XI Secolo

1001

(43) Documento che completa quello del 999 di Ottone III: sembrerebbe un riconoscimento di pretese di Ravenna sul comitato bolognese.

(HE) Diploma di Ottone III per la chiesa romana: in esso si nega che un qualsiasi Carlo in precedenza avesse concesso ai papi diritti pubblici, ed affermava al contrario che è lui il primo, donando 8 comitati spontaneamente.

(HE) Il papa rende giustizia a Ravenna assieme all'imperatore: sarà l'ultima volta per un lungo arco di tempo che il papa eserciterà potere nell'esarcato. (Il papa è Silvestro II).

(91) L'arcivescovo Federico riceve da Ottone III omnem legitimam potestatem et districtionem a mari Adriatico usque ad Alpes et a flumine Reno usque ad Foliam.

1002

(FI) Si dice costruita dai Lambertini la chiesa di S.Cataldo, presso il non più esistente Stallatico del Sole, dentro alle case dei Lambertini.

1003

(S7) Muore papa Silvestro II (al secolo Gerberto da Aurillac).

1005

(HE) (?) In questo periodo una delle chiese di S.Stefano, quella che è vicina all'edificio del S.Sepolcro (quella di Pietro e Paolo ?), è in rovina, mentre nella chiesa di S.Giovanni Battista, con cui confina a sud, viene costruita una cripta.

1006

(HE) (?) Documentate per la prima volta le mura di Bologna. (Dem. S.Stefano).

1007

(HE) (?) Documentate per la prima volta le mura di Bologna. (Dem. S.Stefano).

1008

(AF) Un rogito parla di un terreno extra civitatem Bononia infra civitatem antiqua rupta.

(HE) Un documento cita il convento S.Thomei presso l'attuale via Marsala infra civitatem ruptam antiquam.

1009

(HE) ? Un documento è rilasciato in burgo Galeria plebe S. Vincentii Saltusplano territorio Bonon., iudiciaria Motinensi.

(A3) Hakem, califfo d'Egitto, distrugge i templi in Gerusalemme.

(SS) Dopo quest'anno si ha la ricostruzione del S. Sepolcro, ad opera del'imperatore Costantino Monomaco.

(SS) Fino a quest'anno, il terreno immediatamente a oriente della rotonda di S. Stefano è occupato dai resti di una necropoli paleocristiana.

1010

(W8) Attestazione documentaria di Granarolo.

(SS) L'abate Martino provvede a restaurare il salvabile del gruppo di S.Stefano ed edifica il simulacro del S. Sepolcro nonchè parte (il pianto terra del chiostro) del convento.

1011

(HE) 28 marzo: la contessa Bertilla, vedova di Adelberto, stende un atto nel convento di S.Bartolomeo di Musiano.

(71) Il papa Sergio IV dà esecutività al decreto dell'abate di Nonantola per il versamento delle decime da parte dei fedeli. Il papa concede anche all'abate di indicere iudicium ai colpevoli di criminalibus culpis.

(W8) (?) Nominata la pieve di S. Martino in Argine.

1014

(HE) Da adesso in poi gli imperatori mettono solo tedeschi a capo dell'arcivescovato di Ravenna.

1016

(E1) Diploma imperiale di Enrico II in cui è citato Campus Ducis, oggi identificabile con Campodose.

1017

(AP) Persiceta ritorna sotto i vescovi di Ravenna.

(IP) Un documento parla della Strata Maior.

(HE) ? Un documento parla di una zona vicino a strata Majore e di un tribo ante Porta Raviniana e di una Strata ad Castilioni.

(HE) ? Il vescovo Giovanni risulta morto da un documento. Gli succede Frugerio.

(HE) 20 luglio: Lamberto (ancora minorenne), figlio di Ermengarda figlia di Adelberto, dona al convento di S.Stefano presso Bologna due fondi fuori porta Ravegnana.

1018

(TO) A Modena esiste già una torre privata.

1019

(SB) Traslazione dei resti di Vitale e Agricola. La traslazione avvenne all'interno del gruppo Stefaniano stesso, da uno che era in rovina. I cittadini sono indicati come vicini.

(SB) (?) La vecchia sede Arcivescovile viene trasferita dall'Abbadia dei SS. Naborre e Felice all'interno della città, presso la cattedrale, accanto al palatium imperiale, sede del Conte.

(IP) Forse la cattedrale è trasferita all'interno della città.

(HE) ? Forse l'11 novembre muore il vescovo Frugerio.

(W1) 3 marzo: traslazione dei corpi di Vitale ed Agricola. In un documento che ne narra l'avvenimento, si fa riferimento alla chiesa rotonda di S. Stefano, fiancheggiata dalla chiesa dove sono deposti i corpi dei due martiri e dalla chiesa di S. Giovanni Battista.

1023

(W6) Muore Albucasi.

1024

(OT) Viene ricostruita la chiesa di Arviliano, ma non nel suo luogo d'origine (Arviliano) bensì a Vimignano.

1025

(61) Un documento che definisce dei confini parla della Pieve di S.Lorenzo di Imola (i confini sono naturalmente nell'imolese).

1026

(HE) Ravenna si ribella, ma si tratta di un fatto occasionale e i risultati sono scarsi.

(E1) Diploma imperiale di Corrado II in cui è citato Campus Ducis, oggi identificabile con Campodose.

1028

(A3) E' imperatore d'oriente Romanos III Argiròpulos

(C1) S.Salvatore in Val d'Agna (o Alina) viene donato al monastero di S.Bartolomeo di Fiesole.

1030

(31) Viene fatta una vendita in fundo Lemonio i cui confini sono così indicati: ab uno latere fluvio, sic alio latere rivo quondam Verzano, tertio latere Gucciano, quarto latere alpe de Riotento.

(52) Data incisa su di un pozzo alla Fontana di Castelluccio (presso Capugnano). Notizia riportata dal Calindri.

(HE) E' documentato il vescovo Adalfredo: si tratta di un ecclesiastico della corte di Corrado II. Egli non pare insensibile alle tendenze riformiste del clero italiano.

(HE) 6 giugno: atto ratificato a Bologna. Presidenti sono il messo regio Alessandro ed i fratelli conti Ugo e Ubaldo.

(G4) Ratberdo di Lucedio scrive la Vita Sancti Bononii, e, in particolare, scrive: Bononius itaque ... ab infantia Deum timere didicit et sancta illius urbis Bononiae loca visitare quae ad imaginem Palestinae beatissimus Petronius in patria consituerat, unde monasterium sancti Stefani prae omnibus dilixit ubi frequentiora domenicae passionis mysteria expressa videbat.

