N.1087 - Retro palazzo Pallavicini

Cartigli

Palazzo Pallavicini già Alamandini

La facciata, la cui parte sinistra fu ridisegnata da Alessandro Amadesi nel 1788, conserva il cornicione del XV secolo. Lo scalone seicentesco fu progettato, forse, da Luigi Casoli intorno al 1690. All'interno si conserva un grande salone con affreschi di Giovanni Antonio Burrini (1690) e varie decorazioni, eseguite tra il 1789 e il 1792, per volere di Giuseppe Pallavicini, ad opera di F. Minozzi, F. Pedrini, V. Martinelli, G. A. Valliani, S. Barozzi e stucchi di G. Rossi.

Indirizzo:

via San Felice, 24

Guidicini

Un rogito di Giuliano di Azzolino del 13 febbraio 1270 ci trasmette, Giuliano e Bartolomeo di Giovanni Federici aver comprato da Pietro di Zaccaria da Piumazzo una casa con terreno annesso, posta in Bologna tra il Borgo del Pradello e quello di San Felice nella via di Mastro Martello in confine di Bonincontro, di Albertino Guastavillani e degli eredi di Giacomo Guastavillani, pagata L. 44. Si sa di certo che i Guastavillani abitavano nel Pradello nella via dei Cortellini, mercè il sopraindicato instrumento, ma non però se a levante o a ponente della detta contrada. Nella impossibilità di dati certi sia permesso di ricorrere alle induzioni, e quindi credere fossero probabilmente dove in oggi è il numero 1085 delle stalle Pallavicini già Collegio Fieschi. Qualcuno pretende che la prima casa subito passato la via Coltellini fosse dei Conforti.

Il 13 gennaio 1403 morì d’ anni 94 il cav. Gherardo Conforti abitante nel Pratello ciò che indurrebbe a credere i Conforti stessero piuttosto al N.1097 dl questa strada, di quello che in questa situazione, mentre si trova che Don Emanuele de Flisco Vescovo Vercellese comprò nel 1349 una casa nel Pratello presso S. Francesco di Bologna che fu riedificata da Urbano vescovo di Forlì, il qual vescovo mediante Ettore suo fratello aveva preventivamente comprato nel 1347 certe possessioni presso Minerbio. Lorenzo Fieschi vescovo di Brugneto, poi di Monte Regale mandato da Giulio II,a governatore di Bologna nel 1508 fondò il Collegio Fieschi acomodo degli alunni della sua famiglia in un locale posto nel Pratello e precisamente nell’angolo della via Coltellini.

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

(Nord verso il basso) Via San Felice in basso, via de' Coltellini a sinistra e via del Pratello in alto. Proprietà succedutesi nel palazzo all'antico numero 62 (oggi via San Felice 24) e degli edifici agli antichi numeri 1087 e 1084 (via del Pratello 21/2 e 21/3).

Si ha un documento riferentesi alla sua instituzione nel Breve di Giulio II del 20 febbraio 1506 dato in Bologna, col quale accorda l’ esenzione dei dazi al Collegio Fieschi eretto in Bologna, e per la sua soppressione si trova in una memoria senza data, esser stato un Lorenzo che lo soppresse.

Piace al Ghirardacci di dare il Collegio Fieschi per eretto nel 1423.

L’ Alidosi nelle sue cose notabili di Bologna stampate nel 1621 dice sul Collegio Fieschi, che fu fatto cent’ anni prima da uno dei Fieschi per detta famiglia.

Si sà però di certo che questo stabile antico e merlato di piedi 116. 8 di fronte alla strada del Pradello e di piedi 107. 7 sulla via Coltellini apparteneva nel 1715 al cardinal Fieschi e che più tardi fu comprato dal conte Giuseppe Pallavicini ove fabbricò stalle e rimesse in ottobre e novembre del 1777.