Feliciani

Giurarono siccome lambertazzi la pace del 1279 e dicesi avesser preso parte alla crociata del 1217. Enrighetto fu uno degli anziani che fecero abbellimenti alla città (1291) (1) ed uno degli VIII edili che curarono la revisione e rinnovamento dei termini delle vie urbane (1293), lasciando, quella descrizione di cui mi sono giovato nelle presenti ricerche (2). Andò ambasciatore ad Ancona nello stesso anno per togliere le rappresaglie, poscia trattò e stabilì la pace con Faenza (1298), non che la pace co' lambertazzi, mediatori lo Scaligero ed il Visconti (1298) (3). Fu capitano nella guerra che si fece in Romagna nel 1294 e uno di quegli anziani che, in statua di rame martellata da Manno orefice, posero ritto il gran Prete sulla facciata del palazzo pubblico (4), ma non ritto al modo disacconcio nel quale Dante lo figurò nella bolgia de' simoniaci (5). Più tardi ebbe missione d' invitare per le terre lombarde i collegati ad un parlamento in Bologna (1310) e in fine lo si trova citato dall'imperatore Enrico. Un Francesco, un Enrico, un Rigo de' Feliciani ebbero mano nella pubblica amministrazione fino al 1500 (6). Dicesi che da questa famiglia diramarono i Picciolpassi nel secolo XIII.

La torre de'Feliciani era in via s. Mammolo (n. 107), ove poi i Sanudi innalzarono il mirabile palazzo di stile toscano attribuito al Bramante, che ora è dei marchesi Bevilacqua. Dicesi che la torre fosse abbattuta nel 1149 (7).

(1) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 120, 293.

(2) Ghirardacci, Hist., pag. 312.

(3) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 316, 392, 394.

(4) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 316, 424.

(5) Inferno, c. 19, v. 83.

(6) Ghirardacci, Hist. v. 1, pag. 539, 557; v. 2, pag. 55, 487, 520.

(7) Guidicini, Cose not. v. 3, pag. 118.