30 - Estratto dalla Cronaca Borselli

1429. Alamano Bianchetti, e suo figlio furono decapitati per aver voluto consegnare la porta di S. Vitale ai papalini. Per la stessa causa furon decapitati diversi altri, fra i quali la Signora Giacoma di Gigante Pelacano. — Alberto Dal Ferro Gonfaloniere del popolo, Melchiore dei Negri, Guido Paganello notaro , e Antonio figlio del Priore di S. Siro furon per la causa suddetta frustati, indi appiccati. Alberto capo della congiura fu trascinato a coda di cavallo e poi squartato.

1430. Egano Lambertini, Nicolo Malvezzi, Bagarotto Bianchi, Filippo dalle Anelle, e Tommaso Montecalvi rinchiusi in una camera del palazzo siccome accusati da Nicolò Ariosti di voler cambiar governo a Bologna, furono sulle ore 5 di notte trucidati dai Canetoli, e dai Zambeccari. Alberto e Giacomo Caccianemici con Antonio detto Nero furon decapitati.

1431. Morì Giacomo Cardinal Isolani lasciando due figli legittimi, e uno naturale. Lasciò molte ricchezze ottenute nel governo di Genova. Ebbe il cardinalato da Gio. XXIII per aver procurato il ritorno dei Bolognesi all'obbedienza del papa. Fu figlio di Gio. di Mengolo Isolani, che fu decapitato per aver favorito e congiurato a pro dei Visconti di Milano.

1432. Girolamo dei Piastrelli abitava dalla porta dei Leoni di S. Pietro Cattedrale, e precisamente dove ora è posto il campanile della chiesa stessa.

1433. Vi fu terremoto.

1435. Luigi Griffoni fu ucciso dal palazzo dei Notari, e Floriano suo fratello ferito in piazza che morì nell'ospitale della Morte. Riebbe Papa Eugenio il dominio di Bologna scacciandone i Canetoli che vi dominavano. Mandò uomini scelleratissimi a governarla. Fra gli orrori da loro commessi fuvvi l'assassinio seguito il 23 Decembre, la decapitazione di Antonio Bentivogli, e so spensione alle forche di Bartolomeo Zambeccari. Questi fatti seguirono d'ordine d' Eugenio IV.

1436. Il cadavere d'Antonio Bentivogli rimasto per un anno circa sepolto nella Chiesa di S. Cristofaro, fu onorevolmente trasportato in S. Giacomo. — Morì in detto anno Gio. da Imola dottore famoso che abitava nel Mercato di Mezzo nella casa che fu acquistata poi da Alessandro Bottrigari.

1438. Fu fatta la fortezza di Galliera, e il muro merlato con scarpa dalla parte meridionale del Palazzo pubblico.

1440. Annibale Bentivogli uccise Raffaele Foscarari dalla parte di mezzodì dell'Ospitale della Morte. Fu rifatta la Chiesa di S. Gio. in Monte sul modello di quella di S. Petronio. — Tommaso Canetoli fu decapitato con un suo compagno per aver tentato di dar la Città a Francesco Sforza. Tommaso da Loiano dottore, fu decapitato per aver favorito l'armata papale, e avergli voluto dare la Città. Il custode della porta di S. Stefano fu squartato, e l'Oste della Luna obtruncatus.

1442. Cadde prima dell'alba il tetto di S. Petronio in tempo d'avvento. — Per la vittoria riportata da Annibale Bentivogli sull' esercito milanese li 15 Agosto si decretò che ogni anno si andasse processionalmente alla Madonna del Monte. — Due giovani che avevano deliberato uccidere Annibale Bentivogli furon squartati , e li quarti appesi al Castello di Galliera.

1445. Ludovico e Bettozzo Canetoli, assieme a Nicolò da S. Donino, Adelfino Atticonte, e a Francesco Ghisilieri e a molti altri congiurati uccisero sull'ora di terza Annibale Bentivogli dalla casa dei Conti da Bruscolo. I Canetoli avviandosi verso S. Gio. Battista incontrarono da S. Isaia Gio. Tadeo, e Antenore fratelli e figli di Ludovico Marescotti, e li uccisero. Galeazzo quarto fratello, si rifugiò nel convento di S. Mattia, e per gli Orti passò al suo palazzo. In tutta la giornata non si cessò dal battersi. Nestore Malvezzi, Francesco Bianchi , Pietro Burrelli, o degli Albertucci furon fra morti. Sull'ora di vespro soccombettero i Canetoli, e furono cacciati dalla Città.

1448. Baldassare, o Bettozzo Canetoli fu decapitato li 7 Settembre sul luogo dove aveva ucciso Annibale Bentivogli.

1450. Consunto dalla vecchiaia il tetto delle sale del Podestà furon ristaurate dall'architetto Tommaso Canicolo.

1451. Francesco Ghisilieri dottore, compare di Annibale Bentivogli, e suo assassino, e che nell'atto che Annibale voleva far resistenza ai congiurati, gli disse: — Compare avrai pazienza — preso dai contadini con Antonio Vandini , e vari altri , fu appiccato nel guasto della sua casa con una mitra in capo e con un capestro dorato.

1452. Domenico di Calisano uccisore di suo padre e di sua madre, fu tanagliato, e poi squartato sulla pubblica piazza. — II dott. Bonromeo, un suo fratello, bellissimo giovane, figli entrambi di Mastro Giacomo detto del Scrittore, e un altro da Carpi furono appiccati per favorire i Canetoli. Il primo rottasi la fune cadde dalla ringhiera in terra, e si fracassò la testa , ma fu di nuovo appiccato. — L' arte dei Strazzaroli coprì di lamine dorate la Croce di Porta, e vi spese L. 1000 di Bolognini sottratte dalla forza secolare. Il Sacerdote Nicolò Veronese condannato dal S. Offlzio, mentre era condotto a subire la pena inflittagli, (e ciò per opera di Achille Malvezzi) fu preso uno degli aguzzini, detto Maganzino , e dal Cardinal Bessarione fatto appiccare alla ringhiera del Podestà.

1454. Battista Manzoli dottore e can. di S. Pietro fu occultamente appiccato per favorire i Canetoli. Due fratelli Fuschetti con un altro cittadino furono decapitati alla porta del Pradello, e un contadino che portava le lettere, appiccato per congiura contro lo Stato. — Una donna per incestuose pratiche con un suo figlio unico, fu abbruciata viva dal palazzo dei Notari.

1455. Venne agli studi in Bologna Roderico Borgia, che fu poi Alessandro VI. — Battista di Gnudulo con due compagni , dovevano essere bruciati vivi per sodomia, ma gli fu commutata la pena nella pubblica tortura. — Ludovico da Capano fu decapitalo per favorire i Canetoli. — Due giovani barbitensores furon condannati al fuoco per questo nefando peccato, ma gli fu commutata la pena in quella dello verghe.

1459. Pio II entrando in Bologna fu complimentato da Bornio da Sala dottore in legge a nome de' Magistrati della città. Questi fece una Catilinaria contro i suoi committenti, per cui fu necessitato d'assentarsi dalla città. Le spese fatte per ricevere il Papa, ascesero a L. 48000. Fra i regali dati al Papa, vi fu un vaso d'argento con mille ducati d'oro. — Sante Bentivogli in Strada S. Donato passato S. Giacomo, e la casa di Carlo Malvezzi incominciò un Regio Palazzo con architettura di Maestro Pagno Fiorentino. Girolamo Guiduzzi da Monteveglio fu ucciso da due individui presso il serraglio di Saragozza. Ne fu preso uno certo Inglerio da Mongardino, che fu tanagliato e poi squartato.

1461. Assassinio di Petronio Papazzoni, di sua moglie, della fantesca, e di una figlia. Il reo fu preso nei boschi della Mezzolara , e sopra un carro tanagliato, poi davanti la casa del Papazzoni ebbe una mano tagliata, e l'altra in Porta Ravegnana, finalmente in piazza fu squartato.

1462. Fu coperta l'Aposa da S. Martino.

1464. S'aggiunsero quattro Cappelle alla Chiesa di S. Petronio. — Gio. Bentivogli sposò Ginevra, o pagò per la dispensa 300 ducati d'oro.

1465. Galeazzo Marcscotti trattò magnificamente il figlio del Re di Napoli nel suo palazzo di Confortino. — In quest'anno successe un fatto ben rimarchevole, e cioè la morte del Cardinal Patriarca d'Aquileia, lasciando 600,000 ducati. Oh! che buon elemosiniere. — Mori Giacomo Grati il primo che illustrò la sua famiglia. Essendo giovane l'ceva il Pellizzaro. — Fu morto Mariano Bargelini bastardo dai suoi fratelli legiltimi, per ottenere la loro eredità. — Fra Lorenzo dei .Servi fu ferito in un lupanare, e morì prima d'arrivar al convento. — Quattro fratelli dei Toschi nel dividersi fra loro l'eredità , il maggiore fu morto dai minori.

1471. Il campanile di S. Giacomo fu alzato dalle prime finestre in su.

1472. Cesare Caccianemici fu ucciso, e il di lui fratello Bartolomeo in onta alla parola data a Gio. Bentivogli uccise dai Celestini Antonio dal Lino. Furono abbruciate le case dei Caccianemici.

1478. Fu ricoperto di piombo il campanile di S. Pietro. Vi andarono Lib. 8,000 di piombo e l'architetto ebbe 40 ducati d'oro per sua mercede.

1479. Andrea Barbazza Siciliano ma educato in Bologna, morì lasciando a quattro figli e a diverse figlie il suo ricco patrimonio accumulato leggendo nella università.

1481. Giorgio di Monferrato scuolaro, fu abbruciato vivo in piazza per professare l'ebraismo, morì gridando, Eloy, Eloy adjuva me. — I frati dell'Annunziata che stavano a S. Paolo in Monte cominciarono la fabbrica del loro nuovo convento vicino alla Porta di S. Mamolo. Il reggimento non volevagli accordare il permesso, ma impegnate le mogli dei reggenti, ottenero grazia.

1483. Morì Bernardo dei Sassoni dei Sedici che abitava incontro a S. Sebastiano in un palazzo bello e forte. Fu il primo che illustrò , e rese celebre la sua famiglia.

1484. Nella settimana santa cadde la Torre contigua al palazzo della Mercanzia dal Carobbio, e precipitò dai fondamenti sulle case dei Bolognetti. La Torre dei Castellani antichissima, e alta, siccome la Torre degli Asinelli posta in mezzo del Lupanare, furono demolite dai fondamenti.

1485. Filippo Salaroli fu mandato ambasciatore al Papa per la città.

1486. Fra Gregorio da Vercelli conventuale con un prete ed un laico furono sospesi ad un'alta forca in piazza rimpetto al palazzo del Legato, per furti, stupri, ed altri sacrileghi delitti. Flessio Orsi gonfaloniere, ed i ministri furon citati a Roma, di dove ricevuta l'assoluzione e la penitenza, ripartirono per Bologna. — Morì Bartolomeo della Volta, il quale diceva doversi vendere la testa di S. Domenico al Re di Spagna, e col ricavato utilizzarne il Comune. — Egano Lambertini fu privato del patriziato e della cittadinanza per aver battuto moneta falsa.

1487. In luogo dello scacciato Egano Lambertini, fu fatto Senatore Filippo Salaroli. — Tommaso, Tiberio, ed Ercole fratelli Malvezzi umiliarono istanza per essere chiamati de' Bentivogli. Per molti anni si dissero dal popolo, Rinegati e non Bentivogli. Finalmente nel 1507 dopo l'espulsione dei Bentivogli ripresero il cognome Malvezzi.

1490. Fu fatta la Torre dei Bentivogli, e fabbricata ingegnosamente, poichè non appariva alcun foro nella medesima, come praticavasi nelle altre Torri per comodo dei ponti. Eranvi distribuite molte armi di diversi Signori d'Italia. Al culmine della Torre eravi una Torricella rotonda , entrovi una campana sufficientemente grossa per chiamar gli amici a raccolta.

1491. Nicolò Poeti morì, e fu quegli che fabbricò il palazzo in Strada Castiglione.

1493. Gio. Musotto Malvezzi fu ucciso il primo giorno di quaresima da quattro sicari in Ferrara. Questo assassinio dispiacque molto ai Bolognesi. La sua Casa, che da due lati circondava il cimitero di S. Giacomo, e tutti i suoi beni furono usurpati da diversi. Fu incolpato della congiura contro i Bentivogli, ma era innocente, siccome lo era anche Bartolomeo suo figlio, il quale ignorando la congiura, aveva prestato le chiavi della sua stalla ai congiurati i quali se ne servirono per nascondervi dei satelliti. La detta stalla fu poi data a Petronio Balatino, sulla quale edificò la sua casa, mettendovi una lapide che ricordava l'antico padrone di essa, e l'abuso che ne avevan fatto i congiurati. — Un Collegiale di Spagna fu appiccato vicino al Collegio per aver ucciso il Rettore. — Nicolò di Dalmazia , ossia oriondo di quella provincia, ma educato in Bologna bravo scultore in terra cotta e in marmo, morì e fu sepolto nei Celestini. Completò l'arca di S. Domenico e fece la Madonna nella facciata del palazzo degli Anziani. Non fece, ne volle insegnare ad alcun scuolaro. Fu uomo fantastico e di severi costumi. Ebbe in moglie una dei Boattieri. — Un falso delatore di pretesa corrispondenza, fra Agamenone Marescotti e li fuorusciti Malvezzi, scopertane la calunnia, fu appiccato.

1495. Gio. Battista di Gio. Bolognini, giovine di grande ingegno, fu morto da un sicario sotto il portico della sua casa.

1496. Il Reggimento fece raddrizzar la strada, che dalla Seliciata di S. Francesco arriva fino alla Torre degli Asinelli. La casa dei Conti di Bruscolo fu divisa , e cioè la nuova strada passò pel suo Orto , come pure in mezzo alla casa dei Mezzovillani. Furon demolite molte case , dove si vendeva fieno e paglia. La casa di Ser Alberto Parisi , già segretario di Reggimento , fu tutta atterrata. La slessa sorte ebbe la Chiesa di S. Bartolomeo di Palazzo, e l'antichissima Torre annessa e quant'altro, trovavasi fino all'angolo della casa degli Scappi. Da questo punto fino alla Torre Asinelli, non vi fu bisogno d'altra demolizione. Egli è però vero, che nel Mercato di Mezzo, molte case avevano degli Sporti sostenuti da legni. che furono tolti, come dalle case degli Scappi, e da quelle dei Ramponi. Rimpetto alla Chiesa di S. Michele Ser Alessandro Buitrigari ampliò ed ornò, come si vide, la casa da lui comprata dagli eredi del dottor Gio. da Imola , ed in poco tempo consumarono l'ereditato patrimonio. — Ludovico Bolognini e Giovanna Ludovisi donna ricchissima, sua moglie, fabbricarono la libreria di S. Domenico. — La Società dei Strazzaroli cominciò il suo palazzo sullo stile romano. — I figli di Gio. Bolognini mercanti, in causa del testamento del padre fabbricarono il Catino o Cupola di S. Giovanni in Monte.

1479. Francesco Bianchetti terminò il suo palazzo in Strada S. Donato. — Bartolomeo Felicini, uomo ricco liberale e del pari prudente, fabbricò il nobile suo palazzo in Galliera. I suoi progenitori stavano rimpetto al convento di S. Salvatore. — Girolamo Ranuzzi medico, dopo aver finito il suo palazzo in Galiera passò all'altra vita. — Nicolò da Bisano, notaro di poca probità, e che aveva il vezzo di provocare liti , fu ucciso da Domenico dall'Oro , mercante di Lana — Annibale Bentivogli incominciò un palazzo verso Aquilone nel Borgo della Paglia. Sembra quello dell'Orto della Viola. — Fra il palazzo dei Guidotti e la casa di Gio. Battista Amorini, fu atterrata una casa e aperta la comunicazione fra le Clavature per la via de' Toschi fino a S. Domenico.