N.1194

Casa della famiglia così nominata degli Argeli, la quale ai 17 dicembre 1546 spettava all'eredità di Gio. Argeli, rogito Angelo Pucinardi. Nel privato inventario si descrive per casa sotto la parrocchia di S.Salvatore in confine di Gaspare dall'Armi da domani, di Pompeo Bolognetti da sera. 1568. Li 9 febbraio. Emilia Leoni, moglie di Giovanni Francesco Curialti, alias Tossignani, suor Faustina Leoni, e le suore di S.Lorenzo, rinunziarono a favore di Filippo e Camillo Chiari, le ragioni di loro casa, che confina con due strade e cogli stabili dalle Armi e Roncò, rogito Ippolito Peppi. 1568. Li 10 febbraio. I detti Chiari comprarono da Paolo, Emilio, Cesare e Achille fratelli e figli di Giovanni da Argile, la predetta casa per lire 18800, che confina con Giovanni dalle Armi, colla strada dai due lati, ed Ottaviano de Roncò, rogito Cesare di Nicolò Fasanini.

1683. Li 27 agosto. Dorotea ed Anna di Sinibaldo Chiari, vendono la suddetta casa ed annessi a Francesco Sora banchiere modenese, morto li 26 ottobre 1690, per lire 24000, rogito Domenico Maria Boari.

Dorotea Chiari sposò il senatore Girolamo Guastavillani, ed Anna Maria il senatore Gregorio Casali; con esse terminò il ramo Chiari di Sinibaldo di Filippo, staccatosi da quello di Cristoforo di Filippo sul finire del secolo XVI. Nel 1675 questi Chiari aggiungevano al loro cognome quello di Fiessi, Lupari. Il conte Francesco Sora iuniore, morto nel 1766, lasciò erede il conte Camillo Munarini di Modena d'anni tre, con obbligo di assumere armi e cognome Sora. Il conte Cristoforo di detto Camillo Sora Munarini vendette tutte li prenominati stabili a cominciare dalla via Imperiale di S.Prospero, sino al palazzo Marescalchi, al conte Ferdinando di Vincenzo Marescalchi, per lire 26863. 15 italiane, li 23 novembre 1811, rogito Luigi Alboresi.