(W6) E' vescovo Adalfredo.

(W6) Placito bolognese in cui è correttamente valutato l'istituto della contumacia processuale.

1031

(OT) E' vescovo Adalfredo, che promuoverà un riordinamento del capitolo di S.Pietro.

(31) Vengono vendute terre site in fundo Lemonio nella pieve di S.Pietro di Guzzano.

(A3) Viene ricostruita la rotonda del S.Sepolcro a Gerusalemme su autorizzazione del sultano Da-her-el-Aziz (vinto dall'imperatore Romanos III).

1032

(11) Il vescovo di Modena concede una enfiteusi collettiva relativa a terreni posti in Parvelliano et in loco qui dicitur Monte del Termino (Parviano, vicino a Castelletto di Serravalle, e Monte del Termine, ancora confine tra Modena e Bologna). Il monte del Termine confina de supto hominibus qui dicuntur Beraldiscani.

(W6) (?) Secondo il normanno Roberto da Mont Saint-Michel vengono scoperte a Bologna le leges romanae da Lanfranco da Pavia e da suo socius Guarnerius. Lanfranco si farà monaco e diventerà arcivescovo di Canterbury dopo essere emigrato prima in Normandia, poi in Inghilterra.

1033

(31) Un documento datato 23 giugno cita il termine iudiciaria riferito alla pieve di Sùccida: infra iudiciaria S.Petri de Succida. Tale pieve (poi di S.Pietro e Giovanni ed infine di S.Giovanni) coincise con la signoria pistoiese degli Stagnesi (anche se non esattamente).

(61) Donazione della contessa Guilla alla Pieve di S.Lorenzo di Imola. Si tratta di alcuni fondi nella zona suburbana di Imola e di un palazzo entro Imola. La nobilissima comitissa è considerata della famiglia dei conti Guidi.

(11) Rodolfo, abate di Nonantola, concede in precaria terreni a persone che abitano in loco qui dicitur Sarmeda. Rinnova inoltre il contratto di precaria per i terreni che erano tenuti dal defunto Azo, qui fuit genitor Albizonis presbiteri de Sarmeda.

(14) 5 maggio: cartula rogata in cui si nomina il castrum Montis Capelli: in vico Agutiano, in castro qui vocatur Mons Capelli ... .

(W6) Il notaio di Imola Arardo ha coscienza di attribuire la fede pubblicaai duoi atti.

(CA) Il notaio Rodizio roga un atto di compravvendita nel castello di Montecapello: anno mille trigesimo tercio, Corrado gracia Deo magno imperatori... septimo ... Giovanni e sua moglie Alteza, il figlio Manfrido e sua moglie Albesanda vendono in vico Aguciano duas pecias de terra ... prima est posita in loco qui vocatur Pilliano ... et secunda ... in vico Porcile ... Actum in vico Agutiano, in castro qui vocatur Mons Capelli feliciter. Il castello è sotto la diocesi bolognese e sotto la judiciaria di Pistoia. Il castello è probabilmente diroccato prima del 1200, visto che non è più riportato in altri documenti.

1034

(AP) Documento che descrive i beni posseduti da Bonifazio, padre di Matilde. Si tratta di Scanello, Monterenzio, Barbarolo. E' una transazione tra il marchese Bonifazio e Maginfredo, figlio di Ubaldo degli Ubaldini.

(HE) Il conte Ugo, che aveva tentato di impadronirsi del comitato di Faenza, approfittando della limitata sovranità degli arcivescovi di Ravenna, rinuncia per l'intervento di Corrado II. Ugo riceverà poi metà di questo comitato come feudo di Ravenna.

(HE) 25 giugno: il conte di Bologna Ugo, durante la spedizione contro la Borgogna, rinuncia al comitato di Faenza davanti all'arcivescovo di Ravenna.

(HE) 27 marzo: accordo tra il marchese Bonifacio di Canossa e tale Magefredus. E' presente Ugo comes.

(81) Terre comprese tra il Savena ed il Reno vengono spartite ereditariamente tra Bonifacio, marchese di Toscana, Magefredo figlio di Ubaldo (un Ubaldini ?), e Bonifacio figlio di Enrico. Le terre appartenevano ad Adimaro degli Ubaldini.

(94) Il conte Ugo ottiene dall'arcivescovo Gebeardo metà del contado faentino. Ugo chiama a Bologna i benedettini ed importa il culto di S.Procolo, con l'intento di creare un monastero 'comitale' in contrapposizione a S.Stefano 'vescovile'.

(A3) Muore Romanos III imperatore d'Oriente.

(A3) Un terremoto vanifica gli sforzi di molti pellegrini accorsi a Gerusalemme per riedificare i luoghi sacri.

(E4) S.Giovanni Gualberto fonda la badia vallombrosana di S.Pietro di Moscheta, a est della strada del Giogo di Scarperia.

1037

(AP) Costituzione di Corrado il Salico, che rende ereditario il feudo, codificandone le caratteristiche.

(S7) Muore Avicenna.

(SG) Con Ferdinando I, i conti di Castiglia assumono il titolo di re e uniscono ai loro domini il regno di Leòn e la Galizia.

1038

(W8) (?) E' nota l'esistenza della rocca di Bazzano.

(TO) A Firenze è documentata una torre privata.

1039

(AP) E' imperatore Enrico III. Costui pretenderà, in base ai privilegi concessi da Ottone I, di eleggere i vescovi, causando la ribellione aperta dei papi.

1041

(IP) Ugo della casa di Spoleto appare conte di Bologna in un atto.

(HE) ? 2 luglio: atto in cui compare Ugo marchio, figlio di Gualfredus comes. (Atto steso nella parte orientale del territorio di Bologna).

(B5) Un documento fa riferimento ad un terreno posto ... foris civitatem Bononie, prope cruce et tribo de porta Raviniana ... .

(E3) La Corce dei SS. Apostoli è documentata già al suo posto presso Piazza di Porta Ravegnana.

1042

(A3) Inizia una sistematica ricostruzione dei luoghi sacri per opera dell'imperatore d'Oriente Costantino Monomaco.

1043

(HE) ? 2 luglio: atto in cui compare Ugo marchio, figlio di Gualfredus comes. (Atto steso nella parte orientale del territorio di Bologna).

(A3) In un documento viene ricordata la chiesa di S.Giovanni in Monte Oliveto.

1045

(OT) Il vescovo Adalfredo concede Monte Palense a S.Giovanni Gualberto e ai suoi vallombrosani, che vi rinunceranno, così che il tutto verrà dato al capitolo di S.Pietro.

