Famiglia Griffoni

Diamo qui qualche cenno biografico sul conto di questa illustre famiglia, che sembra fosse divisa In tre rami portantl il cognome Griffoni in Bologna.

Il primo, veramente antico, e che a più riprese viene citato nella storia di Bologna, si estinse nel 1450 nella persona di Giovanni.

Il secondo, che si fece grande nella stessa qui sopra epoca, e si confonde dai nostri storici col primo, traeva la sua origine da Sant' Agata, ed era di professione speziale.

Il terzo viene da un mercante pistoiese.

Il Sigonio - "de Episcopis" - dice che Gerardo Ariosti, vescovo di Bologna, nel 1199 dedicò a S. Bernardo lo spedale fabbricato dai Griffoni nel vicolo di Santa Margarita. Ma ciò non è vero. I Griffoni sono assai più moderni, e solo circa il 1290 si comincia a trovarli citati nei libri dei Memoriali col cognome Griffoni, che forse trassero dal Griffo, insegna apposta alla loro spezieria.

La torre dei Griffoni è nel vicolo che va alle monache di Santa Margarita. Un ramo Griffoni abitava presso il guasto dei Bentivogli nel 1612 nella casa Tondelli.

Ultimamente il ramo Griffoni-Bianchetti-Zanetti abitava sotto la parrocchia di S. Giorgio, nella casa che fu degli Aldrovandi, fra il casino ove abitò il conte Pietro, che poi divenne proprietà del Guidi, e le rimesse dei detti Aldrovandl, in faccia alla casa che era della principessa di Modena, già Boccaferri, e poi condotta in affitto dall' avv. Nicolò, finalmente comprata dal notaio Comi.

Nel 1408 i Griffoni ebbero il padronato.

Nel 1298 avevano sepoltura in S. Domenico.

Nel 1427 erano conti di Montechiaro.

Nel 1649 riassunsero il titolo di conti.

Nel 1511 ebbero il senatorato.

Nel 1522 avevano beni al Trebbo, ed una casa nella via degli Angeli sotto la parrocchia di Santa Lucia, e nello stesso anno alcuni Griffoni erano della parrocchia di Santa Cristina del Pradello. I terreni, e prati della Boscosa erano di proprietà Griffoni, poi questa passò ai Grassi.

Nel 1532 ebbero l'eredità Bianchetti Zannetti.

Il ramo qui sopra terminò nel conte Riniero ridotto in condizione miserabilissima, che mancò ai vivi nel 1733. Questi aveva ceduto le sue ragioni per ricuperare i molti fideicomessi della casa Griffoni, alienati al Cardinal Pompeo Aldrovandi, che intentò la famosa lite Griffoni contro un infinità di famiglie bolognesi che possedevano i suindlcati fidecomessi.

Insorsero ancora, dopo la morte del conte Riniero, i monaci Gerolamini di S. Barbaziano di Bologna, che si pretesero sostituiti ad una gran parte di quel patrimonio, e costrinsero i possessori fidecommissari a convenire in una transazione che ebbe poi effetto, e fu stipulata nel 1772.

Luigi Maria di Floriano senatore, primo marito di Anna Bianchini, fu devotissimo partigiano dei Bentivogli, e per spirito di parte commise i qui sotto omicidi:

Nel 1511, li 15 luglio uccise Girolamo Lodovisi.

Nel 1512 uccise il senatore Alessandro Volta.

Nel 1513 uccise sulla piazza Scipione Marescotti.

Questi individui erano dichiarati nemici dei Bentivogli.

Ma nel 1516, li 20 luglio, suonò anche per lui l'ultima ora, perchè Antonio Volta fecelo ammazzare alla Molinella per vendicare la morte di Alessandro suo germano. Il suddetto Luigi era stato fatto senatore dei trentuno.

I Griffoni moderni, ramo originato in Bologna da Giuseppe, mercante pistoiese, che era venuto ad abitare Bologna, ottennero cittadinanza per privilegio. Giuseppe morì in Bologna nell'anno 1576. Questa famiglia però in proseguimento di tempo ottenne di essere aggregata alle altre famiglie Griffoni, antiche e patrizie.

Giuliano di Giuseppe maritato in Costanza Cavalieri romana, fu nel 1602, col fratello Alessandro, erede dell' illustre e celebre conte Ulisse Aldrovandi suo zio materno.

