N.1294
Se si può prestar fede ai cronisti bolognesi, la chiesa di s. Giusta (vedi palazzo del Podestà) era precisamente al N. 1293, dove appresso trovavasi la residenza dell'arte degli speziali; ma è probabile che la canonica di quella chiesa parrocchiale s'estendesse anche sul suolo del N. 1294, la cui proprietà era delle suore di s. Lorenzo.
La Coletta del 1408 dice "Chiesa di s. Giusta presso il palazzo del Pretore di Bologna; Vianesio e Delfino fratelli, e figli del fu Nicola del fu Albicino Atticonti , presentarono un soggetto al Camerlengo del capitolo li 8 giugno 1376, come da rogito di Paolo Cospi.
Franceschino del fu Marchesino Luduvisi, presentò anch'esso un soggetto li 7 del mese ed anno stesso a rogito del medesimo Cospi, nella sua qualità d'erede del fu Albicino Atticonti".
Questi è il primo ricordato per le nostre storie nella scelta tra gli Anziani pel mese di dicembre 1321; come pure Delfino, di Nicola, dottor legista, che fioriva nel 1439, e che fu lettore di gius civile negli anni 1443 e 1444.
Credono alcuni che gli Atticonti ed i Delfini fossero d'uno stesso stipite; però mancano le prove documentali. Ercole Marescotti ebbe delle pretese a questo giuspatronato, e l' ottenne; anzi li suoi discendenti donarono questo benefizio alla famiglia Grassi, come da rogito di Ercole dall'Oro delli 11 settembre 1613.
È certo che s. Giusta era parrocchia nel 1296, e ciò risulta dall'istrumento di compra fatta dal Comune in detto anno delle case di Filippo e fratelli o figli di Paolo Lambertini, le quali erano in faccia a s. Giusta, che si disse poi di palazzo, che cessò d'esser parrocchia, e fu poi profanata nel 1594.
Nel 1319 alli 11 agosto Tommasino del fu Giovanni Grognoleni , compra da Ugolino e Filippo fratelli e figli del fu Guglielmo di Pizzardo Lambertini una casa sotto s. Giusta in confine colla via pubblica e cogli eredi di Paolo e di Alberico Lambertini , per lire 300; rogito Alberto Pappazzoni.