Trebbo

Dal latino trivium deriva la voce italiana antica trebbio che a Bologna prese la forma trebbo. Ci furono parecchi trebbi a Bologna: il Trebbo dei Carbonesi (vedi via de' Carbonesi), il Trebbo dei Mercanti (vedi piazza della Mercanzia), il Trebbo dei Ghisilieri (vedi via Monte Grappa) il Trebbo di Sant'Isaia (vedi piazza Malpighi), il Trebbo di Galliera (vedi piazzetta di Santa Maria della Pioggia), il Trebbo dei Preti del Duomo (vedi via Canonica), il Trebbo de' Preti (vedi via de' Preti), per citarne alcuni.

Le lapidette lasciarono il Trebbo de' Carbonesi che divenne via de' Carbonesi con la riforma toponomastica del 1873/78.

Oggi nessuna via di Bologna ricorda l'antica denominazione trebbo.

Va detto che i trebbi erano punti di socializzazione. in cui artigiani e facchini si trovavano per cercare lavoro. Il trebbo acquistò quindi il significato traslato di luogo di svago e andare a trebbo (andèr a trabb), nelle nostre campagne, soprattutto a levante della città, prese il significato di radunarsi per svago: in particolare in inverno divenne sinonimo di andare a veglia (andèr a vàjja).