61 - Lasciti per giostre.

Il 25 gennaio 1603 Giulio Franchini, capitano della guardia di Gregorio VIII, legatò scudi 600 da lire 4, affinchè col frutto di questi si facesse una collana con medaglia d'oro, nella quale fossevi inciso da una parte S. Giorgio a cavallo con sotto un serpe o un drago, e dall'altra il Confalone con due chiavi e colla seguente iscrizione : — Julii Franchini munus — il di cui valore complessivamente ammontasse al prezzo di scudi 50, da destinarsi in premio al vincitore della giostra al Rincontro, che ordinariamente si eseguiva sulla Piazza Maggiore nel dopo pranzo della domenica di Quinquagesima, e quando non avesse luogo la Camera dovesse invece pagare agli eredi Franchini L. 100.

Il 29 aprile 1687 morì il conte Vincenzo Ercolani di Gimiamo, e trovossi nei codicilli del suo testamento consegnato a ser Bernardino di Ottavio Ugolotti, il primo luglio 1680 un legato di L. 10000 da investirsi, per poi coi relativi frutti fare una medaglia d'oro da offrirsi in dono dagli Anziani al vincitore della giostra al Rincontro. Ordinava pure che i giostranti non fossero meno di sei, e bastassero quattro qualora vi prendesse parte od un figlio di un Senatore, od uno appartenente alla famiglia Ercolani.