Arte dei Brentatori
Gli Statuti della Compagnia de’ Brentatori -- anteriormente costituita e riconosciuta fin dal 1407, con l’obbligo però che dovesse prestar l’opera de‘suoi addetti in casi d’incendi - datano dal 1410; il 3 novembre 1614 furono riformati. Il Massaro de’ Brentatori non figurava fra i Tribuni della Plebe. I Brentatori avevano l’obbligo, al segnale dato dalla campana della Torre degli Asinelli, di accorrere agl’incendi e portar acqua con le loro brente affine di contribuire alla estinzione.
Codesta Compagnia aveva il jus di bollare le brente, le castellate, le barille, i mastelli e gli altri vasi vinari co‘ quali travasavasi e vendevasi il mosto od il vino.
Nel 1556 la compagnia fu colpita da sospensione nelle sue ufficiali comparse o sortite in corpo; ma - 118 anni dopo - addì 30 aprile 1674, primo giorno delle Rogazioni, ricomparve alla funzione il di lei Signifero, vestito in gran gala, di damasco pavonazzo, in grazia del permesso di riapparizione ufficiale accordatole dal Reggimento o Governo locale.
Il 13 agosto 1752, per la prima volta la Compagnia de’Brentatori solennizzò la festività del B. Alberto di Villa d’Ogna, frate domenicano, sceltosi a patrono della loro corporazione per avere egli esercitato un dì il loro mestiere.
Calati in Italia i francesi nel 1797, addì 22 diccmbre, per loro decreto il Demanio prese possesso anche dei beni di questa Compagnia, cui però furono resi nel 1800.
I Brentatori avevano dei posteggi stabili o punti fissi di ritrovo in di verse località della città, ai quali davasi il nome di Trebbi, il cui numero salì a dieciotto, che noi indicheremo distintamente con le rispettive denominazioni:
1. - Trebbo di S. Petronio - sotto il portico della Residenza della Compagnia de’ Brentatori, in questa Via de’ Pignattari.
2. - » di S. Procolo - sotto il portico, al canto fra via S. Mamolo e _ Via Urbana.
3. - » delle Muratelle - sotto il portico, al canto fra Via Saragozza e Via del Collegio di Spagna.
4. - » del Palazzo Ranuzzi - al canto fra Via dei Vasselli e Via de’ Ruini.
5. - » di Strada Castiglione - sotto il portico in Via Castiglione, di faccia allo sbocco di Borgo degli Arienti.
6. - » di S. Biagio - in Via S. Stefano, sotto il portico, fra il Macello dell‘ Ospitaletto e la Farmacia Zannoni.
7. - » di S. Tommaso o di Strada Maggiore- in Via Cartoleria Nuova, presso la chiesa del detto Santo.
8. - » di S. Vitale - all’ estremità del portico al lato destro di Via S. Vitale, presso il canto fra detta Via e la Seliciata di Strada Maggiore.
9. - » di S. Cecilia - sulla piazza del Teatro Nuovo, (ora Teatro Comunale) sotto il portico, nel punto ove si vede una Madonna fissa al muro posteriore della soppressa chiesa di S. Cecilia.
10. - » dei Bentivogli - sotto il portico, al canto fra la Via Mascarella e quella detta Borgo della Paglia.
11. - » del Borgo S. Pietro - nella Via dello stesso nome, al principio del portico a mano manca.
12. - » di Galliera - presso al Macello, dirimpetto alla chiesa di S. Bartolomeo a Reno.
13. - » della Sega - in Via Ripa di Reno sotto il breve portico appena passata la così detta Sega dell’ Acqua, fra gli sbocchi della Via Azzo Gardino e della Via Borgo Polese.
14. - » di S. Lorenzo o di Porta Stiera - fra la chiesa di tal nome e la vicina farmacia, in Via S. Felice, sotto al portico, presso al canto ove comincia la Via delle Lamme.
15. - » dei Poveri - in Via Nosadella, sotto il portico, di faccia alla chiesa della B. V. dei Poveri.
16. - » di porta Ravegnana - sotto il portico ove hanno principio comune la Via S. Stefano e la Via Castiglione, presso alla farmacia detta delle Due Torri.
17. - » dei Casali - in Via Ponte di Ferro, sotto il portico del Teatro Bruciato.
18. - » degli Spada - sulla piazzetta degli Spada, sotto il portico ov’è quell’ arco di buona architettura che fu già dei Leoni.