Volto Santo (Via)

Via Volto Santo.

Da via IV Novembre a via Santa Margherita.

Quartiere Saragozza.

Prima documentazione dell'odonimo: 1624 (Volto Santo).

Anticamente questa via veniva chiamata via di Santa Margherita, dal nome del vicino convento di Santa Margherita. Non va fatta confusione con l'attuale via Santa Margherita che, pur prendendo nome dallo stesso convento, si chiamava anticamente Pugliole di Santa Margherita (Guidicini, V, 250).

Un rogito del 1501 (Guidicini, Ibidem) sembra che includa questa via nelle varie vie chiamate Agresti (vedi via degli Agresti) che erano in queste zone.

Anche le descrizione dello Zanti di Agresti e del Banchieri di Agriest (edizione del 1635) o Agrest (edizione del 1712) sono coerenti con l'inclusione della attuale via Volto Santo sotto questo nome.

La prima indicazione di Volto Santo per indicare questa via fu data dall'Alidosi nel 1624, e successivamente dall'Aretusi nel 1636 e dal Salaroli nel 1743.

Ufficializzato dalle lapidette, questo odonimo non fu modificato dalla riforma toponomastica del 1873-78 ed è arrivato a noi nella forma attuale.

La denominazione di Volto Santo viene con ogni probabilità dall'immagine del crocifisso affrescata, e tutt'ora visibile, sul muro della chiesa e convento di San Salvatore, sul lato occidentale della via.

E' vero che non si tratta dell'immagine nota come Volto Santo di Lucca (Fanti, II, 815), ma è evidente che la denominazione Volto Santo non è esclusiva dell'immagine di Lucca, e, viceversa. fu applicata spesso ad immagini generiche del Redentore.

Si veda a questo proposito via Vascelli per cui pure fu usato l'odonimo Volto Santo.

L'immagine del Volto Santo di Lucca è quella riprodotta in un affresco visibile in via Val d'Aposa, di fronte all'oratorio dello Spirito Santo.

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Fanti: Le Vie di Bologna. Saggio di Toponomastica Storica, di Mario Fanti, Istituto per la Storia di Bologna, 2000.