N.2092 - Chiesa e compagnia di Sant'Andrea del Mercato

Chiesa e compagnia di Sant'Andrea del Mercato. Vuolsi che questa confraternita avesse principio il martedì 21 agosto 1548, e dicesi nell' oratorio di Santa Maria dell' Avesa, detta dei Piantavigne, dove rimase fino al 1552, indi si traslocasse in questo luogo, che dicesi gli fosse somministrato da Filippo di Cerare Gini loro con fratello, aggiungendosi che edificasse la chiesa ed oratorio, come riferisce il rogito di Antonio Nobili delli 19 marzo 1600, lasciando poi l'una e l'altro alla confraternita col suo testamento delli 11 marzo 1611. Bogito Carlo Considii Nobili.

Per queste beneficenze era in uso che il sagristano di Sant'Andrea del Mercato, prima che si celebrasse la messa nella chiesa, mandasse un chierico col campanello ad avvertire i Gini abitanti in via Imperiale N. 2016.

La croce che segnò il luogo nella Piazza Maggiore dove già fu la chiesa di Santa Maria dei Rustigani, demolita nel 1286, fu levata di colà li 19 giugno 1404 per ordine del Cardinal Cossa affine di ampliare la Piazza, e trasportata nel Campo del Mercato, poi dopo il 1552 collocata nell' altar maggiore della confraternita di Sant'Andrea.

Volendosi rinnovare questa chiesa nel 1612 fu tolta la croce predetta e concessa all' ospedale della Vita, che la pose nel suo cimitero presso S. Giovanni del Mercato. (Vedi Piazza Maggiore).

Questa corporazione cessò di esistere li 12 agosto 1798, ed il locale fu venduto a Pompeo Mancini li 23 dicembre 1808. Rogito dottor Serafino Betti. Nel luglio del 1810 fu atterrato l' oratorio, e questo suolo con quello della chiesa fu distribuito per abitazioni.

Dicesi che presso Sant' Andrea del Mercato vi sia stata la residenza della compagnia dei Revedini e Purgatori, con la loro capella dedicata a Santa Croce. (Vedi via Miola N. 1070).