Alò (via di S.)

Denominazione moderna (2015): Via S.Alò.

Guidicini.

Dalla via Altabella fino all'angolo delle prigioni del Vescovato percorre verso la via Carbonara e va sino a tutto il voltone dei Gennari già menzionato, lunghesso la via Albiroli.

È probabile che la denominazione di via di s. Alò rimonti all'epoca in cui L'arte dei Fabbri stabilì la sua residenza in via Altabella; quale poi fosse anticamente non è conosciuto, ma in tempi non molto a noi lontani si diceva via del Carbone, perchè vi si vendeva tale combustibile per uso dei Fabbri, la cui arte godeva il diritto di smerciarlo al minuto per ottenuta privativa. (Vedi via Altabella).

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è vero l'alto. Qui vediamo indicate tre torri: la torre Altabella, in basso a sinistra, la torre Prendiparte verso l'alto a sinistra, e la casa torre Guidozagni alla destra della torre Prendiparte. Vediamo indicate anche la casa Altabella che diede poi il nome alla via (all'angolo con via degli Albari.

Via di s. Alò entrando a destra per la via di Altabella.

Via s. Alò a sinistra entrandovi per la via Altabella a fianco dell'Arcivescovato , che termina nella piazzetta delle stalle arcivescovili.