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Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Suore terziarie Francescane, dette dell'Annunziata, non dall'Annunziata dipinta sopra la porta del loro collegio, ma perché nella loro origine che si potrebbe stabilire sul finire del secolo XV, si radunavano nella chiesa di Santa Elisabetta presso il convento della SS. Annunziata fuori di porta S. Mamolo.

Una data certa della loro esistenza l'abbiamo nel testamento d'Isotta Fantuzzi fatto li 17 giugno 1544 a rogito di Bartolomeo Algardi, nel quale lasciò a queste suore una casa nei Vinazzi, con obbligo di abitarla.

Non devesi dubitare dell' obbedienza delle beneficate dalla Fantuzzi, ma convien credere che la casa legatata fosse troppo ristretta per contenerle tutte, mentre si sa che per molti anni vissero sparse per la città, e specialmente presso le loro rispettive famiglie.

1640, 7 gennaio. Le predette terziarie comprarono da Ippolito Rivali una casa in Saragozza per L. 1200. Rogito Bondio Serafino Bertolieri.

1660, 3 marzo. Le stesse suore acquistarono da Bianca Galassi Federici una casa in Saragozza, per L. 3300. Confinava colle compratrici da due lati e con Paride Rampionesi. Rogito Carlo Vanotti.

La loro chiesa dedicata a S. Francesco, fu benedetta li 17 agosto 1664 dal Vicario Generale Arcivescovile, e risarcita ed ornata nell'ottobre 1772.

1727, 13 marzo. Separazione delle suore Terziarie di S. Francesco dette del Pozzo Rosso, dalle altre suore Terziarie del medesimo ordine dette dell' Annunziata che avevano una sola superiora detta Ministra. Quelle del Pozzo Rosso vivevano in comunicazione e dipendenti da queste dell' Annunziata. Le prime assolsero le seconde, come si ha da Rogito di Casimiro Nicolò Patrizio Minelli.

Gli Osservanti vollero unire il collegio di Saragozza a quello del Pozzo Rosso, ma le prime riportarono un decreto da Benedetto XIV in data 22 dicembre 1745, eseguito li 12 gennaio 1746, rogito Antonio Nanni, per la continuazione del loro convento indipendente dagli Osservanti, e sotto la cura del parroco di Santa Caterina di Saragozza. Le une e le altre si occupavano dell'educazione delle fanciulle.

Il Cardinal Arcivescovo Giovannetti le soppresse nel 1784. (Vedi Pozzo Rosso). Eliseo Mattioli, curato di Santa Caterina di Saragozza, instituì in questo locale un ritiro detto dell'Annunziala, per ricovero di miserabili ragazze sussidiate con elemosine.

Il P. D. Cesare Calini prese a continuare quest' utile istituto, e sotto la sua cura prosperò talmente, che bisognò traslocarlo in un ampio locale scelto in via Berlina ai NN. 2189 e 2190.

Li 1 dicembre 1803 il suddetto stabile fu acquistalo da Antonio del fu Vincenzo Visconti per L. 4500. Rogito Antonio Modonesi.

Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Santissima Annunziata.

Terziarie Francescane in strada Saragozza quasi sull'angolo della via della Neve.

L'8 maggio 1660 acquistarono quel locale da Bianca Calassi per L. 3300. Rogito Carlo Zanotti.

La chiesa fu aperta il 17 agosto 1664. Fu poi venduta, perché donata dalI'Arcivescovo al Padre Calini della Madonna di Galiera a profitto delle giovani, che egli caritatevolmente manteneva in una casa privata.

Il locale fu comprato dal notaio Rossini, il quale ridusse la chiesa esterna a gargiolaria.