Famiglia Belloni

Famiglia proveniente da Codogno, grossa Terra lombarda sul Lodigiano, che da bassa condizione sollevossi mediante il traffico commerciale e gli atfari bancari alla ricchezza ed alla nobiltà.

I Belloni erano divisi in diversi rami, uno de’ quali, assai ricco, risiedeva in Codogno; l’ altro in Roma elevato a rango di nobiltà col titolo di Marchesi di S. Prassede; un terzo stabilito a Cadice nella Spagna, dedito al commercio; ed il quarto in Bologna, ricco di beni stabili e danaroso.

I Belloni residenti in Bologna ebbero pure il titolo di Marchesi, loro conferito da Giacomo II, (Stuardo) nell‘occasione in cui questo re d’ Inghilterra fu ospitato nel loro Palazzo in questa città.

Il Palazzo de’ Belloni è dovuto a Giovanni Angelo o Gianangelo seniore che lo fece fabbricare sull'area di cinque Case comprate in Via Barberia e Via de’ Gombruti, e che avevano appartenuto una ai Bedoni, poi ai Marchesi Albergati, l' altre due ai Catalani ed erano le loro Case avite, la quarta agli Scardui e poi agli Ostesani od Astesani, e la quarta ai Castellani. Si calcolò che soltanto l’acquisto di dette Case importò a Gianangelo una spesa di circa L. 50,000.

Nel 1679 il medesimo Gianangelo abitava la così detta Casa del Cantone sull'angolo fra la Via del Poggiale e quella di Belvedere di Borgo delle Casse, ove prese moglie, sposando Clarice Arrigoni. Morl nel 1729.

L’ultimo maschio del ramo dei Belloni stabilito in Bologna fu Gianangelo del fu Antonio, il quale morì nel 1810 senza prole. Cosi l'eredità Belloni passò, per parentela colla ferale femminile occasionata da matrimonio, ai conti Tommasoli-Laziosi di Forlì, che poi vendettero il Palazzo suaccennato al conte Cristoforo Sora-Monarini di Modena.

Oltre al loro grande Palazzo i marchesi Belloni di Bologna possedevano:

Un Podere con Palazzino per uso di Villeggiatura, fatto fabbricare da Gianangelo (seniore), fuor di Porta Castiglione, nel Comune della Misericordia;

Una tenuta con Palazzo a Meddelana;

Diversi terreni ed orti fuori della Porta di Via S. Stefano;

Una Cappella nella chiesa di S. Paolo in Monte;

La Villa con Palazzo detta Mezza, sopra Pontecchio.

Ed inoltre una vasta estensione di terreni sparsi in parecchi Comuni di montagna.

È d’ uopo peraltro notare che anteriormente alla venuta da Codogno dei Belloni suaccennati, esisteva in questa città. un'antica famiglia bolognese avente lo stesso casato e che si spense nel 1630, passando la eredità della medesima ai Gualandi che n’erano i più prossimi parenti.