N.73(54)
Li 25 agosto 1545 fu fatto I'inventario dell'eredità di Cecilia di Antonio Minarini, moglie di Antonio Sampieri. In detto inventario è descritta una casa con orto, ed è detto esser posta sotto S.Biagio, in Strada Santo Stefano, e confinare con Properzio Rolandi e Lorenzo Refrigeri. Rogito Pietro e Teodosio Zanettini, e Francesco Boccacani.
1557, 15 maggio. Locazione enfìteutica dell'abbate di Santo Stefano a Vincenzo di Domenico Sampieri del suolo di una casa con orto ecc. posta sotto San Biagio, in Strada Santo Stefano, per il canone di soldi 24. Confinava Cesare Mazzanti e i Minarini. Rogito Lorenzo Cattanei.
Li 28 febbraio 1575 seguì un contratto fra Alessandra di Francesco di Vincenzo Minarini, moglie di Francesco Capo di Bue, erede di Cecilia di Antonio Minarini, moglie di Antonio di Domenico Sampieri, da una parte, e Bartolomeo padre e figli Sampieri, eredi del suddetto Antonio Sampieri, dall'altra, mediante il quale la suddetta Alessandra e Francesco, coniugi, vendettero ai detti Vincenzo e Bartolomeo Sampieri la casa grande e altra casetta, poste ambedue sotto S. Biagio in Strada Santo Stefano, per L. 4200. Rogito Alessandro Stiatici e Carlo Garelli.
1592, 4 novembre. Casa che li 15 marzo 1586 era di Bartolomeo di Vincenzo Sampieri, posta in Strada Stefano, lunga piedi 130 e larga piedi 20. Confinava ser Angelo Cedropiani mediante cloaca, e Vincenzo Minarini. I Sampieri del ramo dello del Ghetto, per abitare presso S. Marco, vennero a stabilirsi in questa casa presso i Zani nel 1614. Passò poi al cavaliere Giuseppe del fu dott. Carlo Rusconi, per ragioni dotali della di lui moglie Barbara del fu Gio. Battista Sampieri, sposata li 13 giugno 1808,