N.884(4)

Casa grande composta di più stabili, e cioè di quello di Valerio e Ottavio Ringhiera, e di Guidalotto di Mazza Guidalotti, da questi venduta li 22 gennaio 1569 a Lodovico Testa. Si dice posta sotto S.Michele dei Leproselti, nella via dei Vitali, in confine del fu Matteo Griffoni, poscia con detto compratore da un lato, dall'altro con Lorenzo Caprara successore Leoni, e col vicolo di S.Michele dei Leprosetli.

Li 21 gennaio 1589 Lelio del suddetto Lodovico Testi la vendette a Pietro Antonio Ghelli. Passò poi ai Sacchi di un ramo terminato nel P. Piriteo servita, e in Cassandra Sacchi che cedette le sue ragioni ai Serviti, in forza delle quali li 18 dicembre 1679 i Servili e il detto P. Piriteo la vendettero a Galeazzo di Alessandro Fava. Rogito Gio. Antonio Zanetti. Confinava col palazzo del compratore, coi Balla successori Caprara, e colla via pubblica.

Passata la predetta casa, che quantunque unita alla grande, differisce nella facciata, veniva quella che era dei Ringhiera, come risulta da un rogito di Antonio Cesti delli 28 settembre 1521, nel quale dice che Battista Buoi comprò da Cesare Panzacchi metà di una casa fra loro indivisa, posta sotto S.Michele dei Leprosetti in via Vitali. Confinava con Gaspare Ringhiera, con Evangelista e Gio. Battista Vitali, e coi Ruffìni dalla Ragazza.

Nella divisione fra Lattanzio e Innocenzo Ringhiera, seguita li 14 febbraio 1550, a rogito Giulio Panzacchia, si fa menzione di una casa grande posta sotto S.Michele dei Leprosetti in via Vitali, in confine di strade davanti e di dietro, della casa del detto Giulio Panzacchia notaio, e dei dalla Ragazza dalla parte inferiore.

Li 15 novembre 1562 Matteo Griffoni comprò da Marcantonio e dal capitano Floriano Ringhiera una casa grande con orto, per L.9800. Era posta in via Vitali e confinava davanti e di dietro colla strada, cogli eredi di Innocenzo Ringhieri e Guidalotto Guidalotti, .con il fu Cesare Panzacchi, e cogli eredi della Ragazza. Rogito di Girolamo Fasanini notaro di Bologna.

Si trova che li 28 aprile 1564 il detto Griffoni pagò a Gaspare Ringhiera L.5085, con denari della dote di Giulia Musoni di lui moglie, a conto di una casa situata in Bologna sotto la parrocchia di San Michele dei Leprosetti, nella via dei Vitali, venduta a detto Matteo in prezzo di L.9800.

Li 17 febbraio 1585 Matteo Griffoni la vendette al conte Albizzo Alidosio. Nel contratto è detto essere in faccia ai Fava, e cioè di fianco alla casa già Riario. Il predetto Obizzone del fu Nicolo Alidosi pagò li 29 aprile 1588 a Matteo del fu Lodovico Griffoni L.10626 a conto di L.12750, prezzo di due case poste sotto S.Michele dei Leprosetti nella via Vitali. Confinavano con Francesco Dal Medico, con Lelio Testa e con due vie.

Si trova che li 7 gennaio 1600 Pompilio e Mario del fu Lodovico Orsi vendettero una casa posta sotto S. Michele dei Leprosetti, nella via dei Vilali, a Girolamo del fu Antonio Ballattini, per L.16000. Confinava cogli eredi di Antonio Sacchi, con Giulio Cesare ed altri del Medico, colla via pubblica e con un vicolo. Rogito Bancio Banzi.

Li 23 febbraio 1617, a rogito di Giulio Spontoni, il Ballattini la diede in permuta ad Ulisse del fu Gio. Bandini in cambio di una casa grande posta in via Miola.

Li 9 gennaio 1618 questo Bandini la cedette al cav. Alessandro del fu Galeazzo Fava, per L.21,000. Rogito Andrea Fabbri. Nel contratto è descritta per casa grande con tre corti, stalla, teggia, ecc. , e si dice esser posta sotto S. Michele dei Leprosetti, in confine a mezzodì dei Sacchi, a settentrione verso strada S.Vitale dei dal Medico, a oriente della via dei Vitali, a ponente della strada di dietro la chiesa di S.Michele dei Leprosetti, dalla qual parte a mezzodì confinava colla stalla dei Sacchi, e a settentrione colla casa di quei dal Medico.

Li 23 luglio 1618 il cav. Alessandro del fu Galeazzo Fava comprò da Giovanni Battista di Guizzardo dal Medico una casa posta in via Vitali, per L.5200. Confinava col compratore, con Catterina Uccelletti, e di dietro col venditore. Rogito Andrea Fabri. Si noti che questa casa dovrebbe essere quella del notaro Panzacchia ereditata dai dal Medico.

1630, 8 giugno. Galeazzo, Fabio e il cav. Carlo Fava comprarono da Pietro e Gaspare Uccelletti una casa posta sotto S.Michele dei Leprosetti, per L.1500. Confinava coi compratori, coi Vitali, colla via dei Vitali, e di dietro con Gio. Battista dal Medico. Rogito Andrea Fabri.

I Fava fabbricarono la facciata uniforme alle case loro vendute dai Bandini, Dal Medico e Uccelletti. L'eredità di questo ramo Fava passò all'ospedale della Morte per disposizione dei conti Alessandro e Fabio Fava, il primo dei quali mori li 5 gennaio 1723.

1747, 6 dicembre. L'ospedale della Morte vendette la casa nobile dei Fava, posta nella via dei Vitali, ad Antonio Maria Melchiorre del fu Matteo Maria Pederzani, la quale confinava con case del venditore da due lati, e nella parte posteriore col vicolo di dietro a S.Michele dei Leprosetti. Questa fu valutata L.18000. Più la casa verso Strada S. Vitale, in confine del Pederzani e del Benedetti, per L.1500, finalmente una terza verso Strada Maggiore in confine delle suore Convertite, per L.3500. In tutto L.23000.

Il compratore, a conto del predetto prezzo, cedette al venditore una di lui casa posta nella via di S.Colombano, che confinava da più lati col collegio Lucchese, e da una parte coi successori Boselli. Rogito Pietro Baldassarre Landi.

Nel 1773 vi fu unita una casa in confine dal lato di Strada Maggiore.

Luigi, ultimo dei Pederzani, morto nel 1816, vitaliziò questi stabili a Giuseppe Lollini, che li possedeva anche ultimamente.