(HE) Il vescovo Adalfredo riduce a 50 membri il capitolo della cattedrale, riservando per sè il diritto a nuove nomine. E' invece inaccettabile la notizia della donazione a Giovanni Gualberto per quanto riguarda Montovolo, etc.

(W1) Il vescovo Adalfredo decide di ridurre a 50 il numero dei canonici della cattedrale.

(W1) Nominato per la prima volta S. Giovanni in Monte: chiesa e monastero sono giuspatronato della famiglia Clarissimi.

(W6) Documentato Teucio di Faenza, legis doctor.

(W8) (?) Vi è un castello a Zola.

1046

(G2) Da quest'anno il comune di Imola viene retto dal conte Ranieri Alidosi.

1047

(HE) Imola è retta da funzionari dell'imperatore.

(HE) Bonifacio da Canossa allaccia relazioni con Benedetto IX, usurpatore della cattedra pontificia.

1048

(AF) Un rogito di Jordato ricorda la porta Sancti Petri, presso la quale vi erano viti e vigneti che il vescovo Alfredo affittò per 29 anni.

(A3) Terminano i lavori di ricostruzione a Gerusalemme.

(SS) Il S.Sepolcro è già restaurato e non è stato riedificato il Martyrium e il primo Atrium prospicente il Cardo Maximus.

1049

(W8) Documentata una persona de Menervio.

1050

(G2) (?) Viene fondata Bagnara dal conte Ranieri Alidosi, che regge il comune di Imola.

(TO) (??) Gli Artenisi innalzano una torre. Si tratterebbe di una torre, poi ceduta agli Alberici, poi abbattuta inconsultamente, assieme ad altre due, all'inizio di questo secolo. presso piazza di porta Ravegnana.

1053

(FI) Viene costruita la torre dei da S.Giorgio, di parte lambertazza, in via Canonica di S.Donato.

(HE) Un documento datato 1 maggio parla del burgus foris civit. Bon. .

(C1) La vedova del marchese Bonifacio, Beatrice, dona al monastero di S.Maria in Fenonica (ora Felonica, Mantova) la chiesa di S. Maria di Rigosa e 12 iugeri di terra, parte a destra e parte a sinistra del fiume Lavino.

1054

(AP) Adalfredo, vescovo di Bologna, dona ai canonici Bolognesi molti beni, tra cui la chiesa di Monte Palense (Montovolo), confermata l'anno successivo dal papa Vittore II.

(OT) Donazione al capitolo di S.Pietro delle terre di Vimignano, da parte del vescovo Adalfredo.

(HE) Adalfredo concede S.Maria di Montovolo al capitolo della cattedrale. Dopo allora Montovolo non è più nominata tra i possedimenti dei vallombrosani. L'arcidiacono Lamberto probabilmente convince Adalfredo a riformare il capitolo dotandolo di possessi.

(HE) Secondo Tolosanus Ravenna avrebbe distrutto Forlì, i cui abitanti si sarebbero rifugiati a Faenza.

(91) Viene ricordata Buda con il nome Buida.

(E1) Un falso scritto in questi anni ricorda un fundo de Duce presso la pieve di S.Martino presso Ferrara. Probabilmente si fa riferimento al duca e marchese Ugo, della famiglia dei conti di Bologna, che un documento di quest'anno testimonia possedere fondi nella parte meridionale di queste terre.

(G2) Dopo quest'anno Ranieri Alidosi non regge più Imola.

1055

(AF) Secondo un documento del Savioli vi era una Porta Mariana nella cerchia dei torresotti che poi sarebbe divenuta porta Saragozza.

(OT) Muore (?) il vescovo Adalfredo.

(HE) Il papa e l'imperatore confermano la riforma del capitolo della cattedrale.

(HE) ? La vedova di Bonifacio, Beatrice, subisce la collera dell'imperatore per l'alleanza di Bonifacio con Benedetto IX del 1047.

(91) Viene ricordata Buda con il nome Buida.

(G4) L'imperatore Enrico III conferma alla chiesadi Bologna i loro possessi e concede tra l'altro un Actum super fluvium Savene intra territorium Britensis cum omnibus casis et casalibus ad supra scriptum Actum pertinentibus qui sunt de iure sancte iam dicte ecclesie.

(W6) Documentato Dominicus di Codrea, legis doctor.

(W6) Maggio: dieta di Roncaglia, presente Enrico III di Franconia, di fronte al quale placita probabilmente Pepone.

(W6) Giugno: concilio di Firenze in cui i canonici bolognesi ottengono una diploma imperiale ed una bolla papale di conferma dei diplomi del vescovo Adalfredo e dei suoi predecessori in loro favore.

(W8) Beatrice di Canossa, madre di Matilde, effettua una cessione in enfiteusi al presbitro Anzo, figlio di Giovanni Bono di Castro Cellula.

1056

(AP) Muore Enrico III.

(HE) 14 gennaio: un vicecomes Petrus figlio del defunto Ugo è ricordato in un atto della famiglia dei conti di Bologna.

(HE) 14 gennaio: la contessa Willa, vedova del dux et marchio Ugo, ordina, assieme ai fratelli (figli di Willa ?) Ugo, Adelbertus, Bonifacius e Ubaldus, la liberazione di una donna di Pianoro. Si trovano a S.Bartolomeo di Musiano. Willa è probabilmente al suo secondo matrimonio (con Bonandus de Capraria).

1057

(31) L'abate di Fontana Taona vuole edificare una chiesa in Fossato e prende accordi con l'arciprete di Sùccida facendosi promettere l'ottenimento della necessaria licenza da parte del vescovo di Bologna.

(C1) Il marchese Bonifacio e la moglie Beatrice fanno costruire il monastero di S.Andrea di Mantova.

(CA) E' ricordato per la prima volta il castello di Vigo. Nel 1692 una relazione di una visita pastorale descrive la chiesa di S. Stefano di Vigo in un altissimo monte detto Rocca Bruna, nel cui vertice extat Arx dirutaet est prope montem vulgo dictum Viceso. in una Breve Transactionis da cui si capisce che la rocca è di dimensioni rispettabili essendovi case al suo interno (beni in rocha ed altri in curte de Vico )

(CA) 13 gennaio: un documento dice in Vico iuxta rocca territorio bononiense iudiciaria pistoriense, riferendosi a Vigo.

(CA) Nel documento riguardante Vigo compaiono i nomi di Guglielmo, Gerardo, Guinzia, Rodolfo, Sigefredo, Guilizone, etc.

1058

(HE) Nonantola è costretta a promettere agli abitanti del castello notevoli privilegi (terre, eredità ,etc.) per ottenere la loro partecipazione ai lavori di rinforzo delle fortificazioni.

