Piazza di Santo Stefano

Questa piazza ha di superficie, compreso il sagrato, pertiche 156, 99, 7 1/2, e senza di questo, pertiche 25, 7.

Si disse dapprima Trebbo dei Beccadelli, nel mezzo del quale vi era una grandissima quercia contornata da alberi e da sedili, sotto la quale si radunavano di giorno, e anche di notte, i primari cittadini di Bologna, e che in disprezzo dei Beccadelli, dopo il loro esiglio. fu tagliata da ser Polo di mastro Schiavo Bualelli li 15 aprile 1335 o 36.

Nel 1303 fu ingrandita colla demolizione di varie case, e poscia selciata, essendo concorso nella spesa i proprietari delle case di Strada Santo Stefano, di Strada Maggiore, di Strada S. Vitale e delle contrade e borghi traversali. In questa occasione atterrando alcuni muri dirimpetto alle due strade, ora chiuse, dette una La Magna presso gli Isolani, l'altra Inghilterra presso i Bolognini, si trovarono gli avanzi di un arco di trionfo, il capitello ionico collocato nella chiesa di S. Pietro in Santo Stefano, e la lapide Domine Isidi Victrìci, ora murata sotto il portico della chiesina detta di Loreto presso la suddetta chiesa di Santo Stefano.