bolognesi). In seguito viene distrutta la fortificazione di S.Maria in Monte (Osservanza).

(HB) Editto che obbliga i contadini a rimanere nei loro casolari mentre i cittadini esuli devono stare in città dietro pagamento di una tassa di 9 lire.

(HB) Gli Olivetani prendono possesso di S.Michele in Bosco, dove prima c'erano frati cattivi (...). Gli Olivetani dell'ordine di S.Gregorio si erano stabiliti in Bologna per la prima volta presso la chiesa dei Soldati di S.Maria in borgo dell'Oro. Erano stati portati a Bologna da Ughetto Carrari.

(HB) Due frati (uno ex di S.Michele in Bosco ed uno Armeno), tentano di avvelenare gli Olivetani mettendo del veleno nel pozzo di S.Michele in Bosco, ma vengono presi e vengono condannati al carcere a vita dal vescovo.

(S6) Nasce lo Studio Teologico, riconosciuto dal papa Innocenzo VI.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(E6) Il 29 settembre viene stipulato l'atto costitutivo del Collegio di Spagna.

(E6) Quest'anno inizia ufficialmente l'insegnamento della Teologia.

(TO) Tommaso Ghisilieri ottiene il cavalierato, durante una solenne cerimonia in S. Pietro, presieduta dal legato Androin de La Roche.

1365

(FI) I Notari prendono in affitto una casa in cappella S.Croce presso la "porta piccola della cittadella" (dietro all'attuale palazzo dei Notai.

(HB) Editto contro il lusso femminile.

(HB) Inizia la costruzione del Collegio di Spagna da parte del cardinale Egidio d'Albornoz, dove c'erano le case dei Delfini.

(HB) A fianco del palazzo della biada inizia la costruzione del nuovo palazzo del legato con un giardino cinto da mura merlate.

(HB) Muore Giovanni Calderini, famoso legista.

(S3) Viene inglobata la torre dei Lapi nel palazzo del comune.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(93) Il 1 maggio si inizia a costruire il Collegio di Spagna.

(W1) E' legato Androino de Grimoard, fratello del papa Urbano II, residente ad Avignone. Si decide di fortificare il palazzo comunale alzando una cinta di mura merlate e di torrioni (sono quelli a tutt'oggi ben visibili). Il portico del Palazzo della Biada viene tamponato da un muro a scarpa (che doveva essere provvisorio ed invece resisterà per ben cinque secoli). Probabilmente esiste anche un fossato che circonda il palazzo.

(W3) (?) In questo periodo viene per la prima volta coniato il bolognino con l'effigie del papa (Urbano V, il francese Guillame de Grimoard de Grissac).

(CA) Il castello di Bargi ha una guarnigione di 14 uomini.

(CA) Il castello di Stagno ha una guarnigione di 5 uomini.

(VO) L'ospitale di Castel di Casio, ubicato fuori delle mura del castello, dipendente dal monastero di Pratum Episcopi che ne elegge il rettore, è ricordato nell'elenco delle chiese della diocesi di Bologna.

(TO) Il cardinale Androin de la Roche vuole e fa costruire una poderosa muraglia che circonda il palazo civico.

1366

(HB) Muore Giovanni da Oleggio, che aveva avuto la signoria di Fermo in cambio di Bologna, consegnata al papa.

(HB) Muore Giacomo Pepoli a Forlì. Il suo corpo, assieme alle ossa dei figli, viene tumulato in S.Domenico nel sepolcro del padre.

(OT) Don Fazio di S.Siro parla della chiesa di S.Lorenzo de Arviliano ... in plebatu Verzonis.

(SN) Le rendite della chiesa di S.Niccolò di Granaglione sono stimate 3 lire e 14 soldi.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(C3) S.Barbaziano è elencato nell'"ordine della prima colletta" tra i monasteri e luoghi pii esentati.

(D1) Esistono i decimari.

(F6) Viene ricordato negli elenchi ecclesiastici l'ospitale di S.Michele Arcangelo nel plebanato di Pitigliano, mentre la chiesa parrocchiale di S.Giacomo di Bombiana (Castel Leone) si trova nel plebanato di Sùccida.

(F6) Viene anche ricordata, nel plebanato di Sùccida, una ecclesia Sancti Iacobi de Corvella, forse dipendente dalla comunità di Capugnano.

(F6) Viene ricordato negli elenchi ecclesiastici l'ospitale di S.Giovanni Battista di Casio, sia la chiesa, sia lo xenodochio annesso.

(G4) La chiesa di Pieve del Pino viene chiamata S.Ausiani.

(G4) Nel decimario si legge S.Ausiani o S.Auxiani, tra le altre informazioni.

(G4) La chiesa del castello di Brento è intitolata a S.Zeno o Zenone.

(W8) Ricordata la ecclesia Sancte Marie de Guaçarello.

(CA) Secondo la testimonianza (resa probabilmente al capitano della montagna nel 1385, in seguito all'interessamento del comune di Bologna per certe contestazioni avanzate da alcuni sui servizi di guardia) di tale Giovanni Cripiani di Bargi, la gente di Badi è comandata di fare la guardia al castello di Bargi, su disposizione del capitano della montagno Albigo degli Ubaldini, ma dato che propter aquas grossas del Limentra, difficile da guadare, fanno fatica a prestare tale servizio, vengono in seguito comandati di fare servizio notturno di guardia al castello di Suviana (il capitano della montagna ha la possibilità di comandare guardie diurne e notturne presso i comitatini per i castelli vicini, con grosse multe per i renitenti).

(VO) Gli elenchi delle chiese della diocesi di Bologna includono un ospitale nel pievanato di Sùccida detto ecclesia Sancti Jacobi de Corvela.

1367

(HB) Muore Giovanni Pepoli a Parma o forse a Pavia. Anch'egli viene sepolto nel sepolcro del padre. Lascia 6 figli legittimi ed uno no.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(93) Il 25 febbraio è terminato il Collegio di Spagna.

(W1) Un Antonio di Vincenzo muratore e giovanissimo è ricordato tra i lavoranti del collegio di Spagna.

1368

(HB) Il cardinale di Avignone, fratello di Urbano V, viene inviato a Bologna dal papa stesso: riduce tasse e dazi, ed in particolare abolisce dazi su gioco d'azzardo e prostitute

(HB) Viene ricevuto Gomez con simpatia.

(HB) Bernabò dice al legato di non intromettersi negli affari di Mantova.

(HB) Viene ospitato in S.Domenico il re di Cipro.

(HB) Antonio Galluzzi ha costruito il monastero dei celestini nella (vecchia) piazza maggiore.

(HB) Festa alla figlia dell'imperatore di passaggio a Bologna: viene accolta in S.Domenico.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(52) Provvigione cittadina (13 maggio) che concede esenzioni e privilegi a chi costruisce presso i bagni di Porretta.

(E6) Viene istituito il collegio Reggiano.

(W1) Da quest'anno sono presenti a Bologna i monaci benedettini di S. Pietro a Maiella, detti Celestini.

(W3) Polittico in S. Giacomo opera di Lorenzo Veneziano.

(CG) Gennaio: Berto Parisi è tra i consoli.

1369

(AF) Viene ricordata un porta della Cittadella presso il monastero di S.Gio.Batt. dei Celestini.

(FI) Viene abbassata la torre dei Sabbadini (Ger.) in via S.Vitale.

(HB) Il legato di Bologna (fratello del papa) va a Roma con Antonio Galluzzi, Taddeo Azzoguidi, Francesco Ramponi, Roberto da Saliceto, Antoniolo Bentivoglio.

(HB) Passa per Bologna l'imperatrice (da Lucca) e si ferma in S. Domenico. Si ferma anche Carlo IV di Lussemburgo, imperatore, famoso per la sua avidità.

(HB) Torna a Bologna il legato.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(21) Si interrompe la costruzione della cappella voluta dai Pepoli nel 1360. Era alta già 8 piedi (mt. 3.04) ovvero una pertica. Non si sa quale fu la ragione. Non si usarono nemmeno le 800 lire bolognesi legate dal mercante Francesco di Giovanni de Marignanis alla fabbrica della cappella.

(W8) I Pepoli ricevono l'infeudazione solenne dall'imperatore Carlo IV per le terre di Castiglione.