Griffoni Ercole di Pietro, dottor in ambe le leggi, fu fatto canonico di San Pietro nell'anno 1613. Nel mese di luglio dell'anno 1617 due individui a Castelfranco, sulle ore del vespro vennero alle mani per ispirito di partito circa la guerra che ferveva in allora fra la Savoia e la Spagna. Il canonico Griffoni vedendo uno dei due tratto a mal punto, ed essendo del suo partito ed amico strettissimo, s' intromise per difenderlo, e colpì l'avversario, che, alcuni dicono con un pugno, altri più verosimilmente con un coltello, e per la riportata ferita istantaneamente morì. Il canonico fu preso dopo essese stato molti mesi latitante, e mosso in carcere: Ma usci sotto stretto obbligo di rimanere per qualche tempo nell' ospitale della Vita, prestando in quello i suoi servigi come infermiere. Gli fu poi concesso per carcere la propria casa, e finalmente pel favore che godeva presso la Casa di Savoia, fu liberato e ritornò alla chiesa. Poco dopo però, recatosi in Piemonte, fu ivi benevolmente accolto dal Duca, che in testimonianza dell' affezione che per lui sentiva, volle onorarlo vieppiù, fregiandolo di una collana.

Il fratello di Ercole fu maestro di cappella del Duca, che poi si addottorò in ambe le leggi li 15 gennaio 1619.

Vi ha poi un codice cartaceo del secolo XVI, posseduto dalla collezione Guidicini, che porta in fronte a caratteri dorati (per cui sembrerebbe una copia di regalo) la seguente descrizione:

Discorso della nobiltà delle Donne con

un breve ragionamento

sopra le bellezze d'alcune

Honorandissime Gentildonne Bolognesi

di

Alessandro Griffoni

Nel dare qui nota di quelle onorande gentildonne che per virtù, bellezza e cortesia meritarono il commento di un si valente scrittore, crediamo far cosa grata non solo a quella parte dei nostri concittadini che ricorderanno in loro gli avi suoi, ma ben anche a quelli, che studiosi della patria storia, avranno l'elenco di quelle nobilissime ed illustri famiglie, che or più non sono.

Armi Samandini Ippolita

Bargelina Boncompagni Cecilia

Bentivogli Malvezza Helena

Bentivogli Diana Pia

Bentivogli Bentivoglia Giulia

Bentivogli Albergati Flaminia

Bianchini Vincenza Cenni

Berò Marsilj Emilia

Bianchi Bianchini Isabella

Bianchini Isolani Bianchini

Volta Alessandra Bolognini

Flaminia Castelli Hercolani

Helena Campeggi Francesca

Casali Musotta Laura

Casali Ottavia

Carbonesi Terzi Angelica

De Campeggi Luisa Martinenga

Dall'Oro Camilla

Fantuzzi Guidotta Valeria

Foscherari Aldrovandj Alessandra

Fontanj Aldrovanda Francesca

Ghisilieri Hercolani Ginevra

Hercolani Negri Hurtensia

Goggiadini Laudomia

Gozzadini Volta Laura

Guastavillanj Malvezzi Isabella

Hercolani Piatesi Dianira

Hercolani Virginia

Insulani Alidosia Costanza

Lambertini Isabella

Leoni Paleotti Leona

Magnani Fantuzza Helena

Malvezzi Casali Barbara

Malvezzi De Riarj Cornelia

Malvezzi Brigida

Malvezzi Bargellini Marsibilia

Malvezzi Malvezza Bradamante

Manzoli Bentivogli Isotta

Marescalchi Francesca Alidosia

Marescotti Armj Chaterina

Marsilj Monsignori Hipolita

Marsilj Butrigarj

Morandi Bianchina

Orsi Guidotta Camilla

Orsi Felicini Maria

Orsi Sampieri Silvia

Orsi Armi Barbara

Orsi Barbieri

Orsi Ghisoljeri Camilla

Orsi Ghisilarda Fulvia

Orsi Bolognini Giuditta

Pepoli Manfrona Isabella

Pepoli Contraria Laura

Pepoli Poggi Lodovica

Pepoli Fantuzzi Isotta

Pepoli Hercolani Lodovica

Pepoli Maddalena

Pepoli Boncompagni Angela

Rossi Ludovica

Rossi Pini Lucretia

Ruini Pepoli Vittoria

Sampieri Malvezza Ausonia

Volta Ursini

Zanasi Justina.