Belvedere del Borgo delle casse comincia nella via del Poggiale e termina nel Borgo delle Casse.
La sua lunghezza è di pertiche 34, 09, 0, e la sua superficie di pertiche 36, 05, 9.
Belvedere del Borgo Casse a destra entrandovi per la via del Poggiale.
N. 1439. Casa già di Nicolò Ghirardelli, poi dei Torelli Castelli che seguì la sorte del N. 715 della via del Poggiale. Nella transazione del 25 gennaio 1666 passata fra Artemisia di Vincenzo Torelli Castelli, con Vincenzo di Rodolfo Torelli Castelli rimase questa casa alla predetta Artemisia. Nel 1715 apparteneva al conte Baldassarre Castelli, poi a Domenico Tolomelli. Nel 1657, secondo un rogito di Pompeo Cignani confinava cogli Artemini, coi Basenghi e col Cumolo della Misericordia.
N. 1438. Sembra che questa casa comprendesse anche il vicino N. 1437. Si trova una divisione seguita il 9 novembre 1580, rogito Paolo Stancari e Nicolò Giraldini, fra Diamante e Taddea figlie del fu Gio. Tarlati, per la quale tocca a Diamante una casa sotto S. Siro in Belvedere, stimata L. 5276, che confina gli eredi di Giacomo Torelli alias Castelli, anche come successori di Nicolò Ghirardelli, da due lati, li Busi e li Basenghi.
1593, 12 febbraio. Erano di Sforza del fu Gio. Mondini da lui vendute ad Antonio del fu Domenico Scarpelli. Rogito Giacomo Vincenzi. Si danno per poste sotto S. Siro in S. Gregorio in via Belvedere del Borgo Casse presso li Castelli Medici, li Basenghi e il compratore, pagate L. 4600. Il N. 1438 nel 1657, rogito Pompeo Cignani, era degli Artemini alias de Dominicis, e nel 1784 era ancora di una Maria Artemini.
N. 1434, Casa dei Bonasoni oriondi di S. Gio. in Persiceto. Giovanni di Antonio. dottor in legge, mori d'anni 74 li 9 gennaio 1529, altri dicono li 11 gennaio 1529. Cumulò molte ricchezze e nobilitò la sua famiglia. Alessandro del fu Tommaso Bonasoni lasciò a Filippo suo fratello questa casa da lui abitata, posta in Belvedere del Borgo Casse sotto S. Gregorio, in confine dei Macinelli, di uno stradello. di Belvedere di S. Gervasio mediante stalla N. 1443, e della detta strada, come da suo testamento delli 19 gennaio 1636. Non è ben provato che Giulio, celebre incisore bolognese, appartenesse a questa famiglia, la quale per l' estinzione di vari rami, che disposero dei loro beni a favore del capitolo di S. Petronio, dell'orfanotrofio di San Bartolomeo di Reno, ecc. fu ridotta in basso stato, ma continuò però a godere questa casa in proprietà.
N. 1433. Casa che fu dei Badaci, poi dei Macinelli, indi dei Fabbri detti dalle Spumiglie, finalmente dei Casolari eredi Fabbri, che del 1766 la vendettero al pescatore Bernia. Nel 1715 era di Francesco Fabbri, ed ultimamente di Giacomo Bersani.
Si passa Belvedere di S. Felice.
Belvedere del Borgo Casse a sinistra entrandoci per la via del Poggiale.
NN. 1440, 1441. Quivi corrispondeva la chiesa e convento di S. Siro.
Si passa Belvedere di S. Felice.