Caprara (Piazza dei)
2015: Piazza scomparsa. Il suo tracciato è oggi compreso nella Piazza Franklin Delano Roosvelt.
Il Guidicini non dedica una sezione alla piazza dei Caprara, ma ne descrive la storia all'interno della sezione dedicata a via della Asse.
La Piazza dei Caprara va da via delle Asse alla via delle Banzole.
Guidicini.
La via delle Asse, o piuttosto di Porta nuova, a cominciare dal vicolo di S.Antonino fino alla via Fieno e Paglia, detta piazza del Carbone, aveva portici a settentrione che la rendevano di difficile transito. Era egualmente deforme e scomodo il vicolo di S.Antonino, il quale aveva portico a ponente dalla parte del palazzo Marescalchi. Il senatore Francesco Caprara, fece convenzione li 29 gennaio 1777 col senatore Vincenzo Marescalchi, per formare una piazzetta, accordando il primo al secondo lire 8000, in compenso di danni e spese. Il progetto fu sanzionato dal Reggimento di Bologna li 31 maggio dello stesso anno 1777. Per l'allargamento della via delle Asse e per la formazione della detta piazzetta, acquistò il Caprara due case nel vicolo di S.Antonino, e sei nella via delle Asse, colla spesa di lire 53439. 11. 8., e li contratti datano dall'8 febbraio al 3 dicembre 1777. Quella nel vicolo di S.Antonino, la prima verso S.Antonino, era dei PP. di S.Giacomo, poi di Luigi Pasi, comprata per lire 1000 li 1 febbraio 1777. La seconda era dei PP. di S.Francesco, pagata lire 3200 li 10 marzo 1777. La prima e la seconda in via delle Asse in Angolo del vicolo di S.Antonino, erano dei PP. di S.Giacomo. Avevano due botteghe e furono pagate lire 8500. La terza fu de' Bargellini od Antonio Brunetti, che la lasciò ai canonici di S.Salvatore per lire 11000, li 3 febbraio 1777.
La quarta, che fu già del medico Ercole Bonacossa di Ferrara, il quale stabili la sua famiglia in Bologna e vi morì li 26 febbraio 1578, passò a Paolo Emilio Ruggeri il 23 gennaio 1585, che la vendette ad Annibale Belvisi per lire 3800, rogito Lodovico Gambalunga, nel quale si dà per soggetta alla parrocchia di S.Antonino: fu poi comprata dal Caprara per lire 6756. La quinta, Cesare del fu Tommaso Mezzovillani, abitante sotto S.Maria dei Carrari, la vendette all'Arte dei Notari, col consenso della di lui moglie e figlia d'AIlessio Stiatici per lire 8500 moneta corrente li 28 settembre 1582, rogito Alessandro Spontoni. Confinava con una casa di Tanara e con altra degli eredi del suddetto Bonacossa; fu poi proprietà del Collegio di Spagna e da questo venne venduta al Caprara li 30 aprile 1777, per lire 3250. La sesta finalmente nell'angolo della piazza del Carbone fu già di Nicolò e di Francesco Cristiani, e per lui venduta li 4 ottobre 1549 a Pellegrino e Pietro fratelli e figli del fu Felice Tanara, per lire 4500, rogito Bartolomeo Bulgarini. Si dice essere in contrada Porta Nuova sotto S.Antonino, in confine d'Angelo Michele di mastro Pietro Chiudaroli, di Ercole Bonacossa dottor di medicina, dei beni della chiesa di S.Antonino, e di dietro in parte di Giovanni Stiatici mediante chiavica. (Vedi strada S.Felice N. 63).
Li Tanara, aggiunsero al suddetto stabile un'altra casa distinta in due, e cioè quella di Geometra, Nicolò e Ascanio fratelli Macchiavelli, valutata lire 3350, eia seconda di Giacomo Camillo Cesare e Tommaso Scudieri, considerata lire 1750. Tale compra fu fatta da Francesco Zio e Domenico Maria nipote dei Tanara li 29 aprile 1551, rogito Giovanni Battista Rainieri; si dice confinasse cogli eredi di Bartolomeo Scudieri, con Galeazzo Stiatici e colla via di Porta Nuova, Fieno e Paglia; li 10 aprile 1556, Francesco Domenico, Cristoforo Tanara, abitavano in questa casa; rogito Giovanni Battista Riniero.
1777. Li 5 dicembre. Il senatore Francesco Caprara compra detta casa da Paolo Alberto Tanara, rogito Giovanni Antonio Lodi, per lire 15233. 11.8.: confinava con Porta Nuova, col compratore, collo stallatico dei due Gamberi e colla piazza del Carbone.
1777. Li 26 giugno. Fu concesso facoltà al senatore Caprara di demolire un portico in faccia del suo palazzo dal vicolo che passa alla chiesa di S.Antonino, sino alla piazza del Carbone. La facciata delle case nuove dei Caprara fu finita li 10 novembre 1774 e quelle del fianco del palazzo Marescalchi li 22 del mese stesso.
Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".
Piazza dei Caprara a destra entrando da via delle Asse.
N. 1261 e 1262.
Piazza dei Caprara a sinistra entrando da via delle Asse.
N.1193/2 (Originariamente questa descrizione era senza numero, poi corretta erroneamente dal Breventani in 1261, numero che in realtà era di fronte, dall'altra parte della strada)