N.383 - Palazzo Guastavillani

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

(Nord verso sinistra).Situazione dei palazzi Guastavillani (antichi numeri 383 e 384, attuali numeri 20 e 22 di via Castiglione). Il 382 è un errore del Guidicini, essendo in realtà a settentrione di via Monticelli (già Fregatette) e corrispondente all'attuale numero 18 di via Castiglione.

Cartigli

Palazzo Guastavillani

La facciata, con eleganti capitelli e portali decorati, fu eretta a partire dal 1517. Sotto il portico, affresco seicentesco raffigurante un'aquila. All'interno si conservano due cortili: quello al n. 20 è quattrocentesco, mentre quello al n. 22, a due ordini, risale al XVI secolo.

Indirizzo:

via Castiglione, 20

Guidicini

Casa abitata da Matteo del fu Pietro Concolino alias Testa o dalla Testa, unita a quella dei Savignani, e che poi assieme all' altra casa susseguente erano indivise con Pietro Schianti.

1598, 29 agosto. Il capitano Protesilao Savignani la comprò per L. 13483, 6, 6. Rogito Cristoforo Roti. Si dà per posta sotto S. Gio. in Monte in Strada Castiglione ed in confine dei Guastavillani. Questa casa aveva colonne di legno quando fu comprata dai Guastavillani.

1578, 24 giugno. La casa di Cristoforo Savignani, in confine dei Guastavillani verso la via dei Chiari, ed altra casa di questa ragione di dietro, e da due parti colla strada, fu stimata dal Terribilia L. 4050. La famiglia Savignani terminò in Girolamo Lorenzo di Protesilao, Abbate secolare, morto all'improvviso li 24 ottobre 1717, la cui eredità passò alle due sorelle Laura maritata in Mario di Giuseppe Lallata di Parma, e la seconda in Scapinelli di Reggio. Il conte Antonio Scapinelli prese possesso di questa e dell' annessa casa li 24 novembre 1717. Rogito Gaetano Gardini.

1723, 3 giugno. Permuta del conte Nicolò Barbieri alias Beroaldi, e di donna Gentile Banzi Iugali col conte Antonio Scapinelli, nella quale detto Scapinelli cede ai detti Beroaldi la casa nobile Savignani in Strada Castiglione, sotto S. Gio. in Monte, stimata dai periti L. 15000. Rogito Camillo Canova ed Ignazio Ucelli, e ciò per i diritti della detta Gentile Banzi vedova del cav. Pietro Francesco, fratello del detto Girolamo ultimo dei Savignani. L' antica famiglia Beroaldi conta il famosissimo dott. Filippo di Giovanni, nato li 7 novembre 1453, morto li 17 luglio 1505 di malattia sconosciuta, della quale altri molti morirono, e che si giudicò cagionata da paura del terremoto sofferto in Bologna nel gennaio di detto anno. Maurizio del conte Carlo Maria alias Nicolò Barbieri, fu il primo a godere l'eredità Barbieri, mediante Giuditta figlia di Nicolò Barbieri, e madre di Valeria Guidotti.

I Barbieri Beroaldi si estinsero nel canonico Filippo Federico del conte Nicolò, morto li 8 febbraio 1806 lasciando eredi Vincenzo, Alessandro e Giorgio del conte Carlo Tozzoni d' Imola, i quali vendettero gli stabili al confinante Guastavillani, e questi nel 1824 uniformò il portico e la facciata a quella del suo palazzo.