Egitto, dal II volume delle “Cose Notabili…” di Giuseppe Guidicini, con le correzioni di Luigi Breventani

La strada in oggi detta Egitto è quella che comincia dall' angolo delle scuola Pie, e termina nel piazzale di S. Domenico.

La sua lunghezza è di pertiche 16, 5, e la sua superficie di pertiche 26, 78.

Qualcuno pretende che si chiamasse Vignazzi prima che la chiesa delle scuole Pie dedicata alla B. Vergine d' Egitto le desse la denominazione di via della Madonna d' Egitto.

Via Egitto a destra entrandovi per quella delle scuole Pie.

Portone del giardino già dei Buratti. Li 6 agosto 1633 l'Ornato concesse a Giovanni Buratti di dirizzare il muro della di lui casa sotto Sant' Andrea degli Ansaldi. dall' angolo di detto muro a mezzodì fino all' angolo del vicolo Barbazza, mettendolo a retta linea del muro dei Barbazza, e occupando a questo effetto suolo pubblico, col patto però di demolire alcuni modioni di legno detti tramazzi.

Lungo questa fronte, e nell' interno della medesima vi era l' antico Guazzatoio di porta S. Procolo.

Francesca Fondazza, moglie di Giovanni di Alessandro Legnani, aveva una casa sotto Sant' Andrea degli Ansaldi che confinava, li 17 dicembre 1515, la via pubblica a mattina, i Barbazza, i Federici, e Giovanni Perracini, venduta dal Legnani a Girolamo Sanvenanzi. (Per i detti confini vedi la via del Cane).

Si passa la via dei Barbazza.

Via d' Egitto a sinistra entrandovi per quella delle scuole Pie.

Si trova che li 17 dicembre 1515 eravi in questa situazione un' altra casa di Francesca Fondazzi, che vien descritta per essere sotto la parrocchia di Sant'Andrea degli Ansaldi, in confine della via pubblica da due lati, degli eredi di Antonio Aristoteli, e di Taddeo Boccadiferro. Il detto Giovanni Legnani la vendette nel suddetto anno a Girolamo Sanvenanzi.

In faccia al vicolo Barbazza corrispondeva la porta della chiesa delle scuole Pie, ossia del così detto oratorio grande di dette scuole, dove veneravasi una B. Vergine sotto il titolo d'Egitto fino dal 1628. La chiesa fu profanata nel 1798.