N.254(1)

Casa composta di vari stabili di ragione dell'ospedale degli Esposti. dell' altare di S. Tommaso nelle Muratelle, e dell'altare Pepoli sotto il campanile delle suore di Santa Margherita. Rogito Battista Benazzi e Giovanni dalla Schiappa delli 24 maggio 1505

La parte principale era quella degli Esposti, che era sul l'angolo di Borgo Ricco, la quale era condotta in affìtto, francando, da Benvenuto e fratelli Fermanti, beccari, per annue L. 75, e prezzo di francazione L. 2000.

1348, 14 dicembre. Giacomo di Taddeo Pepoli fece procura presso Alberto Acati affinchè comprasse in di lui nome dai frati di S. Francesco una casa grande con altra piccola sotto le Muratelle. Rogito Lambertini e Angelelli.

1349, 30 novembre. Il suddetto Giacomo comprò da Alogna del fu Michele di Bellino Delfìni e dai frati del terz'ordine della penitenza di S.Francesco, una casa grande ed altra casa sotto Santa Maria delle Muratelle, per L.450. Rogito Lambertino di Castelfranco, e Giacomo Angelelli.

1349, 30 dicembre. Il detto Giacomo comprò da Alogna del fu Alberico de Cunio due case unite con terreno ed orto, poste in Bologna sotto le Muratelle, in via Borgo Ricco. Rogito idem.

La casa degli Esposti fu ceduta li .25 maggio 1505 in usufrutto per anni 20 a D. Donato del fu ser Bartolomeo Vasselli, canonico di S. Petronio, dai Sindaci dell'ospedale. Era descritta nel rogito di Gio. Battista Benazzi e di Giovanni dalla Schiappa, per casa con stalle, corte, pozzo ed orto, sotto le Muratelle. Confinava la strada di Saragozza a mezzodì, Borgo Ricco a occidente, i beni dell'altare di S. Tommaso nelle Muratelle condotti dagli eredi di Galeazzo Marescotti e i beni dell'altare esistente fuori, e presso il monastero di Santa Margherita a mattina, e presso i beni degli eredi di Teseo Marescotti.

1539, 7 ottobre. Fioravante del fu Antonio Fioravanti, col consenso degli Esposti, vendette a D. Marcantonio del fu cav. Marescolli de' Calvi, alias Marescotti, e a Giulio Cesare suo figliuolo naturale legittimato, i miglioramenti di una casa con stalla, orto, ecc. compresa certa casetta allora di nuovo fabbricata dai Fioravanti, con entrata in Borgo Ricco, presso gli eredi del fu Raffaele Pasi, presso Giovanni Bisuo fornaro, e presso l'orto dei Marescotti, per L. 5000. Rogito Giacomo Boccamazzi, Matteo Gessi e Oldrado Garganelli.

1539, 7 ottobre. L'ospedale degli Esposti diede in enfiteusi ai detti Marescotti la suddetta casa dirimpetto la chiesa delle Muratelle, per annue L.80, coi patti del biennio e della rinnovazione, e col patto di francare per L.200. Rogito dei suddetti.

1572, 9 agosto. Giulio Cesare Marescotti francò con L.2000 il canone sopra la casa in Saragozza dirimpetto alle Muratelle. Rogito Carlo Girelli e Teodosio Botti.

I beni dell' altare presso Santa Margherita appartennero a Giovanni di Nane di Romeo Pepoli, fondatore dell'altare della B. Vergine sotto il campanile del suddetto monastero, fra i quali vi erano due case, che gli 11 gennaio 1459 D.Pietro Maranzi rettore della predetta cappella e altare, vendette al dott. Egidio del fu Antaldo, una delle quali alta, l'altra bassa, poste sotto le Muratelle rimpetto al Collegio di Spagna, non compreso però l' orto della casa grande, e questo per L.525 d' argento. Rogito Albizzo Buglioli. Giovanni di Nane di Romeo Pepoli fece testamento li 5 marzo 1433, col quale istituì erede il benefìzio di Santa Maria sotto la torre di Santa Margherita. Rogito Pietro Bruni.

1544, 22 settembre. La detta casa confinava la via da tre lati (Borgo Ricco, Saragozza e Collegio di Spagna) e il cimitero delle Muratelle.

1675, 30 agosto. Fu venduta dal senatore Rainiero Marescotti, per L. 8000, alla ditta Pietro Cattani e Biagio Fantelli. Rogito Scipione Uccelli. Restò solo proprietario il Fantetli, famiglia cominciata e finita nel suddetto Biagio detto Dentone per aver due denti fuori delle labbra. Questo Fantelli fu uno dei banchieri più accreditati de' suoi giorni. Maritò egli l'unica figlia ed erede Teresa, morta poi li 7 ottobre 1709, al conte Giuseppe Todeschi, o Tedeschi, oriundo di Massa Lombarda, i cui discendenti terminarono in Bartolomeo di Giacomo morto li 11 giugno 1791, che lasciò usufruttuaria la sorella contessa Francesca in Vincenzo d Antonio Guidotti, morta li 21 agosto 1798, ed eredi i Tedeschi di Ferrara, coll'ingiunzione di stabilirsi in Bologna. Nel 1787 fu cominciata la fabbrica della facciata levando le colonne di legno dal portico, e sostituendogli pilastri di pietra.