Bocca di Lupo

Denominazione moderna(2015): Via Bocca di Lupo.

Guidicini.

La via Bocca di Lupo comincia in Saragozza di contro al fianco del Collegio di Spagna, e termina nel Prato Sant'Antonio.

La sua lunghezza è di pertiche 44, 06, e la sua superficie di pertiche 85, 20.

S' ignora l'etimologia del suo nome; solo si trova in un rogito di Alberto Bencivene delli 16 novembre 1366 col quale Margarita Vandini compra da Menona Pedemonti una casa sotto S. Cristoforo di Saragozza nella strada detta Cò di Lovo, che fu pagata L. 30.

Pare pure che questa strada siasi detta via del Torresotto e Serraglio di S. Agnese nel 1453, perchè vi corrispondeva una porta del secondo recinto (Vedi Val d' Aposa N. 273).

Nel 1455,6 agosto, un rogito di Andrea Leoni dice che Bartolomeo Grassi procuratore delle suore del Corpus Domini di Ferrara comprò una casa sotto S. Cristoforo in luogo detto la via di S. Agnese, da Biagio e fratelli Borghi, per lire 200.

La via di S. Agnese del 1455 sembra la via Bocca di Lupo d'oggidì.

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è verso il basso. E' rappresentata la situazione nel 1456 dell'area poi occupata dal monastero del Corpus Domini tra le vie Tagliapietre, Castelfidardo, Bocca di Lupo e Urbana, indicate qui come Val d'Aposa, Prato di S. Antonio, Bocca di Lupo, e Saragozza e dell'isolato a ponente di via Bocca di Lupo e a levante di via Palestro. In basso a sinistra è evidenziata la chiesa di S. Cristoforo delle Muratelle. Qui è indicato il nome di Altaseta come nome antico della attuale via Palestro. Come il Guidicini spiegò, questa doveva essere la vera via Altaseta, ma le lapidette furono invertite per errore, così che l'antica via Belvedere di Saragozza fu chiamata Altaseta, e l'antica via Altaseta fu chiamata Beledere, poi ribattezzata in seguito in via Palestro. Nell'isolato di destra è evidenziata la proprietà della compagnia di Messer Gesù Cristo.

Bocca di Lupo a destra entrandovi per Saragozza.

N.296

Si passa Capramozza.

N.285

Bocca di Lupo a sinistra entrandovi per Saragozza.

Fianco del monastero del Corpus Domini dove corrispondeva il monastero di S. Cristoforo di Saragozza poi chiuso in quello della Santa (Vedi via Tagliapietre N. 273). La seguente memoria si dà in questa contrada perchè si tratta di cosa riguardante la parrocchia di S. Cristoforo delle Muratelle, la cui giurisdizione era poco estesa.

1465, 11 aprile. Gio. Guidotti, come da sua memoria, comprò da Ghirardo di Lanfranco, orefice, una mezza tornatura ortiva, murata attorno, con pozzo, molti frutti di diverse qualità, con pergolati di viti formati di buon legname, posta in cappella S. Cristoforo delle Muratelle, in luogo detto "Zoglia, a pè della via da due lati da sira e da nona, a pè degli eredi di Pulo Dall' Ocha dall'acquilone, a pè del vendedore da doman, a pè de Rizo dai Dadi da doman, a pè de Babtista de Mazoli da doman". Rogito Alberto di Orlandi.

Bocca di Lupo, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani