N.609

Casa sotto il portico dei Sacchi. Il cav. e dott. Antonio Sacchi abitava in Parma, ove testò li 22 novembre 1532. Rogito Alessandro Ambanelli. Mori però in Bologna li 22 novembre 1545, e possedeva i seguenti stabili in Ghirlanda.

Casa grande sotto S. Bartolomeo di Palazzo nella strada detta Ghirlanda, che Bartolomeo Marchesini, detto il Mancino, gli aveva venduto li 13 maggio 1528, per lire 1662, 10. Confinava a levante la via pubblica, a mezzodì Elena Grengoli, a ponente gli eredi di Stefano Gandolfi, e a settentrione le seguenti case.

Altra casa in confine della predetta venduta li 29 marzo 1544 da Giovanna da Como, vedova di Alberto Tedeschi, al detto Sacchi, per L. 1400.

Una casa detta la casetta, in confine delle precedenti, valutata L. 562, 10.

1571. Casa di Fulgenzio Sacchi in Ghirlanda, sotto S. Bartolomeo di Palazzo. Confina detta strada a oriente, altra casa dei Sacchi a settentrione, Elena Coltellini a mezzodì, e Alessandro Gandolfi a ponente. Rogito Pompeo Dolfi.

1610, 9 ottobre. Fu concesso ad Angelo Michele Sacchi di sostituire alle quattro colonne di legno del suo portico nel vicolo di bella Ghirlanda altrettante di pietra.

1611, 23 marzo. Testamento di Angelo Michele di Antonio Sacchi seniore, a rogito di Gio. Battista Rampionesi, nel quale si fa menzione delle sue case in Ghirlanda, cosi descritte :

1. Casa grande venduta ai Sacchi da Bartolomeo Marchesini, detto il Mancino, nel 1528, in confine della Gabella Grossa.

2. Altra casa con portico venduta da madonna Zana di Como, e da Alberto di Todeschi suo marito, in confine della sopradetta casa, e dei beni degli eredi del fu Cesare Malvezzi.

Le dette due case furono poi unite ed appartennero al testatore, il quale ordinò che mancata la di lui discendenza, si erigesse nelle medesime un collegio per cinque ragazzi di anni otto, quattro dei quali da scegliersi fra i putti di S. Bartolomeo, di S. Giacomo, di Santa Maria Maddalena e dei Mendicanti, e il quinto da eleggersi dagli uomini della compagnia della sua parrocchia, e che il detto collegio dovesse chiamarsi collegio dei Sacchi.

Il detto Angelo è lo stesso che li 24 settembre comprò la casa dei Bonfigli in via Barbaria N. 529.

Il suddetto stabile N. 609 appartenne ultimamente a Davia. Dicesi che in questa casa vi fu il negozio da seta di Gioseffo e fratelli Scarani in società di Paris Boschi.