Chiesa di San Paolo in Monte

Cartigli

Edificata dai Minori Osservanti nel 1403, fu totalmente ricostruita da Vincenzo Vannini nel 1828 in stile neoclassico. Nell'interno si conservano dipinti di G. Gatti, C. Cignani, E. Sirani, B. Burrini, Orazio di Jacopo (1445 c.); sculture di F. Scandellari. Nel convento opere di F. Pedrini, A. Beccadelli; sculture di G. Pignoni, A. G. Piò; nella sacrestia dipinti di O. Samacchini, G.F. Gessi, N. Bertuzzi, L. Crespi, A. Magnoni, nel refettorio opere di L. Tadolini, A. e L. Crespi, J. A. Calvi, G. e U. Gandolfi, G. Varotti, G. Pedretti.

Indirizzo:

via dell'Osservanza, 88

Pietro Lamo (Graticola di Bologna)

A linea retta del mezzogiorno è la porta di S. Mamolo posta dalla parte del monte in cima del quale vi è una chiesa nominata l'Osservanza, ove stanno i frati Bigi Zoccolanti. Quivi sopra l'altar maggiore in una volta fatta a crociera sono 4 Evangelisti a fresco bellissimi, fatti in iscorcio, di mano di Prospero Fontana Bolognese, e più abbasso vi è la chiesa della Madonna del Monte ove stanno i frati ...................... e qui vi è un altare a man destra dipinto nel muro a fresco e cioè il transito della Madonna con tutte le carni fatte a olio, e di sopra li 12 Apostoli in varie attitudini tutti in iscorcio. Questa opera fu fatta fare da un Vescovo Greco, che ebbe nome Besarione, il quale era Legato di Bologna, la di cui effigie dal naturale si vede ritrattata in quest'opera con un suo segretario nominato il Perotto, il quale fece le regole Despontine, e il pittore ebbe nome Galasso Ferrarese valentissimo a quei tempi, morto di morbo l'anno 1488.

A mezzo la strada di detto monte vi è una chiesa antica dipinta a fresco di storie del Testamento vecchio e nuovo, di mano di vari maestri, fra le altre vi sono quattro istorie del Testamento vecchio, bellissime, di mano di Giotto, e parte sono di Giacomo e Simone pittori, e sono di bella maniera. Le restanti poi sono di vari maestri, ma non sì buoni. Queste pitture furono molto lodate da Michelangelo quando era a Bologna al tempo di Papa Giulio II all'occasione che gli fece quella rara statua di bronzo, cioè il ritratto di S. Santità, la quale fu posta nel mezzo alla sommità della facciata di S. Petronio, e poi da lì a un tempo fu gittata a terra, e disfatta. Oh) che gran peccatoI (Appartiene oggi al nostro illustre concittadino M. Mìnghetti.)