Paglia Corta (Vicolo)

Vicolo Paglia Corta.

Da via Avesella, tra il numero 2/2 ed il numero 4 di questa via, si dirige verso ponente e non ha sfogo.

Quartiere Porto.

Prima documentazione dell'odonimo: 1692.

Vicolo Paglia Corta deve il suo nome ai magazzini per la paglia che qui erano ad uso delle varie stalle un tempo numerosissime.

Vi sono altri due odonimi a Bologna tuttora esistenti, via Paglia e via Paglietta, ed altri due sostituiti da nomi nuovi (Paglia dell'Avesella, oggi via Tanari Vecchia, accanto al nostro vicolo, e Borgo della Paglia, oggi via delle Belle Arti) su cui si può dire la stessa cosa.

Via Paglia Corta fu così chiamata essendo senza sfogo.

Per lo Zanti e l'Alidosi questo vicolo era Borgo Mozzo o Pugliola Mozza, dove l'aggettivo mozzo è dovuto all'essere il vicolo senza sfogo.

Il Banchieri descrisse questo vicolo coma Puiola Mozza, odonimo usato anche dall'Aretusi che però aggiunse erroneamente nella Savonella (anziche nell'Avesella).

L'odonimo Pugliola Mozza è piuttosto antico: un rogito di Albizzo di Dugliolo del 23 agosto 1480 tratta la donazione di una casa di proprietà della parrocchia di San Luca de porta castelli, casa posita Bononie in C.S. Marie Maioris in ghata vocata la pugliola mozza iuxta via publica dicte ghate desup etc.

"in ghata vocata la pugliole mozza"

Si segnala l'uso di ghata come denominazione urbanistica (si veda anche Gatta Marza, antico nome di via Sant'Apollonia.

prime righe del rogito del 23 agosto 1480.

Firma del notaio Albizus de Dugliolo.

Paglia Corta fu indicato per la prima volta nella pianta del Mitelli, ripetuto, come solito, nella pianta del Monari e - sempre come solito - ufficializzato nelle lapidette del 1801.

Nel XVIII secolo l'odonimo Paglia Corta non fu usato da altri autori: il Taruffi usò Pugliola Mozza, mentre il Salaroli elencò, per questo vicolo, gli odonimi Borgo Mozzo o Pugliola Mozza o Pugliola Curta.

Da segnalare che nell'Origine questo vicolo compare come Paglietta dell'Avesella (in riferimento alla vicina Paglia dell'Avesella, oggi via Tanari Vecchia).

La riforma toponomastica del 1873-78 lasciò intatto il nome Paglia Corta, limitandosi, come solito, a premettere la denominazione urbanistica generica vicolo.

Fonti citate in questo articolo.

Zanti: Nomi, et cognomi di tutte le strade, contrade, et borghi di Bologna, di Giovanni Zanti pubblicato nel 1583.

Alidosi: Nomi delle strade, vie, borghi, et vicoli, che sono nella città di Bologna, di Giovanni Niccolò Pasquali Alidosi, pubblicato nel 1624).

Banchieri: Origine Delle Porte, Strade, Borghi Contrade, Vie, Viazzoli, Piazzole, Salicate, Piazze, e Trebbi dell'Illustrissima Città di Bologna con i loro Nomi, Pronomi, e Cognomi, di Camillo Scaligeri della Fratta (pseudonimo di Adriano Banchieri), pubblicato da Clemente Ferroni nel 1635.

Aretusi: Origine di Bologna. Pianta di Bologna di Costantino Aretusi, pubblicata nel 1636.

Mitelli: Bologna in pianta, città del Papa, famosa pianta di Agostino Mitelli, pubblicata nel 1692.

Salaroli: Origine di tutte le strade sotterranei e luoghi riguardevoli della città di Bologna di Ciro Lasarolla (Pseudonimo di Carlo Salaroli), pubblicato nel 1743.

Monari: Città di Bologna posta in pianta in esatta misura con la distinzione de portici che sono in essa, Pianta di Gregorio Monari, pubblicata nel 1745.

Guidicini: Cose Notabili della Città di Bologna ossia Storia Cronologica de' suoi stabili sacri, pubblici e privati, di Giuseppe Guidicini (scritto prima del 1837, ma pubblicato nel 1868).

Itinerario: Itinerario di tutte le strade, borghi, vie, vicoli e viazzoli della città di Bologna colla distintiva d'ogni Strada a qual commissariato di Polizia appartenga, pubblicato a Bologna nel 1835.

Origine: origine della denominazione delle 334 strade che compongono la città di bologna, di Goldini e C.. Pubblicato a Bologna nel 1843

Indicatore: Indicatore Bolognese riferibile a ciascun edifizio componente la città, di Sebastiano Giovannini pubblicato nel 1854.

Prontuario: Prontuario per la denominazione delle Piazze, Vie e Vicoli e per la numerazione delle case della Città di Bologna attivate il 1° Luglio 1878 (Bologna, Regia TIpografia, 1878).