N.57

Dalle Cose Notabili di Giuseppe Guidicini.

N.57. Secondo il testamento di Raimondo Ramponi possedeva egli tre case in faccia la sua casa grande nel Mercato di Mezzo.

1428 11 marzo. Testamento d'Antonia del fu Giovanni da Tavernola vedova di Nicolò Bombaci poi moglie di Giovanni del fu Martino Duglioli col quale lascia all'ospitale della Morte una casa nel Mercato di Mezzo sotto S. Michele detta la Taverna dei Foleselli, la quale confinava la via pubblica da tre lati e i successori di quelli dal Gambaro. Rogito Gio. di Franceschino Malvasia.

1487 21 ottobre. Gli uomini dell'ospitale della Morte concessero in locazione enfiteotica a mastro Alessandro del fu mastro Orazio pittore una casa detta la Camera dei Foleselli posta nel Mercato di Mezzo in confine di tre strade per annue L. 16. Rogito Andrea del fu Duzio Zani. Il predetto canone fu francato il 1° dicembre 1513 con L. 400. Rogito Antonio Boccadicane.

1504 8 gennaio. Lodovico Ramponi diede in enfiteusi a Silvestro Orazi per annue L. 12, rogito Girolamo Casabò, una casa la quale fu poi comprata nel 1532 13 novembre per L. 1050. Rogito Vincenzo del fu Gregorio da Argile.

1532 6 novembre. Alessandro del suddetto Silvestro Orazi acquistò da Vincenzo Pomelli Guainaro qual massaro delle quattro arti una casa sotto S. Michele del Mercato di Mezzo in confine di due strade cioè a mattina, e a settentrione, di Lodovico Ramponi, e del compratore dagli altri lati per L. 2000. Rogito Gaspare di Gio. Francesco Merighi.

È certo che il vicino N° 56 apparteneva agli Orazi, poichè per lungo tempo l'aggregato di questo case si conosceva per isola degli Orazi, che confinava il Mercato di Mezzo, la via del Voltone della Corda, e quella della piazzola della Canepa.

Le proprietà Orazi si estendevano più oltre verso ponente, avanti la demolizione dell'isola per far la Piazza del Nettuno. (Vedi Piazza Nettuno.).

Gli Orazi, famiglia di qualche lustro, comincia da mastro Giacomo di Paolo padre d'Orazio pittore che nel 1446 era ascritto alla Compagnia delle quattro arti e che testò il 6 ottobre 1449, Nicolò d'Alessandro dottore di leggi fu nominato l'11 marzo 1575 vicario del Cardinale Paleotti Vescovo di Bologna morto l'11 luglio 1607 Vescovo di Catanzaro. Vittoria di Alessio moglie del senatore Gio. Antonio Pietramellara fu l'ultima erede degli Orazi, e morì il 24 aprile 1698. Vittoria di Lodovico Pietramellara morto in novembre 1731 portò l'eredità Orazi al conte Francesco del conte Malvasia. Morì Vittoria il 5 luglio 1769 e la di lei primogenita Marzia fu erede Orazi, e moglie del conte Ercole del senatore Luigi Mariscotti.

L'osteria del Moro che esisteva nelle case degli Orazi il 9 maggio 1619 fu rifabbricata nel 1703 da Lodovico Orazi Pietramellara.

La parte del Mercato di Mezzo fino al Cantone de' Fiori era detto degli Stelloni. Questa denominazione viene da certe colonnette di legno dette Stelloni che formavano barriera alla piazza tanto a settentrione che a ponente fin quasi al Gigante, furono poste per la prima volta nell'ottobre 1682, rinnovate di rovere in N° di 24 il 19 dicembre 1776 poi levate dopo il 1797.

Dall'Indicatore Bolognese di Sebastiano Giovannini (1854).

Casa a due piani.

E questa era l'antica Locanda del Moro

Bottega

Bottega Cartaro