N.61

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Situazione delle proprietà nel 1577 della casa all'antico numero 61 (via San Felice 26).

Nel 1577 erano di Antonio del predetto Francesco Salarici, alias dal Gambaro, ed erano state ridotte ad una casa grande, che si dice posta in Strada S. Felice sotto la parrocchia di S. Nicolò. Confina a settentrione detta strada, a mattina, e a mezzodì il conte Antonio Isolani, e a sera Biagio dal Gambaro, aggiungendo essere stata venduta ad Alessandro Casari, o Carrari, per L. 8000, il quale li 2 dicembre 1578 la vendette a Nicasio Stevens, detto anche Stefani, mercante Fiammingo, per lire 8000, i cui creditori l'alienarono li 25 luglio 1588 a Vincenzo e Paride Grimaldi oriundi dì Reggio, e mercanti da seta. Rogito Antonio Malisardi. Vespasiano Grimaldi la rifabbricò vivente lo zio Paride, e ottenne li 22 dicembre 1611 di atterrare il portico in Strada S. Felice, per rifabbricarlo di pietra, e occupare verso oriente oncie 13 di suolo verso la casa dell'Isolani. Terminarono i Grimaldi (1) in Anna, e Sulpizia del marchese Grimaldo di Giuseppe, morto li 16 dicembre 1711. La prima, divorziata da Marcantonio Gozzadini suo cugino, poi maritata nel marchese Federico Piemontese, morì in Livorno. La seconda fu moglie del senatore Lodovico Beccadelli, pure suo cugino, al quale portò l' eredità Grimaldi, e mori li 2 agosto 1787.

Nella detta casa abitò, e vi morì il conte Girolamo Formagliari Vescovo d'Anazarbo. Giacomo Ottavio senatore Beccadelli la vendette al conte Giuseppe del maresciallo Luca Pallavicini.

(1) Grimaldi

Guidicini.

Nel 1493 gli Sclarici, alias dal Gambaro, avevano casa grande in Strada S. Felice, in confine del collegio Fiessi, di Ghiberto dal Carro, e di Gio. Gasparo Sala. Rogito Bartolomeo Nappi.

Il dottor Gio. Battista del fu Bartolomeo Garganelli vendette, li 18 marzo 1522, a Francesco di Pietro Salarici, alias dal Gambaro, due case contigue poste sotto San Nicolò in Strada S. Felice, in confine di detta via, di Borsio Volta, e di Floriano Fornasaro. Per L. 1400. Rogito Giacomo Beroaldi, e Giovanni Foscarari.

1523, 10 movembre. Francesco di Pietro Salarici, alias dal Gambaro, compra da Borsio del fu Paolo dalla Volta una stalla presso il compratore, per L. 200. Rogito Raffaele Scammarini.

1550, 5 ottobre. Le case di Francesco del fu Pietro Sclarici dal Gambaro furono assegnate, per L. 4720, per pagar debiti. Rogito Cesare Gerardi.