Agresti

Denominazione moderna (2015): Via degli Agresti.

Guidicini.

Comincia dalla via del Volto Santo e termina in quella dei Gargiolari rimpetto al palazzo dei Lintrù , poi Caprara.

La sua lunghezza è di pertiche 28. 06, e la sua superficie pertiche 39. 35. 06.

Si trova spesso notata via degli Agresti del Volto Santo per distinguerla dagli Agresti, ora detta via dei Gargiolari.

La famiglia degli Agresti era tra le antiche di Bologna, siccome rilevasi per individui menzionati dallo storico Ghirardacci; fu essa che diede il nome alle tre strade che qui si descrivono. Una strada comincia in porta Nuova o via delle Asse e termina nel piazzaletto del ponticello di S.Arcangelo, ora detta via dei Gargiolari. L'altra è quella, detta anche oggi degli Agresti. La terza comincia dal piazzaletto di s. Arcangelo , contorna questa chiesa , e termina nella via del Volto Santo, dove nello sbocco è coperta da un corridoio tassellato , che unisce due case di quà e di là della strada suddetta. Nell'archivio dei PP. di S.Salvatore, si trova che li 7 giugno 1209 li canonici Renani fecero una locazione ad un Agresto, che forse fu quello che diede il nome alla famiglia, la quale in seguito diede la denominazione alle suddette strade.

Particolare tratto dal Catasto Gregoriano (1835) della città di Bologna, messo a disposizione dall'Archivio di Stato di Roma con il progetto "Imago II".

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è a sinistra. A sinistra c'è via Agresti, a destra le Pugliole di Sant'Arcangelo, in basso via Volto Santo, ed in alto via de' Gargiolari, oggi inglobata in piazza Galileo. E' disegnato lo stradello (scomparso) "La Trevisana" dove sono stati segnati i numeri 1331 e 1332 (forse erroneamente perché questi numeri erano in via Volto Santo, ed uno di questi (il 1332) è anch'esso qui disegnato (in basso a destra).

Immagine tratta dagli schizzi topografici disegnati da Giuseppe Guidicini a corredo delle note manoscritte delle "Cose Notabili ..." e pubblicati per la prima volta da Arnaldo Forni nel 2000.

Il Nord è verso il basso. Porta Nova in realtà è via delle Asse (oggi via IV Novembre). Lo Stradello Chiuso corrisponde oggi al numero 24 di via !V Novembre e al portone al numero 5 di via Agresti.

Via degli Agresti (a destra), entrandovi per quella del Volto Santo.

Via degli Agresti 4 e 6 (N.1250 e N.1251). Case già dei signori conti Caprara.

Si passa il vicolo chiuso, che termina nelle Pugliole di s. Arcangelo.

Via degli Agresti 2 (N.1249).

N.1248.

N.1247.

Agresti a sinistra, entrandovi per la via del Volto Santo.

Parte posteriore del palazzo Caprara. Varie compre di case si fecero dai Caprara in questa via.

1505 addì 24 settembre. Compra Francesco Caprara da Cristoforo Savioli, alias dall'Oca, e da Pantasilea dall'Oca, di lui moglie, una casa sotto s. Arcangelo nella via Agresti, per lire 350, rogito Lodovico Gambalunga.

1506 addi 19 giugno. Compra il detto Francesco Caprara da Antonio Paganello Paganelli , una casa grande e distinta in quattro sotto s. Arcangelo e s. Salvatore nella via degli Agresti e Volto Santo per lire 1292.6.2, d'argento, rogito Giovanni Battista Pellegrini.

N.1244

N.1245

N.1246

Aggiunte

Agresti, dal I volume delle "Cose Notabili..." di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani