Via dei Murelli, dal III volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

Dalla via del Giardino fino all'angolo di Malacquisto.

La via dei Murelli, e la via del Porto sono una, e sola via, che anticamente si disse Via delle Pugliole, come si dirà abbasso, poi Via del Porto dopo essersi stabilito il Porto sul Naviglio a capo del canale del Cavaticcio, finalmente anche Via Murelli dopo essersi seliciata nel 1581 d'ordine del Cardinale Legato Cesi, e fatti i muri a destra e a sinistra a sostegno della medesima nella sua parte inferiore, per il qual lavoro fu imposto un Bolognino per ogni ogni mezza soma di mercanzia scaricata nel Porto da esigirsi finché fosse rimborsato il pubblico erario della fatta spesa. Dai detti muri ne venne il nuovo nome di Via dei Murelli.

Le lapidette apposte alle strade distinguono questa strada con due nomi, e cioè, dall' Avesella alla Via delle Pugliole di S. Bernardino la dicono Via dei Murelli, e dalle dette Pugliole fino alla mura della Città, Via del Porto.

Ciò ritenuto la Via dei Murelli è lunga pertiche 57, 09, 6 e ha di superficie pertiche 90. 26. 8.

Si è detto che negli andati tempi tutta questa contrada si diceva Via delle Pugliole, e su di questa abbiamo nel Statuto la seguente ordinanza del 1° gennaio 1287: — Che la Via delle Pugliole che viene dal ponte della Circla, cioè, dal ponte dei Mulini delle stesse Pugliole sia ampliata, e fatta di 20 piedi fino alle case di Deodato Nicolai che sono sopra l'angolo della Via della Pugliola (e qui si osservi che si cita una Via diversa da quella delle Pugliole, e che poteva esser quella di Borgo Polese, o ben anche l'altra detta Pugliole di S. Bernardino) la quale va alla Chiesa di S. Maria della Pugliola (poi detta dei santi Bernardino e Marta) e sia ghiarata di buona ghiaia. E dalle case di detto Deodato Nicolai superiormente fino al ponte del Serraglio di S. Maria Maggiore sia risarcita, e ghiarata. Che l'altra via della Pugliola che viene da detta Circla, ossia dai Mulini verso il Serraglio del Poggiale sia risarcita, e inghiarata come sarà opportuno. Le quali strade sieno fatte per il primo di giugno. Per l'altra strada detta pure della Pugliola che partiva dalla mura, e andava al Serraglio del Poggiale , pare che debbasi intendere quella ora detta degli Apostoli, e di Azzogardino fino alla Riva di Reno. Del 1294 si ha memoria, che le acque del Cavadizzo rovinarono la via di S. Maria della Pugliola a modo di averla resa impraticabile. Uno storico dice : — L' acqua del Naviglio che scorreva Scavezzacollo rovinò la via del Borgo di S. Maria della Pugliola per cui s'andava al Porto del Comune di Bologna dalla parte di sopra. Fu accomodata e allargata di più di quello che era di venti piedi.

Via dei Murelli a destra cominciando dall' Avesella.

N.967. (Nota del Breventani: è l'attuale N.3 di via del Porto) Chiesa e Oratorio della Compagnia di S. Carlo. Nello statuto di questa Società spirituale dicesi instituita col titolo di Maria Santissima Regina del Paradiso circa il 1466 mentre il Cardinale Filippo Calandrino governava la Chiesa di Bologna. Essendo poi stata aggregata all' Arciconfraternita dei santi Ambrogio e Carlo della Nazione Lombarda in Roma, come da Diploma delli 12 ottobre 1612 associò al primo titolo anche il secondo. Gli antichi statuti furon riformati nel 1694, ed approvati li 25 aprile 1695 dal Arcivescovo Iacopo Boncompagni.

Fu chiamata anticamente Chiesa della Crocetta poi S. Maria del Paradiso della via nuova.

Li 1 Giugno 1520. L' ornato accordò piedi 12 di suolo pubblico per un verso, e piedi 16 in lunghezza per la fabbrica della Chiesa della Crocetta a capo della Via Nuova. Le frasi del Decreto stabilirono la data della sua fondazione, quando non si voglia intendere quella di una ampliazione.

Si trovano in seguito altre concessioni di suolo sia della parte della via Murelli, sia dalla parte della via del Maglio, che contribuirono all' ingrandimento della Chiesa, e al stabilimento delle sue adiacenze. Si ha memoria che li 2 novembre 1619 fu posta la prima pietra, e dicesi per la terza rinnovazione di questa Chiesa. La Compagnia fu soppressa li 25 luglio 1798 e Giacomo Lazzari comprò questi locali li 17 dicembre 1804 a rogito Betti. La Chiesa è sempre stata ufficiata, ed ha servito specialmente per la scuola della Dottrina Cristiana per la parrocchia di S.Maria Maggiore.

Si passa la Via del Maglio.

NN. 976. 977. Chiesa e Convento dei santi Bernardo, e Marta; questa Chiesa detta S. Maria della Pugliola fu data nel 1219 coll' assistenza di Nicolò Popoli I. C. al B. Bernardino di Quintavalle dei frati minori e servì di ricetto a S. Francesco ed a S. Antonio quando capitarono e stettero a Bologna, non che ai loro compagni sino che fu fabbricato il Convento dell' Annunziata di porta Stiera detto poi S. Francesco, ove si traslocarono nel 1237 , e cioè 12 anni dopo la morte del fondatore.

Appena partiti i Conventuali vennero in S. Maria della Pugliola alcune monache come si può comprovare con una bolla di Gregorio Papa IX in data del 1238, e diretta Priorissae S. Mariae de Puliola ordinis S. Marci, le quali monache furono una Colonia di quelle di S. Maria Nova dette di S. Maria de Humilitate alle quali era stata assegnata la regola di S. Marco dal predetto PP. Gregorio IX, li 30 aprile 1230, come si raccoglie dal testamento di Armanno, che è nell' Archivio dei monaci di S. Michele in Bosco, nel quale fa un legato alle suore di S. Maria de Humiliatis de Puliola. Si ricava dunque da questa ennunciativa e da molti atti ed istrumenti conservati nell' archivio di S. Bernardino spettanti alle Suore di S. Maria Nova de Humiliatis, che quelle di S. Bernardino furono una Colonia di S. Maria Nuova, che si staccò per non voler star soggette al Priore di S. Maria Nova che regolava i frati e le suore unite in quel Convento. — Vedi via di Reno N. 846 e 847.

Li 10 Maggio 1243 fu consacrata la Chiesa di S. Maria della Pugliola dal Vescovo di Comacchio col consenso di Ottaviano Arcidiacono di Bologna.

Li 22 Maggio 1244 Innocenzo IV ordinò che non si ricevessero più di 28 Suore senza il consenso della S. Sede.

Li 24 Aprile 1282 ebbero dal Vescovo di Bologna la regola di S. Agostino.

Li 5 ottobre 1310. Il vescovo Uberto unì a questo Convento le Suore Agostiniane di S. Maria della Volta come da rogito di Prudenzino di Mino. Nelli statuti del 1256. rubr. 2a de Elemosinis si trova — Sororibus S. Mariae de Burgo de Muradelis. Item Dominabus Sanctae Mariae de volta Burgi praedicti detur pro constructione Ecclesiae sue quinquagintas Libras Bonon, — e nel Statuto del 1267 dopo le Suore di S. Mattia. — Item Dominabus de S. Mariae de volta Burgitti pro restauratione ipsarum. — Li sussidi si seguitarono a dare a dette suore nel 1276, nel 1289, e per l'ultima volta nel 1310.

Li 24 Agosto 1525 Suor Ippolita di Bartolomeo Lazzari priora reggente il Convento, ridotte a poche, e indisciplinate rinunziò il Priorato nelle mani di Giovanni Armodio de' Santi, Vicario Generale del Vescovo Cardinale Lorenzo Campeggi, e quella con due professe, ed altretante converse passarono nel Convento di S. Maria Nuova.

Li 28 settembre 1525 per il licenzioso vivere di queste Suore furono rimosse da questo Convento, e poste in S. Maria Nuova , e parte in S. Maria delle Convertite dal Cardinale Campeggi Vescovo di Bologna d' ordine di Clemente VII.

Li 31 Ottobre 1525 il Vescovo Lorenzo Campeggi dispose di questo Convento detto di S. Bernardino per le putte di S. Marta, le quali li 20 maggio 1526 giorno delle Pentecoste vi si portarono processionalmente in numero di 30, accompagnate da 5 Suore del Corpus Domini destinate ad instruirle nella regola monastica delle Clarisse, le quali 5 Suore ritornarono dopo sei anni al loro Convento.

Il Vescovo Campeggi diede l' abito alle Putte , intitolò il Monastero santi Bernardino e Marta, fu sempre suo benefattore, fabbricò la Chiesa nel 1526 , e la consacrò li 1 maggio 1528.

L'antichissima Chiesa di S. Maria della Pugliola già profanata, dicesi che se ne vedessero non ha molto dei resti nel parlatorio.

Li 22 novembre 1553 fu concesso molto suolo alle Suore di S. Bernardino nella via del Porto per la loro Chiesa, e li 27 maggio il Senato diede un sussidio per compirla. Il monastero fu soppresso li 29 gennaio 1799, e li 19 aprile dello stesso anno acquistato dall' Avv. Antonio Aldini a rogito del di lui fratello Luigi. Questo locale fu poi compreso nella vendita fatta dal detto Aldini nel 1812 al l'Imperatore Napoleone Bonaparte, della tenuta di Galliera e fece parte della donazione fatta dal detto Bonaparte alla figlia del Principe Eugenio Beauharnais poi Principessa Reale di Svezia.

1390. Comprò Giovanni di Antonello pittore una casa nella contrada di Campo delle Pugliole in Capella di S. Maria Maggiore presso la casa delle Suore della Pugliola. Rogito Bartolomeo di Bello Panzacchia.

Si passa la Via detta Malacquisto.

Via dei Murelli a sinistra entrandovi per l'Avesella.

Si passa la Via Nuova di S. Carlo.

Si passa Borgo Palese.

Si passa le Pugliole di S. Bernardino.

Fra questa via, e le Pugliole di S. Bernardino vi era una pezza di terra arativa, e ortiva di tornature 7 e tavole 28 divisa in sei fette poste in Bologna in loco detto la Pugliola in confine dei beni degli eredi di Lambertino Ghisilieri, dei Canonici di S. Pietro, degli orti del Legato, e di Melchiore Conforti, il qual Conforti la comprò per lire 589. 17. 4 da Vermeglia detta Meglia di Tettalasino Tettalasini vedova di Giacomo Fiamenti rogito Giuliano di Giovanni da Cento.