Lino (dal) o Lini

detti prima Carnevali. Non hanno alcuna importanza storica e la più antica loro notizia è l' esser stato citato Francesco nel 1313 dall' imperatore Enrico. Nicola era in quel torno capitano nella milizia bolognese ed altri dei Lino furono del consiglio e degli anziani fino al 1658. Nel secolo XVI Giacomo e Antonio ebbero luogo in senato.

Accenno questa famiglia come la più antica proprietaria conosciuta (ma nel quattrocento) d'una torre non menzionata nè dall' Alberti, nè dall' Indicatore, nè dall' Alidosi, tuttochè in parte sussistente. Codesto avanzo di torre è nella casa n. 78 nel Mercato di mezzo, Sopra un ramo soppresso delle vie Pini che passava in via Venezia. E appunto dalla casa di n. 1749, in via Venezia, si vedono due lati integri della torre, alti un nove metri, con sette ponti ed una delle solite finestre lunghe, arcuate a tutto sesto. La torre è larga met. 8,08 per met. 7,79, ed ha muri ora grossi soltanto 63 centimetri, con rivestimento di parallelogrammi di gesso nel sotterraneo. Forse è il torrione menzionato nella vendita fatta nel 1456 d' una casa, creduta la contigua dal Guidicini (1).

(1) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 261, 568; v. 2, pag. 83. Guidicini, Cose not. v. 3, pag. 216, 217.