Altabella (Via)

Via Altabella.

Da via dell'Indipendenza a via Guglielmo Oberdan.

Quartiere San Vitale.

Prima documentazione dell'odonimo: 1583 (Altabella).

Via Altabella fu chiamata in passato anche via delle Selle (Salaroli) e via dei Leoni (Zanti).

Non è chiaro che cosa originò il nome di via delle Selle, mentre invece è certo che i leoni di via dei Leoni erano quelli della porta laterale della Cattedrale di San Pietro, detta appunto "dei Leoni" perchè due leoni scolpiti in marmo rosso da mastro Ventura verso il 1220 sostenevano le colonne di tale porta (ora i leoni sono conservati all'interno della Cattedrale).

Su Altabella molti autori furono concordi nell'associare tale odonimo alla torre Azzoguidi, detta Altabella. Sembrerebbe quindi che il nome della torre abbia dato origine al nome della via, senonchè il Guidicini fece notare che la casa all'attuale numero 10 di via Altabella (antichi numeri 1634 e 1635) era chiamata Altabella. L'informazione viene dalla cronaca bolognese di Pietro di Mattiolo, parroco della chiesa di San Michele del Mercato di Mezzo, che, descrivendo eventi succedutisi tra gli anni 1411 e 1413 racconta di persone che abitarono o possedettero una casa detta Altabella in via delle Selle.

Come giustamente nota il Fanti è improbabile che Altabella fosse riferito alla altezza e alla bellezza di tale casa, ma piuttosto si tratterebbe di nome proprio femminile abbastanza comune nel medioevo. Evidentemente era abbastanza diffusa l'assegnazione di nomi alle case: nella cronaca di Pietro di Mattiolo si fa riferimento di una donazione avvenuta nel 1412 di due case contigue di cui una è la nostra Altabella, l'altra era chiamata Papardella, entrambe in via delle Selle.

Quindi l'odonimo via delle Selle è precedente a Altabella, che era nome di una casa ivi esistente.

Lo Zanti, che scrisse nel 1583, quando i leoni della porta dei Leoni erano ancora al loro posto (la porta fu disfatta nel 1593), parlò già di via Altabella e per la sua spiegazione non fece cenno alcuno alla torre che evidentemente prese questo nome solo in seguito (fece riferimento - in maniera poco credibile - all'aspetto della cattedrale ed al portico maestoso sulla via).

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).