(W6) E' attivo (?) l'abate Desiderio, legato alla scuola dettatoria cassinese.

1059

(TO) A Lucca vi sono notizie di torri private.

1060

(AF) Un rogito parla di terreno presso il monastero dei Ss. Gervasio e Protasio fuori Bologna, nella civitas antiqua rupta.

(HE) Un documento parla del convento di S.Gervasio e S.Protasio, infra civitatem ruptam antiquam.

(G4) S.Ansano è documentato come nome dato alla chiesa di Pieve del Pino come S.Laurencii qui vocatur S.Anxiani.

(W6) (?) Nasce Irnerio.

(TO) (?) Forse dopo quest'anno è stata costruita la torre degli Asinelli. Da un esame di termofluorescenza fatto sui mattoni della torre.

1061

(HE) I figli di Bonandus de Capraria fanno a Musiano una donazione all'abbazia di S.Bartolomeo in suffragio del padre, della madre Willa e del defunto marchio Ugo.

(C1) Viene eletto papa Alessandro II.

(C1) Il papa Alessandro II afferma che S.Gregorio appartiene alle monache di S.Ilario di Alfiano.

(E4) Nel territorio della pieve di S.Gavino Adimari, tra Bologna e Firenze, lungo la via dello Stale, c'è un gardingo, ovvero una torre di guardia di origine longobarda.

1062

(OT) E' vescovo Lamberto, che proseguirà l'opera di riordino iniziata da Adalfredo.

(HE) Il territorio Saltospano viene ancora indicato come territorio bonon. iudiciaria Motinensi.

(HE) 28 fabbraio: viene documentato il vescovo Lamberto assieme all'arcidiacono Samuele: probabilmente Adalfredo è già morto.

(HE) 14 febbraio: il vescovo di Ferrara dà in feudo al conte Ugo e alla moglie Matilda, terre nei comitati di Ferrara e Gavello. Ugo è figlio del defunto marchese Ugo ed è il più anziano dei quattro fratelli dell'atto del 1056.

(W6) Lamberto succede come vescovo ad Adalfredo.

(W8) Documentata una persona de Menervio.

1063

(HE) Un documento parla del pago Celari oltre l'Idice come territ. Bonon. iudic. Motin. .

(81) Documento secondo cui Arardo, diacono della chiesa di Bologna, dona al fratello ed alla moglie del fratello omnes res et possessiones che gli appartengono e che sono situate trans fluvio Itisce pago Celari, territorio Bononiensis judiciaria Montinensis. Modena c'entra perchè forse Cerere rientra nella giurisdizione di Tedaldo di Canossa, conte di Modena. Forse invece dipende dall'istituzione del ducato di Persiceta, a cui Montecerere era sottosposto; poi, con il passaggio di Persiceta sotto Modena, sarebbe passato anche Montecerere sotto Modena.

(11) In una carta inedita è riportata una località ... infra vico Panicale ... id est transa fluvio Reno in loco qui vocatur Sarmatorio.

(W6) Documentato Stefano legis doctor.

1064

(HE) 13 gennaio: Adelbertus comes filius quondam Ugonis Marchio affitta un possedimento presso Siviraticum (S.Prospero di Poggio Renatico). Adelberto è il secondo dei quattro fratelli del 1056.

1065

(HE) Donazione di Alessandro II alla cattedrale (10 giugno). Il vescovo Lamberto è sostenitore del papa. (O è Lamberto a fare la donazione ??)

(W1) (?) Il vescovo Lamberto rispabilisce tra i canonici l'obbligo alla vita comune impedendo concubinato e mondanizzazione.

(W6) (?) In questi anni (1060-1070) studia a Bologna Bruno di Segni, autore di uno dei primi Libri Sententiarum, ove utilizza anche le Istituzioni di Giustiniano.

1066

(HE) Privilegio del papa ai canonici bolognesi a cui non è estraneo (18 agosto) il vescovo Lamberto.

(A3) In un documento viene ricordata la chiesa di S.Giovanni in Monte Oliveto.

(C1) I coniugi Uberto ed Amelsinda, abitanti nella rocca di Corneta, viventi secondo legge romana, donano al monastero di S.Pietro di Modena i loro possedimenti in Corneta, Lizzano, Vidiciatico, Gabba, Grecchia e Pedena.

1067

(HE) Il territorio Saltospano viene ancora indicato come territorio bonon. iudiciaria Motinensi.

(E6) Da gennaio operano i doctores a Bologna. E' documentato un Albertus legis doctor.

(E6) ? Nasce l'università di Oxford.

(W6) 27 gennaio: documentato Albertus legis doctor, che sottoscrive un atto privato in burgo Galeria.

1068

(AB) Viene donata la chiesa di SS.Trinità di Prato Baratti (Ca' Bortolani) da Alberto conte di Panico, la moglie Imelda ed il loro figlio Milone al monastero di S.Lucia di Roffeno.

(31) Giovanni, abitante in Castro Turri dona al monastero di Fontana Taona tutti i suoi possessi, compresa una chiesa, posti infra castro de Turri et in pertinentia de ipso castro in un luogo detto de coste Bussorischi.

(HE) Un documento del monastero di Nonantola parla degli arammi (arimanni ?) de civitate Bononie.

1069

(HE) Il territorio Saltospano viene ancora indicato come territorio bonon. iudiciaria Motinensi.

(CA) Charta venditionis: tale Petrus Bulgarello de Castro Caprilia vende a Raiberto e a Teuzo de roca qui vocatur Lemonio terre in feudo Lemonio et locum qui vocatur Casa Veccla (Spinalacqua).

1070

(AF) Viene reinstradato il corso dell'Aposa in una fossa che vi preesisteva.

(24) Viene riutilizzato l'alveo di levante dell'Aposa, probabilmente a causa dell'espansione della città.

(HE) E' citato il castello di Medicina.

(MP) Viene dato il nuovo corso all'Aposa coincidente con quello attuale.

(W6) Lanfranco da Pavia diviene arcivescovo di Canterbury.

1071

(AF) Viene nominata una porta Nova di Castiglione.

(HE) Da quest'anno cessano i riferimenti geografici territorio Bonon., iudiciaria Motinensi relativamente al burgus Galeria.

(HE) Un documento menziona il burgus Castelioni.

(HE) 25 agosto: cessione dell'abbazia di Nonantola ai signori di Sala.

(HE) Probabilmente Medicina è soggetta al papa (come si rileva da documenti del tabellio de Medicina Gaidulphus).

(HE) E' documentata una porta nova di Castiglione.

1072

(S6) Secondo Odofredo Pepone inizia a legere in legibus ... auctoritate sua.