(TO) Tali Beatrice, figlia di mastro Alberto di Galbano, il medico Zancari, Francesco Aliotti, Diana della Mandina (Alamandini ?) e Antonio de Laude, comproprietari di una torre (che si suppone essere quella degli Agresti, ora in piazza Galileo), vendono l'intero fabbricato per 600 ducati d'oro a don Fernando Alvarez Albornoz, nipote di Egidio, e agente per conto del collegio di Spagna.

(CG) Gennaio: Berto Parisi è tra i consoli.

1370

(HB) Viene costruita una bastia alla canonica contro Bernabò, che ha invaso la pianura bolognese incendiando tutto tra via S.Felice e le fornaci.

(HB) Si stabiliscono a Bologna i Camaldolesi fuori porta S.Mamolo. (eremiti di Muriano). Gerra Pepoli ha fatto costruire la loro chiesa (S.Maria degli Angeli). Nanne dell'Armi di Bologna ha dato loro una rendita.

(HB) Muore Urbano V (esequie per 3 gg. in S.Domenico). Si parla di miracoli fatti dal defunto papa.

(ST) E' ricordato il mercato di Fratta, a pochi passi da Loiano.

(OT) Viene rifatto il ponte di Savignano, danneggiato dalle piene.

(MG) I bagni di Porretta vengono affittati per 60 lire bol. a Stefano Minelli di Granaglione, che non riesce a pagare tale somma ai comuni di Granaglione e Capugnano e viene perciò imprigionato.

(SB) Bologna è sotto il governo papale.

(14) Il capitano della montagna di Casio, Ginello de Galliata, appalta i lavori di ricostruzione del ponte di Castrola, evidentemente crollato da poco. Pobabilmente la causa del crollo di tale ponte è la stessa del crollo del ponte di Savignano (che ora è inagibile): una alluvione. Il ponte di Savignano sarà riparato il prossimo anno. Si spiega così l'urgenza per appaltarlo a 40 lire pagate in anticipo (con la richiesta di garanzia per 5 anni). Gli interessati sono i magistri Giovanni di Saloto e Bertinello di Guiduccio di Castiglione. Il ponte avrà un piano di transito di 6 piedi (2.28 metri). Giovanni da Saloto, soprannominato il Pilla, ricostruirà anche il ponte di Savignano. Johannes Zaloti vocatus el Pilla si assume anche incarichi pericolosi, come quello della riscossione delle rendite della contessa Caterina di Mogone. Sarà ucciso dai compaesani Bresca di Arturo, Filippino di Cagnolo e da tale Rolanduccio di Montecorona, ma abitante a Casio.

(E6) Viene fondato il collegio Gregoriano.

(AP) Da adesso sono conservati i registri penali di Casio.

(AP) 10 marzo: è ricordato il borgo del castello di Monteacuto Ragazza.

(MP) Viene varato un programma di rinforzamento delle mura, tra cui la merlatura continua ovunque. I rinforzi sono motivati dalla necessità di resistere meglio alle artiglierie.

(W1) Simone dei Crocifissi scolpisce in legno un bel gruppo policromo raffigurante l'adorazione dei magi per la chiesa del S. Sepolcro.

(W3) Simone dei Crocifissi genera un crocifisso in S. Giacomo.

(CA) Il capitano della montagna, residente a Casio, appalta a due magistri lignaminis, Giovanni di Saloto di Casio e Bertinello di Guiducio di Castiglione dei Gatti il rifacimento del ponte subtus Casio sul Limentra (ovvero a Castrola). Gli appaltatori ricevono per il lavoro 40 lire bolognesi, oltre al legname necessario che possono tagliare in qualunque parte della montagna, e oltre i manugles (Manovali). In cambio devono garantire il ponte per almeno 5 anni.

(CA) Il capitano della montagna appalta al Pilla la ricostruzione del ponte di Savignano sul Reno.

(VO) Atti del capitanato di Casio: si ricorda tale Giglio di Tavernola che esercita arte medica.

(TO) 12 settembre: muore Nanne Clarissimi, lasciando in eredità tutto ai propri figli. Nell'eredità è compresa la torre che fu dei Di Bertolotto.