Tagliapietre (Via dei)

Denominazione moderna(2015): Via Tagliapietre, che oggi comprende anche un tratto dell'antica Val d'Aposa.

Guidicini.

La via dei Tagliapietre, così detta erroneamente dalle lapidette, è un breve tratto della via dell'Avesa a cominciare dal marciapiede della casa in faccia alla porta S. Mamolo, fino alla via Urbana.

La sua lunghezza è di pertiche 34, 04, e la superficie di pertiche 32, 69.

Il suo vero nome è Val d'Aposa e per tale è citata in antichissimi rogiti. Nel 1471 vien detta via di Val d'Aposa, e nel 1551 sembra si dicesse contrada del Corpo di Cristo, così nominandola un rogito di Gio. Francesco Muzzati in data delli 15 luglio, nel quale si parla della casa dei Brufaldini posta in detta contrada e sotto le Muratelle. (Si noti che questa strada potrebbe essere il tratto di quella che dalla via Urbana va a Saragozza).

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".

Via Tagliapietre a destra entrandovi dalla parte del Prato di Sant'Antonio.

Via Tagliapietre 20 (N.271). Torresotto di Val D'Aposa e Casa Landini

Si passa la via Calcaspinazzi.

Via Tagliapietre a sinistra entrandovi per la parte del Prato di Sant'Antonio.

Via Tagliapietre 21 (N.273) Chiesa e Monastero di monache osservanti di Santa Chiara dette del Corpus Domini e sella Santa

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è verso il basso. E' rappresentata la situazione nel 1456 dell'area poi occupata dal monastero del Corpus Domini tra le vie Tagliapietre, Castelfidardo, Bocca di Lupo e Urbana, indicate qui come Val d'Aposa, Prato di S. Antonio, Bocca di Lupo, e Saragozza e dell'isolato a ponente di via Bocca di Lupo e a levante di via Palestro. In basso a sinistra è evidenziata la chiesa di S. Cristoforo delle Muratelle. Qui è indicato il nome di Altaseta come nome antico della attuale via Palestro. Come il Guidicini spiegò, questa doveva essere la vera via Altaseta, ma le lapidette furono invertite per errore, così che l'antica via Belvedere di Saragozza fu chiamata Altaseta, e l'antica via Altaseta fu chiamata Beledere, poi ribattezzata in seguito in via Palestro. Nell'isolato di destra è evidenziata la proprietà della compagnia di Messer Gesù Cristo.

Aggiunte

Via dei Tagliapietre, dal V volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani