N.580 - Oratorio della Beata Vergine della Neve

Cartigli

Ex Chiesa di Santa Maria della Neve

Eretta nel 1661 per la confraternita romana del Gonfalone, fu chiusa al culto dopo il 1796. Al piano superiore si conserva un oratorio ricco di stucchi barocchi; l'ornamento dell'altare si deve a Paolo Reggiani e le decorazioni murali ai fratelli Rolli e a G. B. Caccioli.

Indirizzo:

vicolo della Neve, 5

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Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

Nel secolo XV questi contorni erano occupati da ortaglie , che si avvanzavano fino ad alcuni avanzi delle mura del secondo circondario, è cioè fino alla via de! Fossato. In dette mura vi era dipinta un' antichissima immagine , la quale inspirò tal devozione a Giovanni Francesco Scarpari da Vignola, che donò 10 pertiche di terreno a D. Zenobio Ferino, che teneva la chiesa di S. Barbaziano, perchè su quelle vi erigesse un Oratorio dove collocata la suddetta immagine, vi fosse onorata col titolo di S. Maria dell' Orto, come consta da rogito di Delfini Landini, delli 10 giugno 1479. Dicesi che i Girolamini quando vennero a Bologna alloggiassero per qualche tempo presso quest'Oratorio, il quale era certamente costrutto nel 1482 mentre li 26 agosto di detto anno dal P. D. Calisto Pietrasanta, priore dei Girolamini degenti nel monastero di S. Barbaziano, fu ceduto a D. Giorgio di Francesco Torricelli da Pisa con obbligo di pagare l'annuo canone di una libbra di cera come da rogito Giacomo Boccadiferro. Ampliò la chiesa il Torricelli, e ciò risulta dalla compra di pertiche 8 e mezza di terreno vendutogli dallo Scarpari suddetto a rogito del Landini delli 8 marzo 1484. Il detto prete, li 29 gennaio 1493 donò questa chiesa, quattro case annesse e l'orto ai padri del terz'ordine della Carità , rogito Domenico Grenzoli, ma questa donazione fu impugnata dai Girolamini a modo che li 10 agosto 1495 fu loro consegnata la Chiesa come da rogito di Alessandro Baldi da Crevalcore. Li 5 marzo 1510 rogito Andrea Botti, fu data alla confraternita del Buon Gesù che l' intitolarono nostra Donna del Gesù, poi l'abbandonò li 23 agosto 1519, rogito Pietro Maria Schiappa.

Aveva avuto origine nella Chiesa di S. Barbaziano, durante il 1518 una Società di devoti che ottenne li 21 ottobre 1519 rogito Lodovico Fasanini, e Giovanni Andrea Schiappa questa chiesa della Madonna dell'Orto, titolo che commutò in quella della B.V. della Neve. Aggregata la compagnia a quella del Gonfalone di Roma, fu innalzata al grado di Arciconfraternita, intitolandosi Arciconfraternita di S. Maria alias del Gonfalone; gli si diede uno statuto li 15 febbraio 1626 per regolare il preso assunto di coadiuvare al riscatto de' schiavi che fossero nelle mani degli infedeli, sui primi tempi, e cioè dal 1626 al 1632 furono rimesse al riscatto di Roma le elemosine raccolte che ascescero a lire 1607. 8. 6. Nel 1632 fu fatto il primo riscatto dal Gonfalone di Bologna che fu Lodovico Setti schiavo in Tunisi, redento con lire 756 , e l' ultimo nel 1772, nella persona del fu Giuseppe Albertazzi schiavo in Algeri. Nell' intervallo altri 18 furon liberati dalla cura di questa Arciconfraternita la quale fu soppressa. La chiesa che nel 1659 era stata rinnovata assieme coll' oratorio, fu chiusa li 16 agosto 1808. Il Demanio non occupò questo locale per esser giudicato di pertinenza a instituto di pubblica beneficenza e così fu consegnato alla Congregazione di Carità, e solo fu alienata una pezzetta di terra prativa e orto a Giuseppe Lazzari il 24 aprile 1799 rogito Luigi Aldini.

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Miscellanea: RISTRETTO DELLA STORIA DELLE CHIESE DI BOLOGNA E DI ALTRI STABILI (Notizie - per la parte antica - prevalentemente attinte da Bologna Perlustrata, di Antonio di Paolo Masini, Bologna, 1666, volume I

Santa Maria della Neve.

Arciconfraternita che ebbe principio nel 1518.

L'oratorio fu edificato nel 1479.

Nel 1484 fu ampliato.

Nel 1659 fu rinnovata la chiesa, e fatto l'oratorio della confraternita.

Mediante decreto del 10 marzo 1808, diferito al 16 agosto di detto anno, fu ordinata la chiusura di quest' oratorio. Apparteneva alla congregazione di Carità.