N.1241 - Palazzo Guidotti

Cartigli

Palazzo Guidotti

Questo lato dell'edificio fu progettato da Coriolano Monti e Antonio Zannoni nel 1866 a seguito della sistemazione ottocentesca di tutta l'area, per la realizzazione della nuova piazza Cavour, ottenuta con la demolizione delle antiche vie Borgo Salamo, dei Libri, Miola e della chiesa di Sant'Andrea degli Ansaldi. Su un altro lato della piazza (al n. 4) si affaccia anche palazzo Silvani, progettato dall'architetto Antonio Cipolla, del cui corpo originale resta solo l'involucro.

Indirizzo:

piazza Cavour, 1

Guidicini

Porta del palazzo Guidotti (vedi Borgo Salamo). Fra il predetto numero ed il N. 1242 vi era un vicolo del quale fu proposta la chiusura il 4 luglio 1656 che fu rigettata, ma che ebbe poi effetto il 7 settembre 1657. In questo vicolo non frequentato, Aurelio e Saulo fratelli Guidoni vi ottennero suolo li 28 settembre 1520 per rifare un muro lungo piedi 43, minaccioso per la sua antichità.

La storia della famiglia Guidotti scritta da Raffaele Quirini, che comincia dalla sua origine fino al 3 ottobre 1439, proseguita da Ulisse Galanni di Nizza a tutto il 1598, racconta che "Giovanni di Bartolomeo Guidotti morto gonfaloniere di giustizia li 15 aprile 1478 ridusse il suo palazzo verso S. Domenico alla forma come ora sta, e fece quella piazza davanti il suo palazzo che si chiama Piazza dei Calderini, perchè essendo due strade strette, una verso il suo palazzo, e l'altra verso i Calderini, comprò tutti quegli stabili che erano fra le due case, li buttò a terra, fece quella piazza larga. e perchè anticamente i Calderini erano proprietari ed abitavano quelle case, la contrada chiamavasi dei Calderini, nè giovò che il Guidotti facesse quella piazza a sue spese coll' intendimento di farne applicare il suo nome, che anzi fu sempre chiamata Piazza dei Calderini".

Gio. Guidotti mori nel 1478, come qui sopra fu detto, ed alla di lui morte esisteva la piazza dei Calderini innanzi le sue case, perciò è inverosimile che fosse da lui fatta, come qualche cronista vorrebbe far credere, tanto più che nessun vantaggio ne ritraeva per la propria casa divisa da quelle del Serpa e da un ristrettissimo vicolo. D' altronde sappiamo di certo che la parte di piazza dei Calderini che poteva interessare i Guidotti, perchè scopriva le case loro. fu fatta nel 1497, e non a spese loro, ma del Senato, non coll'atterramento di case dei Calderini, ma dei Serpa come si è superiormente indicato. Aggiuntesi da uno storico che fu anche atterrata una parte della casa di Giacomo Cospi, e cioè quella a destra della via Toschi, per la quale si passa alle Chiavature, e ciò perchè dalla via istessa si vedesse la chiesa di S. Domenico.