(51) Il corpo fondiario (Silva Maior) donata dai figli di Orso a Nonantola viene scambiata parzialmente da Nonantola con alcuni signori del luogo.

(HE) Galliera risulta collegata al Po da un braccio d'acqua.

1073

(HE) L'arcivescovo Ghiberto, successore di Enrico che morì scomunicato per avere catturato un cardinale romano, è costretto dal papa Alessandro II a giurare fedeltà al papa come un vassallo.

1074

(AP) Gregorio VII dona terre alla chiesa di Bologna. Tra tali terre è Bombiana.

(AF) Nella bolla di Gregorio VII viene ricordato un monasterium Sancti Tomae apostoli situm ante portam sancti Petri.

(AF) Allargamento della città.

(OT) Muore il vescovo Lamberto (?).

(OT) Gregorio VII cita la Curtis Aurelia (Orelia ?).

(43) Nel privilegio concesso da Gregorio VII alla chiesa bolognese viene definito un confine che include nel bolognese S.Martino in Pedriolo e segue approssimativamente il Sillaro.

(HE) Il vescovo Lamberto riceve un privilegio dal papa Gregorio VII (23 marzo).

(HE) 29 aprile: il conte Adelberto e la contessa Matilde ripetono la donazione del padre Ugo al capitolo di S.Pietro. La donazione consiste in un fondo di 60 tornature presso Funo.

(81) Nel privilegio di Gregorio VII viene definita la diocesi di Bologna: ... a flumine quod dicitur Gaibana et rivus qui Sablosolus vocatur et strata que Ungarista dicitur usque ad Stallogallum et locus qui vocatur Curte et fluvius qui dicitur Leo et alius qui vocatur Muza. La Gaibana dovrebbe essere il Po di Primaro, il rivus Sablosolus dovrebbe essere l'odierno Sabbioso; la strata Ungarista non ha lasciato traccia di sè (tranne forse una fossetula Ungarotium ricordata nel 1155 come confine meridionale di Medicina); il Leo è sicuramente il torrente montano che si immette nel Panaro. La Muzza è la Muzza, da semore conosciuto come limite della diocesi verso Modena. La Curte dovrebbe identificarsi con la Corte del Marchese, nell'ampia conca tra il Silla ed il Reno, non lontano da Bombiana.

(91) Viene ricordata Buda con il nome di Boida.

(11) Conferma di beni e privilegi alla chiesa Bolognese da parte di Gregorio VII: ... nec non et curtem, que vocatur Cellula iuxta flumen, quod vocatur Savena ... et ibique non longe fundum Venetie integrum quod sociorum vocatur, pertinentem ad ipsam curtem. Il documento, controverso per lungo tempo, è considerato adesso genuino. La località Stiore, sulla destra del torrente Samoggia, ai piedi di Oliveto (fraz. di Monteveglio) deriva il nome da Sociorum. Il sociorum di questo documento però si riferisce ad una località presso Jola (Cellula) ora scomparsa. I socii sono 'coloro che sono solidalmente responsabili nei confronti del fisco imperiale e che poi diventano piccoli proprietari con l'obbligo del servizio militare. Forse di tratta di elementi avaroslavi o bulgari penetrati alla fine del sec. VI per terra o al più tardi nel 642 per mare.

(A1) Bolla di Gregorio VII che conferma a Bologna possessi, diritti e privilegi. Egli richiama i privilegi concessi dai predecessori Agapito, Pelagio, Gregorio e Formoso. Ricorda inoltre la donazione fatta dall'imperatore Gioviniano. Pare che solo la parte riguardante Formoso sia vera. In ogni caso, appare che i confini diocesani sono più o meno quelli odierni e comunque più estesi di quelli giurisdizionali.

(C1) Il monastero di S.Maria in Strada è elencato nel privilegio di Gregorio VII alla chiesa di Bologna.

(C4) Viene menzionata per la prima volta la chiesa di S.Maria Maggiore (a Ravenna ?) probabilmente fondata però nel sec. VI.

(E1) Bolla di Gregorio VII: si capisce che la corte di Bombiana appartiene già alla chiesa bolognese, mentre però l'ospitale di S.Michele arcangelo, che in tale corte sorge, è edificato su terreno di proprietà di Matilde di Canossa. Matilde dona all'ospitale 48 iugeri di terreno alla condizione che l'ospitale rimanga sotto la tutela della Santa Sede, che ne è proprietaria. Se il vescovo di Bologna cercherà di impossessarsi di quei beni, essi ritorneranno di proprietà della contessa.

(W6) Forse muore il vescovo Lamberto.

1075

(HE) Enrico IV si intromette nei fatti italiani, essendo ormai gli arcivescovi in balia dei papi.

(94) Monastero benedettino a Bologna dedicato a S.Procolo: non si tratta del più famoso S.Procolo successivo, ma forse di uno di origine umbra.

(W3) E' ricordata l'abbazia benedettina di S. Procolo.

1076

(SB) Inizia la lotta sostenuta da Matilde di Canossa contro l'imperatore Enrico V.

(SB) In questo periodo avviene lo scisma con un papa legittimo (Gregorio VII), che si oppone all'imperatore Enrico IV, ed un papa imperiale nella persona dell'arcivescovo di Ravenna Guiberto, eletto con il nome di Clemente III. A Bologna sono documentati simultaneamente vescovi gregoriani (Gerardo e Bernardo) e clementiani (Sigefredo e Pietro). A fianco del papa legittimo si schiera Matilde, signora a titoli diversi di gran parte della Toscana, Modena, e Appennino.

(HE) L'arcivescovo Ghiberto, che sostiene Enrico IV, si schiera a capo dei vescovi italiani ribelli a Gregorio VII. Gregorio VII depone Ghiberto.

(E6) Pepone e Iginulfo hanno una scuola di diritto (sono al servizio di Matilde di Canossa).

(W6) Documentato Iginulfus legis doctor.

1077

(SB) Umiliazione di Enrico V a Canossa al papa Gregorio.

(HE) Un documento menziona il burgus monasterii S.Stefani.

(81) La contessa Matilde dona al vescovo ed ai canonici della cattedrale di Pisa in parti uguali i seguenti beni:

l'intera corte di Scanello,

la metà della corte di Poriclo,

la metà della corte di Casadri,

la metà della corte di Lusiliali,

la metà della corte di Monte Ereturi,

la metà della corte di Castelvecchio,

la metà della corte di Castello di S.Ambrogio,

le cappelle ed i castelli nelle pievi di:

S.Pietro di Barbarolo,

S.Maria di Zena,

S.Maria di Gesso,

S.Giovanni Battista di Bordignano, per un totale di 600 mansi.

(W8) Donazione di Matilde alla Chiesa (vescovo e capitolo) di Pisa dei territori ereditati dal padre Bonifacio in val di Savena. Il regime "curtense" prevede la distinzione tra pars dominica gestita dal proprietario e pars massaricia.

1078

(AP) Matilde dona la corte di Scanello alla chiesa vescovile di Pisa. E' presente un giudice Arderico.

(51) Nella donazione matildica alla chiesa pisana si ricorda la pieve di S.Maria barbarese (ora di Zena, al Monte delle Formiche).

(W6) Dopo quest'anno è probabilmente una lettera di Bonizone da Sutri che si qualifica episcopus Sutrinus ad Alberto Samaritani.

(SG) Il vescovo Diego Pelaez dà inizio ai lavori per la costruzione di un nuovo (l'attuale) santuario a S.Giacomo di Compstella, perchè la vecchia chiesa costruita da Alfonso I è già troppo piccola per la quantità di pellegrini che la raggiungono.

1079

(SC) Presenza attiva a Ferrara di Pepone (nativo di Siena) accanto ad altri 3 bolognesi.

(HE) A Bologna vi sono 2 vescovi (Lamberto è già morto): Gerardus et Siginfridus simul fuerunt. Uno per il papa e l'altro (Sigifredo) per l'imperatore. Sigifredo è scomunicato assieme ad altri fautori dell'impero.

(F3) Gregorio VII papa riconferma ai vescovi l'antico obbligo di tenere scuola, introducendo nelle chiese e nei monasteri le artes litterarum. L'apprendimento è limitato ai chierici.

(W6) (?) Placito matildico nel ferrarese in cui compare Pepone come avvocato del monastero di Pomposa. Probabilmente è presente anche Iginulfo.

1080

(FI) Dopo questo anno si parla di quartiere di porta Stiera.

(IP) Un documento parla di un Turris Leonis che, secondo il Fanti, avrebbe dato Torleone. Secondo il Pini, Torleone deriva da Turlon, cupola in greco, e quindi dalla presenza di una chiesa con il suo centro demico.

(31) Tali Alfredo e Bernardo non possono adempiere a 30 anni di penitenza imposta loro dal vescovo di Bologna e questi accetta di convertire la penitenza con la donazione al monastero di Fontana Taona delle decime di tutte le loro sostanze.

(HE) Ghiberto ed Enrico IV si alleano stabilmente contro Roma. Avviene lo scisma: Ghiberto viene nominato papa dall'imperatore. Gregorio VII ha come alleati i Canossa.

(91) Viene ricordata Buda con il nome di Buita.

(B5) Porta Stiera, secondo A.I.Pini, deriva il nome da porta hosteria.

(HE) Probabilmente Medicina è soggetta al papa (come si rileva da documenti del tabellio de Medicina Gaidulphus).

(W6) (?) Placito matildico nel ferrarese in cui compare Pepone come avvocato del monastero di Pomposa. Probabilmente è presente anche Iginulfo.

1081

(31) Vengono donate terre infra territorio de Lemonio i cui confini sono: ab uno latere flumen Sita, alio latere petra scripta, tertio latere Remetria, quarto vero latere Vezano (19 luglio).

(TO) Diploma di Enrico IV concesso ai pisani sulla liceità della costruzione di torri.

1082

(W6) Prima di quest'anno è probabilmente una lettera di Bonizone da Sutri che si qualifica episcopus Sutrinus ad Alberto Samaritani.

1084

(AF) Un rogito accenna a terreno accanto alla chiesa di S.Prospero, nella civitas antiqua rupta, fuori della città di Bologna.

(31) Citata la progenies Rigizonis dei Lambardi.

(HE) Un documento pone infra civitatem ruptam antiquam la chiesa di S.Prospero (nella via Imperiale).

(HE) Il vescovo Sigifrido (che non sappiamo se è riuscito a prevalere a Bologna) è tra coloro che intronano a Roma l'arcivescovo di Ravenna eletto papa.

(HE) Enrico lascia l'Italia: Matilde (che probabilmente appoggia il vescovo Gerardo) aiuta il papa Gregorio cercando di recuperare i vescovadi di Modena, Reggio e Pistoia.

(81) Documento falso (Il falso è del 1113 ?) secondo cui il conte Uguccione del quondam conte Bulgaro conferma a Firenze la pieve di S.Michele di Baragazza. Tale pieve sarebbe stata usurpata dal vescovo di Bologna in quanto in antico essa apparteneva ai cadolingi e per via ereditaria agli Alberti. Il vescovo di Firenze, che era un Alberti, ne ereditò il possesso feudale.

(91) Gli imolesi obbligano il vescovo ad abbassare le tariffe del porto e strappano la promessa della costruzione di un canale navigabile da Imola a Conselice.

(A4) Atto di vendita in cui si cita la curte de Castrio Corvaria (Croara): Pietrino di Geraldo di Atescalco e la moglie Imilde vendono terre nella Croara a tale Bonfantino ed ai suoi fratelli.

(E4) Presso la località Monte Casaria (forse non distante da Barbiano) passa una via Montaria.

(HE) 5 giugno: gli imolesi costringono il loro vescovo Morando a cedere loro il diritto sul porto di Conselice in cambio di una esigua gabella, nonchè i diritti a lui spettanti in città, e perfino a promettere di portare la sua residenza a Imola. Il vescovo di Imola, pur non avendo autorità comitale, ha una autorità tale da rappresentare un pericolo per la cittadinanza in evoluzione.

(W3) E' documentato il consortium clericale di S. Prospero, detto poi di porta Stiera.

(W8) Documento redatto in vico de la Peula (l'odierna Pegola).

1085

(S6) Pepone legge fino a quest'anno. Forse muore ?

(31) Otolo de castro Turri dona al monastero di Fontana Taona l'ottava parte di un castagneto, confinante con un luogo ... qui vocatur Damianisca.

(31) Citata la progenies Rigizonis dei Lambardi.

(HE) Un documento pone Farneto in territ. Bonon. iudic. Motin. .

(HE) 18 maggio: documento rilasciato dai figli del conte Adelberto che risulta già morto. Il documento è rilasciato a S.Bartolomeo di Musiano.

(81) Vengono venduti a Nonatola terre in finibus plebe Sancte Marie pago Celeri, con atto stipulato in loco Farneto, in Casalicli castro, territorio Bononiensi, judiciaria Motinensi.

(HE) Probabilmente Medicina è soggetta al papa (come si rileva da documenti del tabellio de Medicina Gaidulphus).

(W6) Iginulfo giudice è qualificato come aule regis iudex.

