N.1050,1049,1048

Un rogito di Paolo Castagnoli, e di Stefano Ghisellardi delli 9 febbraio 1394 ci apprende che Giovanni di Andrea Ruffini aveva una casa che confinava colla chiesa e cimitero di S. Andrea degli Ansaldi.

Non si conosce l’epoca in cui questi stabili passassero ai Poeti.

Il capitano Teodoro di Poeta o Poeti institutore del Collegio Poeti lo abitava, e lo destinò col suo testamento, fatto in Roma li 15 giugno 1549 a residenza di detto Collegio. Morì egli d’ anni 32.

Li 15 dicembre 1551, fu aperto questo Collegio, e pei primi vi entrarono alunni Gioseffo Canonici, Giovanni Battista Piò e Alessandro Cesario.

I secondi furono Cesare Cevenini, Andrea Stancari e Camillo Grassi.

I terzi furono Annibale ed Ercole fratelli, figli di Virgilio Armi, che per controversie sopravvenute non compirono il loro corso e fu chiuso nel 1570 d’ ordine Pontificio.

1583 4 Maggio. Giovanni e Carlo Antonio di Aldrovandino Malvezzi come maggiori oblatori comprarono dai Cardinali Legato, e Arcivescovo di Bologna commissari apostolici, una casa grande, ed una casetta unita e più una stalla, teggia ecc. il tutto sotto S. Andrea degli Ansaldi già ‘assegnata da Teodoro Poeti per instituirvi ilsuo Collegio, come rilevasi dal suo testamento del 15 Giugno 1549, ma stante il Breve di Gregorio XIII, col quale concedeva, che il prezzo di detta. casa fosse erogato in dote a Gabriella, Olimpia, Lucrezia, Claudia, Lucia e Angelica figlie di Virgilio Poeti e di Tadea Malvezzi loro madre, così i compratori gli assegnarono un credito nel banco di Giuseppe Gandolfi di L. 20400 pel prezzo convenuto. Rogito Giulio Cesare Frascarini e Giulio Piacentini.

1605 22 Giugno. Aldrobandino e Giovanni Battista fratelli Malvezzi comprarono da Lodovica Perracini vedova Cancellieri, una casa in contrada dei Barbazza per lire 4100, rogito Cesare Branchetti. Confinava col causidico Matteo Buratti di dietro, con Francesco Sega poi con i compratori e coi Barbazza.

1606 2 Giugno. Aldobrandino, Ottavio e fratelli Malvezzi comprarono da Giulio Cesare, e canonico Marcello Lambertini e da Antonia Sampieri vedova del fu Giovanni Malvezzi, il palazzo in strada S. Donato sotto la parrocchia di S. Donato in confine dei Ringhiera e della piazza di S. Giacomo Maggiore e dalla casa abitata da Luigi e fratelli Orsi, e colla stalla che confinava la strada S. Vitale.

Nella detta vendita vi era compresa tutto il materiale di macigno, pietre ferramenti, legni, ordegni ed altro dentro e fuori del detto palazzo, il tutto pel prezzo di lire 51,000; a conto delle quali i compratori pagarono lire 16000, colle quali i venditori promisero di francare la casa venduta da Giovanni Malvezzi a Luigi e fratelli Orsi, li 11 gennaio 1577, rogito Paris Vizzani e Alessandro Chiocca.

E in conto sempre del suddetto prezzo, i compratori assegnarono ai dei Giulio Cesare , canonico Marcello Lambertini e ad Antonia Sampieri vedova di Giovanni Malvezzi come eredi delle loro ratee parti del detto Giovanni la casa sotto S. Andrea delle Scuole in confine della piazzola di S. Andrea, della via pubblica, per lire 26000. Rogito Cesare Bianchetti.

1606 8 Giugno. Marcello e Giulio Cesare fratelli Lambertini e Antonia Sampieri vedova.del fu Giovanni Malvezzi vendettero a Gabrielle Guidotti una casa con due corticelle, orto, bottega e stalla, ed altra pure venduta da Lodovica Cancellieri ai Malvezzi, posta sotto S. Andrea delle Scuole presso la piazzola di detta. chiesa, la via pubblica, i Canobbi e la suddetta casa già Cancellieri, la. quale era presso i Barbazza, e Matteo Buratti, per lire 26000, rogito Giulio Fasanini.

1657 26 Febbraio. Dote di Catterina Guidotti moglie di Odoardo Zanchini consisteva in una casa sotto S. Andrea degli Ansaldi, presso i Bolognini, la piazzola di S. Andrea, gli Oddofredi i successori d’ Ercole Bandini , e quelli di Giovanni Buratti, la via del Cane per il portone e loggia delle carrozze siccome da rogito di Paolo Ciamenghi.

1739 7 febbraio. La contessa Angelica Zanchini Zambeccari ultima della sua famiglia, morta li 18 novembre 1782, il conte Rodorico Zanchini erede del fu commendatore Giovanni Battista Zanchini, vendettero una casa sotto la parrocchia di S. Andrea degli Ansaldi al Collegio Ancarano per lire 35,000 il quale stabile fu ipotecato ai padri di S. Ignazio a garanzia del Collegio Ancarano nel Borgo della Paglia comprato da detti padri Gesuiti. Era posta nella strada degli Ansaldi, confinava da tre lati coi beni Zanchini, colla chiesa di S. Andrea e colla via del Cane. Rogito Ercole Guidetti e Luca Fagottini.

Avendo l‘ amministrazione del Collegio Ancarano venduto li 7 febbraio 1739 per lire 27000, rogito Ercole Guidetti, ai PP. di S. Ignazio lo stabile di Borgo Paglia N. 2844, acquistò (Orig. "Guidetti di S. Ignazio questo stabile, acquistarono", Breventani) questa casa ed annessi per lire 35000 dai Zanchini ove prese sede il Collegio nel 1740.

Terminata la casa Farnese i Collegiali non furono più scelti fra i statisti Parmeggiani, ma fra quelli di Napoli.

Il Rettore portava una stola di velluto nero lunga fino ai piedi sulla quale era ricamata in oro l’arma del fondatore e alla metà della stola stessa il Giglio d’ oro dei Farnesi.

Nel 1770 il re di Napoli ordinò che i Collegiali non vestissero più l’ abito d’ abbate, ma quello alla francese di color bleu, con spighetta attorno d’ oro, senza spada, e con Giglio d’ oro al petto pendente da fettucia.

Quest’ ordine fu eseguito il primo novembre di detto anno , e il Collegio prese il titolo di Casa del re di Napoli.

Ferdinando re delle due Sicilie, lo soppresse li 18 novembre 1781, e poco dopo fu comprato questo locale e suoi annessi dal dottor Giacomo e dottor Carlo Giuseppe Marescotti Berselli, che vennero ad abitarvi nel Maggio 1783.