N.137(4)

Guidicini.

Case che sembra appartenessero ai Griffoni, poiché Giovanni Griffoni comprò da Cornelio Conti due case sotto le Muratelle, con indicazione di vicinanza alla detta chiesa parrocchiale, e queste per L. 400. Rogito Leonardo Barbieri delli 7 marzo 1446. Un' altra compra fece lo stesso Giovanni di una casa con orto sotto le Muratelle, vendutagli da Corvolino Corvi, posta presso Catterina da Ferrara. Più altra casa sotto la stessa parrocchia, in confine dei Marsimili e dei beni della predetta chiesa, per L. 400. Rogito Tommaso Sampieri.

Nella parte posteriore eravi una casa degli Aldrovandi con ingresso in Altasela, che fu unita a questo stabile dai Maggi. (Vedi Belvedere). 1556, 5 febbraio. D. Roberto Maggi comprò da D. Giacomo del fu Perino Perini, Rettore delle Muratelle, e da Giulio Cesare del fu Marcantonio Marescotli, una casa con orto e stalla, sotto le Muratelle in Strada Saragozza, per L. 1890. Confinava la detta strada, il cimilero, l'orto della casa di detta chiesa, e la via pubblica da due lati. Rogito Oldrado Garganelli.

Mediante quest'acquisto i Maggi diedero l' ingresso alla casa già Aldrovandi dalla parte di via Saragozza. Tre famiglie Maggi abitarono in Bologna. L'antica che annovera un Bertolotto causidico e sindaco di Camera, il quale viveva nel 1257, l'altra che fu trasportata da Pavia a Bologna da Gio. Battista di Giovanni Lucchino che qui abitava nel 1518, e l'ultima che venne da Venezia circa il 1550, di cui Ercole, morto li 22 aprile 1578 mentre abitava in Val d' Aposa, lasciò un valsente di ducati 12000 alle suore della Santa.

1630, 25 febbraio. Concessione a Giovanni Maggio di un vicolo che andava da oriente ad occidente fra le sue case, e la stalla, orto, e la porta nella piazzola davanti la casa della sua abitazione, e ciò in compenso del suo orto ceduto alla parrocchia di Santa Maria delle Muratelle per servirsene ad uso del cimitero di detta chiesa, e per compenso dei danni sofferti da detto Maggi nel portico e casa sua nella via Saragozza in occasione dell' apertura della via Urbana, il qual portico fu poi demolito. Questa casa continuò ad essere dei Maggi, detti anche Romanzi, sino al 1583. dopo la qual epoca rimase, loro la sola parte inferiore, e la superiore passò a certi Guidotti, dei quali si parlerà altrove. L'ultimo Maggi fu Giovanni, morto nel 1727, la cui eredità passò a Vittorio Mengoli orefice, che lasciò una sola figlia di nome Margherita, moglie del dottor in leggi Gaetano Gandolfi, alla quale passò questa eredità. Nel 1442 Barlolomeo Guidotti da Semelano, luogo situato sulle montagne del modenese, avendo alcune inimicizie partì dal detto paese, e si trasferì con Pietro suo figlio, ancor fanciullo, a Monte S. Giovanni nel Bolognese, ove comprò una possessione, che poi in seguito si chiamò la Guidotta. Il figlio in sua vecchiaia si stabili in Gesso, ove avea acquistate due altre possessioni e un casamento. Testò nel 1526, ed i suoi discendenti vennero poi a Bologna. La prima casa che comprarono e rifabbricarono era situata fra la Baroncella ed i Celestini. Il dott. Bartolomeo di Ercole Guidotti che servì la Repubblica di Ragusi, la Legazione di Avignone e il Reggimento di Bologna, tentò, ma inutilmente di farsi credere discendente dalla famiglia Senatoria. Mori li 20 dicembre 1647 lasciando erede Domenico Maria figlio naturale legittimato, i cui figli per qualche tempo figurarono fra l'alta società. Nel 1715 continuavano i Guidolti ad essere proprietari della suddetta casa.

Li 10 settembre 1727 era di Domenico Maria e di Angelo Maria Alberto cu gini Guidotti. Possedevano pure altra piccola casa in Belvedere, ed una terza in Aitasela. Ultimamente questa casa apparteneva a diversi.