1086

(31) Un documento (Forse però posteriore al 1100) indica il castello di Batoni, vicino alle sorgenti dell'Ombrone, situato infra episcopatum bononiensem.

(HE) Da un documento di Ghiberto apprendiamo che è morto il vescovo Sigifredo. Così Gerardo, fedele a Roma, ha il campo libero. Il documento è una donazione che Ghiberto fa per la salvezza dell'anima di Sigifredo.

(E4) S.Maria di Frena è pieve. Il pievano riceve da Rodolfo, priore di Camaldoli, un terreno in loco dicto Latere per costruirvi un ospizio, che verrà fondato con il nome di S.Salvatore di Poggialto.

(E4) Da S.Pietro di Moscheta dipende la chiesa di S.Pietro di Lusciano, presso Luco, che riceve quest'anno dal priore camaldolese alcuni beni con un atto stipulato in viam publicam judiciaria Florentina.

(W6) Muore Anselmo da Lucca. Dopo la morte ne viene completata la Collectio Anselmi C forse a Lucca. Si tratta di una collezione canonica conosciuta da Martino Gosia.

(W6) Muore (?) l'abate Desiderio, legato al periodo della scuola dettatoria cassinese.

1087

(AF) Viene ricordato il quartiere di porta Stiera, (assieme agli altri tre).

(SN) Vengono traslate a Bari le spoglie di S.Nicola di Mira e da adesso inizia il culto del Santo in tutt'Italia.

(E4) 5 settembre: Cunizza riceve in dono dai fratelli Agerardo e Guido la chiesa di S.Cristina in loco de Septifonte ubi dicitur Pastinum. Cunizza è badessa del cenobio mugellano di S.Piero in Luco. La donazione prevede la costruzione ivi di un monastero.

(W6) E' attivo (?) Oderisio da Montecassino.

1088

(HE) E' citato il castello di Medicina.

1089

(42) E' documentata la chiesa di S.Lorenzo a Porta Stiera, dove forse arrivava il borgo di S.Felice.

(HE) Il vescovo Gerardo il 23 novembre presenzia ad un atto di donazione (nel palazzo vescovile) per un monastero veneziano. L'atto viene firmato anche da Bernardo, probabile canonico di S.Pietro e futuro vescovo.

(HE) ? Ubaldus comes (forse il 4ø dei fratelli del 1056) fa una donazione (16 giugno) a S.Stefano.

(C1) Sigezo del quondam Berulfo de castro S.Iohanni (in Persiceta) ed il figlio Frogero, seguenti la legge romana, donano al monastero di S.Andrea di Mantova un terreno posto ... in loco qui dicitur villa Perseceta ... .

(C1) Il vescovo di Bologna Gerardo concede all'abate di S.Giorgio Maggiore (Venezia) Karimannus la chiesa di S.Stefano di Funo.

(W6) (?) Forse quest'anno Bonizone di Sutri diviene vescovo di Piacenza.

(VO) 13 gennaio: l'ospizio di Pratum Episcopi è ricordato come istituto fiorente in una bolla di papa Urbano II.

1090

(SB) Matilde (sposata con Guelfo V, duca di Baviera) viene assalita dall'esercito di Enrico V sceso in Italia per debellare la resistenza papale.

(AF) Un rogito accenna a terreno vacuo presso la chiesa dei Ss. Pietro e Marcellino fuori della città di Bologna, nella civitas antiqua rupta.

(HE) ? Ubaldus comes (forse il 4ø dei fratelli del 1056) fa una donazione (16 giugno) a S.Stefano.

(C1) Dopo quest'anno viene costruita l'abbazia di S.Maria di Montepiano (Pistoia) su terre dei Cadolingi e poi degli Alberti.

(D3) Esiste la chiesa di Monte Armato (forse risalente al vallombrosano Rustico (1076-1098) documentata in una bolla di Urbano II

(HE) Probabilmente Medicina è soggetta al papa (come si rileva da documenti del tabellio de Medicina Gaidulphus).

(W1) Enrico IV scende in Italia con un forte esercito deciso a debellare l'opposizione papale.

(W6) (?) Gualfredo, vescovo di Siena, scrive il suo De utroque Apostolico e definisce Pepone come clarum Bononiensium lumen.

(TO) (?) C'è la possibilità che quest'anno la torre degli Asinelli sia già costruita1. Da un esame di termofluorescenza fatto sui mattoni della torre..

1091

(IP) E' documentato il borgo di S.Felice attorno a SS Naborre e Felice.

(42) Burgus qui vocatur Sancti Felici.

(HE) Un documento pone infra civitatem ruptam antiquam la chiesa di S.Andree (nella via Indipendenza, presso via Manzoni).

(HE) E' documentata Porta S.Pietro in Dem. S.Stefano nelle vicinanze della cattedrale.

(TO) (?) Lodo delle torri a Pisa, fatto tra il 1086 e il 1096, emesso dal vescovo Daiberto per porre fine a lotte sanguinose. Si limita l'altezza delle case a 36 braccia (circa 16 metri) mentre per le torri si prendono a riferimento alcune torri di personaggi noti.

1092

(SB) Enrico V passa il Po e combatte nel cuore delle terre matildiche. Cade Monte Morello e Monte Alfredo. Monteveglio resiste magnificamente, mentre probabilmente la base delle operazioni imperiali è proprio Bologna, il cui conte probabilmente appoggia il vescovo scismatico, filoimperiale. A Monteveglio muore anche un figlio naturale dell'imperatore. Malgrado la sconfitta, l'imperatore prosegue la sua lotta al papa fidando nello scisma.

(AP) Tra i difensori di Monteveglio vi sono i cosiddetti Cattanei di Monteveglio che costituisce una forte compagnia di vassalli matildici.

(AP) I conti Alberti di Prato e Mangona partecipano attivamente alla difesa di Monteveglio. Assieme agli Alberti, sono con Matilde parecchi della montagna soggetta ai conti di Mangona, mentre con l'imperatore sono i Conti di Bologna, forse gli Ubaldini e i conti di Panico e Montasico.

(HE) L'imperatore, da poco tornato in Italia, attacca i castelli di Matilde sul confine di Bologna..

(W1) Enrico IV passa il Po per assalire Matilde nei suoi territori. Occupa Monte Morello e Monte Alfredo, facenti parte del sistema difensivo di Monteveglio che viene quindi assediato. La base delle operazioni deve essere Bologna, dove è forte il partito antigregoriano e dove il conte è appoggiato da un vescovo scismatico. Nell'assedio di Monteveglio muore un figlio naturale dell'imperatore.

1094

(AP) Alberto, figlio di Guido, conte di Bologna, stipula una donazione nel borgo di Jola (Gleula).

(HE) 3 agosto: Albertus gratia Dei comes filius quondam Guidonis comitis de civitate Bononia fa una donazione a Zola Predosa.

1095

(A5) 14 novembre: Imelda, vedova di Ugone di Atescalco concede nel territorio dicto prunario e nella Croara due pezzi di terra a tal Alberto, monachus et prepositus monasterio S.Ceciliae de Crovaria.

(W6) Prima di ques'anno Bonizone di Sutri scrive ad Alberto Samaritano. Da questa lettera si intuisce che la scuola dettatoria cassinese di Alberto da Montecassino con quella bolognese.

(W6) Bonizone di Sutri muore vescovo a Piacenza.

(W6) (?) Lamberto da Fagnano è arcidiacono della chiesa bolognese.

(SG) Concilio di Clérmont durante il quale Urbano II decide la crociata per la liberazione del S. Sepolcro.

(TO) Filippo ed Oddo Garisendi partono crociati.

(TO) Muore in crociata Alberigo Guidozagni.

(TO) Lodovico Ramponi combatte in crociata a fianco di Goffredo di Buglione.

1096

(SB) Viene indetta la prima crociata in Terrasanta da Urbano II. Tale azione ha l'effetto di rovesciare la situazione a favore del papa e a danno degli scismatici.

(SB) 19 settembre. Lettera di Urbano II al popolo e al clero bolognese in cui si invita alla calma e alla moderazione.

(SB) Popolo bolognese diviso in fazioni pro o contro la riforma religiosa.

(HE) Urbano II, di ritorno dalla Francia, il 19 settembre invia una lettera al clero e al popolo bolognese. Ringraziando coloro che erano rimasti fedeli al papa, raccomanda il nuovo vescovo Bernardo. Ringrazia anche Bologna per avere risposto all'appello della crociata e comunica le disposizioni emanate a Clermont per i crociati. Nella lettera non si fa cenno al conte di Bologna, indicando che questi è tra le file imperiali. Vi fu anche un vescovo imperiale, che fu però poco importante e di lui si conosce solo il nome (Petrus).

(61) L'attrito tra S.Cassiano, sede vescovile, e S.Lorenzo di Imola si concretizza con una spedizione dei sancassianesi che danneggiano l'edificio di S.Lorenzo e lo spogliano di beni e suppellettili. Segue un periodo di 'guerra fredda'.

(14) Donazione del conte Ugo a Montepiano. Esiste già un ponte a Castrola ? Egli dona terre nei paraggi.

(C1) Prima di quest'anno viene costruita l'abbazia di S.Maria di Montepiano (Pistoia) su terre dei Cadolingi e poi degli Alberti.

(W1) Fazioni pro e contro la riforma religiosa.

(W8) Costruzione della chiesa pievana di Sala, in sostituzione della primitiva chiesa romanica, da parte dei signori di Sala, nominati conti del loro castello da Matilde di Canossa.

(CA) Donazione di terre in Provalecchio e Lodi alla neonata badia di Montepiano fatta dal conte Ugo (o Ugone) del conte Bulgaro (Alberti).

1097

(OT) Prima crociata.

(HE) Insuccessi militari costringono Enrico a lasciare la campagna ed addirittura l'Italia.

(11) In un contratto di precaria viene citato un Martino de Bonaldo ... de loco Auliveto . Bonaldo è nome di origine germanica.

(11) Una carta descrive un pezzo di terra ... in campo de Urzale ... confinante per tre lati con i possessi della abbazia di Nonantola, e per il quarto lato con la terra que fuit de Arimanni de la Costa.

1098

(AP) Matilde dona beni di Bombiana all'ospedale di S.Michele Arcangelo posto in località Piano della Corte, nei pressi del Reno.

(AP) Un Ubertino da Stagno è ricordato assieme ad un conte Alberto al seguito della contessa Matilde. Tale Alberto è probabilmente della famiglia da Mangona, e probabilmente era tra i difensori di Monteveglio. E' presente probabilmente lo stesso Arderico giudice nel 1078.

(ST) Donazioni di Matilde all'ospitale di S.Michele Arcangelo. (... in loco Bombiano ubi dicitur plano della corte prope Reno.).

(MG) Ubertus de Stagno è ricordato tra i vassalli di Matilde.

(31) Martino di Stefano ed altri vendono l'ottava parte di un terreno lavorativo sito in Runco Furoni et in Millarina con confini Limentra, Riolo, un canale e terra que vocatur Pamcinga.

(HE) Un documento pone infra civitatem ruptam antiquam il sito Campolongo vicino alla chiesa dei SS.Pietro e Marcellino (vicolo Olanda).

(E1) Matilde di Canossa dona beni situati in Bombiana all'ospitale di S.Michele arcangelo.

(E1) Il documento di Matilde riguardo a Bombiana dice : ... hospitale [...] situm in locum ubi dicitur plano de la Curte prope Reno. ... .

(F6) 9 Agosto: atto rogato a Pratum Episcopi (odierno Spedaletto) con cui la contessa Matilde dona all'ospitale ... beati Michaelis Arcangeli situm in loco Bumpiano, ubi dicitur piano la curte prope Reno ... 48 iugeri di terra, proibendo a chicchessia di arrecare danno o di sottrarre tale ospitale al vescovo di Bologna.

(G4) S.Ansano è documentato come nome dato alla chiesa di Pieve del Pino come S.Auxani.

(VO) Matilde soggiorna per circa un mese a Pratum Episcopi, dove effettua due donazioni.

(VO) 9 agosto: Matilde dona all'ospitale Beati Michaelis Arcangeli, situm in loco Bumpiano, ubi dicitur Plano de la Curte prope Reno 48 iugeri di terra, proibendo a chiunque di portare offesa ad esso o di sottrarlo alla giurisdizione del vescovo di Bologna.

1099

(A3) I crociati riconquistano Gerusalemme ed eseguono vari restauri agli edifici.

(E4) Il monastero oggetto della donazione a Cunizza del 1087 è già costruito.

(HE) I mercanti di Imola ottengono a Venezia notevoli riduzioni di dazio.

(W8) Trattato commerciale tra Imola e Venezia per la fornitura di grano, vino e carne secca alla città lagunare.

1100

(FI) E' costruita la torre di Bortolotto, di fazione ignota, in via Farini.

(42) In questo periodo viene riedificata l'abbazia dei Ss. Naborre e Felice ad opera dei benedettini cassinesi.

(BS) Esiste a Elle un castello.

(BS) (?) Origine di Valle, vicino a Monzuno.